martedì 29 marzo 2011

Balotelli a Lampedusa!


Visto che il livello del dibattito politico italiano (coerentemente con il livello di certi elettori) è del tipo: c'è un problema immigrati clandestini, la soluzione è "fuori dalle balle"... allora va bene tutto! Non lamentiamoci però se nessuno in europa e nel Mondo ci prende sul serio o ci esclude dalle decisioni importanti... 

Allora ha ragione un mio collega quando ironicamente propone di mandare Balotelli a Lampedusa con un camion di freccette per respingere i clandestini.

A questo punto vale tutto! Non é mica razzismo, è puro pragmatismo padano!!! Adeguiamoci a chi ha le idee chiare su come fare le cose. Fatti, non pugnette!!!

E a proposito di pragmatismo: ho sentito Bagnasco e la CEI molto vicini ai cittadini di Lampedusa e al problema immigrati... come al solito si sono dimostrati molto ficcanti e loquaci a parole (sembrano quasi leghisti), ma non mi sembra di aver visto tendopoli della Croce Rossa a Lampedusa o nel Vaticano per accogliere questa povera gente...

Ma ripeto, si scherza, non si offenda nessuno, tanto siamo nell'epoca di testadasfalto, vale tutto!!! 

venerdì 18 marzo 2011

Siamo in Guerra. E ha ragione Beppe Grillo, è il momento di fare l'Italia.


Ieri sera l''Onu ha deciso: no-fly zone in Libia.

Questo significa che siamo in guerra. Francia, Gran Bretagna e USA hanno detto si con altre 8 nazioni. Astenute Russia, Cina, Germania, Brasile e India. Ok anche dell'Unione Europea, non ancora definita la posizione della Nato. 

Se necessario, quindi, saranno previsti anche attacchi aerei per difendere i civili minaggiati dal regime. Tutte le misure militari saranno ammesse, tratte le invasioni via terra.

Facile dedurre che le posizioni di alcuni paesi, come la Cina e la Germania, siano influenzate dalla politica energetica. Ennesima dimostrazione che ormai i destini della politica internazionale sono sempre più segnati da questioni di approvvigionamento energetico. In questo contesto paghiamo ancora una volta l'assenza di una politica comune in Europa: una "cornice senza quadro", citando Mazzini.

Non è nemmeno chiara la posizione ufficiale dell'Italia. Come sempre il governo Berlusconi latita sulle questioni di fondo. La situazione è delicata: come potrà B. baciare ancora le mani al rais dopo aver fornito le basi militari per i raid aerei contro la Libia?

A parte le buffonate del premier (che non sono comunque da sottovalutare, perché non è mai conveniente farsi deridere da tutto il mondo), non bisogna dimenticare che l'appoggio dato a Gheddafi in tutti questi anni (non solo da B. e non solo dall'Italia) è sempre stato dettato da questioni di politica reale (e convenienza economica) legate soprattutto al petrolio.

E' quindi l'ora di prendere decisioni importanti e storiche: sul nucleare (e sull'assenza di democrazia partecipativa) ha assolutamente ragione Grillo, l'unico - a quanto pare - che ha il coraggio di dire chiaramente quanto sia stupida - oltre che rischiosa - la scelta nucleare. Ma è anche vero che oggi noi stiamo già utilizzando l'energia nucleare (acquistandola dalla Francia) e che l'assenza di una politica energetica alternativa (nazionale ed europea) ci pone nella situazione di essere in qualche modo "ricattabili" da paesi esportatori come la Libia (o la Russia).

Le scelte improcrastinabili sono essenzialmente due:
- portare in Europa un'istanza forte: quella di una politica energetica comune e comunitaria (ma in Europa noi abbiamo la Zanicchi...);
- attuare immediatamente un piano di riscostruzione del paese fondato su una nuova concezione della produzione (e del risparmio) di energia che si basi sulle fonti rinnovabili e sulle costruzioni a impatto zero.

Prima di tutto bisogna però cacciare via questi cadaveri che abitano nelle stanze del potere, perché fino a che ci stanno loro e le loro cricche, non avremo mai la certezza che anche la più marginale scelta non nasconda l'ennesimo interesse privato di questo o quell'altro politico/imprenditore/affarista/pidduista/ecc...

E' il momento di fare l'Italia.

lunedì 14 marzo 2011

Chicco Testa e il giorno dello sciacallo - petizione per mandarlo a Fukushima



L'11 marzo il Testa, infervorato, dichiara a La7, profeticamente (e sciaguratamente):

"Gli impianti hanno dimostrato di tenere botta, chi trae spunto dalla tragedia del Giappone per dare vita a una polemica politica è uno sciacallo. Vedremo nei prossimi giorni, ma sono fiducioso".

Dopo poche ore l’esplosione a Fukushima.

Dalla stampa veniamo a sapere che:
"il livello di radioattività nella sala di controllo del reattore n° 1 della centrale atomica di Fukushima 1 è salito a mille volte sopra la norma. Lo riporta l'agenzia di stampa Kyodo citando una fonte della commissione di sicurezza. La pressione all'interno del reattore è salita al doppio del normale. Anche il reattore 2 ha riportato danni al sistema di raffreddamento. Il governo ha portato da 3 a 10 chilometri il raggio intorno alla centrale nel quale è stata decisa l'evacuazione dei residenti (45 mila), in previsione di una fuoriscita controllata di vapore radioattivo per far diminuire la pressione interna. Ma una perdita radioattiva dev'essere avvenuta in quanto il livello di radiazioni è stato misurato a 8 volte sopra la norma. Gli Stati Uniti hanno inviato in Giappone liquido refrigerante. Lo ha reso noto segretario di Stato Usa Hillary Clinton. Secondo l'agenzia Kyodo il primo ministro Naoto Kan potrebbe recarsi alla centrale per un'ispezione."
Fonte: Corriere della sera

Ovviamente il tanto oggettivo e disinteressato Forum per il Nucleare minimizza il pericolo, parla di emergenza terminata, di radioattività superiore solamente di due volte la norma (qui si tratta di una vera calunnia oltre che di disinformazione) ecc... ecc...

Allora, Sig. Testa-di-reattore, chi sarebbe lo sciacallo?

A questo punto vorrei una bella petizione per spedire Testa a Fukushima e verificare di persona come stanno le cose...


Non perderti l'articolo del Fatto su Chicco (contiene anche una breve sintesi della sua carriera, fin da quando sosteneva le ragioni del no-nucleare, e il video del suo intervento a La7). Clicca qui.

Firma e diffondi l'appello di Greenpeace:

Non permettere che il nucleare minacci anche l'Italia. Puoi fermare i piani nucleari del nostro governo votando SI al referendum. Chiedi a Maroni di accorpare l'appuntamento referendario con le elezioni amministrative di maggio.