venerdì 27 giugno 2008

Se tu mi prendessi come sono


('Zodiaco' - opera di Mara Bagatella)

Se tu mi prendessi come sono
non avresti bisogno di fiori dipinti
perché te ne porterei a mazzi
ogni giorno della tua vita.

Fasci di rose a maggio
spighe di grano a settembre
e nella bruma di gennaio
andrei a cercare i calicantus
che profumano i giardini d’inverno.

A novembre raccoglierei
mucchi di foglie colorate
e ci salterei in mezzo
giocando
come fanno i bambini.

A giugno conterei
tutti i papaveri rossi
che sbucano lungo la strada
e te li porterei in sogno
perché non appassissero.

E a luglio amore mio
Quando la luce del sole è così bianca
da ferirti gli occhi
uscirei di casa
sfidando il meriggio
per prenderti i girasoli
e raccoglierne i semi
da conservare per tutto l’inverno.

Se tu venissi
a camminare in questa terra senza fiori
ogni seme nascosto desteresti
sole e pioggia
vi abiterebbero insieme
e come in un cerchio
nulla mancherebbe.



Da “La Primavera a Febbraio” 22/02/01
Mara Bagatella

2 commenti:

Neurasia ha detto...

questa poesia è un sogno... mi ha commosso...

questo blog è nato come uno sfogo, poi lo sfogo man mano ha lasciato spazio alla metafora. ora la poesia si impone come l'unica salvezza di un regno che non riusciamo più a governare con la ragione, quindi ci proviamo con la poesia, che è la forma più sublime di ragione...

grazie Mara per questi momenti di poesia...

Anonimo ha detto...

Prego... sono contenta che ti sia piaciuta.
In effetti questa piace tanto anche a me.