martedì 30 giugno 2009

Aforismi - L'esperienza e la fretta

Se c'è qualcosa che si impara con l'età, la capacità di non affrettarsi quando si è già comunque in ritardo va sicuramente annoverata tra i doni dell'esperienza
Sergej Luk'janenko


Luk'janenko è uno scrittore russo contemporaneo, autore della serie Fantasy "I Guardiani". La frase è tratta dal secondo libro della serie: "I Guardiani del Giorno".

Su Wikipedia.

giovedì 25 giugno 2009

Uomini stereotipo

Sono circondato da uomini-stereotipo.

Mi giro di qua, toh! il professionista della finanza, 43 anni, manager di medio livello, incapace di capire altro nella vita che i suoi amatissimi prodotti strutturati. Lui è capace di valutare tutto e di non comprendere nulla! Però accidenti se è spigliato. Ha lo sguardo assassino, occhietti chiari, piccoli, rotondi, alto uno e novanta e passa, lo chiamano 'cavallo pazzo' perché ha le gambe che sembrano due parentesi tonde (con il vuoto in mezzo) e perché a volte sclera.

Qui nell'ambiente è un figo, per me è solo uno sfigato, nemmeno di quelli più involontariamente comici, quindi doppiamente penoso, ha bisogno di alzare la voce per comunicare al mondo quello che lui, intimamente, sa di non essere, ovvero uno che conta veramente, se non altro per se stesso.

La sua finta autostima è cresciuta a dismisura negli anni d'oro della finanza, dalla fine degli anni ottanta fino alla fine degli anni novanta, quando si vendeva tutto, gli istituti di credito sembravano il mercato del pesce al venerdì...

"signo' bello belloooo, calamariseppiegamberoni, freschifreschi, quindicimilalireilchilo! signooooooooo".

Ora guadagnerà quei settanta ottanta chili lordi l'anno, che se lo cacciassero a pedate farebbe fatica a trovarsi qualcos'altro da fare. In effetti che sa fare? Beh qualche capacità ce l'ha, a pensarci su: sa strisciare benissimo, lo si capisce dalla postura un po' gobba, sa leccare, lo si vede da come scodinzola con la lingua, probabilmente è un po' zabetta, ha sempre le antenne dritte (si sa mai), basta vedere i padiglioni auricolari ben sviluppati e le orecchie appuntite. Dovessi trasformarlo in un personaggio Fantasy, mi verrebbe sicuramente in mente una specie di verme, oppure un goblin, considerato anche il naso adunco e il fisico un po' rachitico. Si, un goblin eccezionalmente alto.

Mi giro di là... che tristezza! la gallina d'ufficio, quella che non fa le uova, ma per il resto sa fare tutto, proprio tutto, tranne lavorare si intende (almeno nel senso che richiederebbe il contratto di lavoro). Non ne ha bisogno. Anche lei sa usare benissimo la lingua. Oddio, io non l'ho mai sperimentato di persona, ma le voci corrono velocissime in certi ambienti. Tutti sanno della sua arte dal momento esatto in cui lei stava terminando il suo primo lavoretto da sotto-scrivania. Per questo ha fatto una certa carriera, più che altro rapida seppur non esaltante, perché è pericoloso far crescere troppo certe 'professioniste' (professionalmente incompetenti, farebbero danni, potrebbero ricattare, invecchiano male).

Presenzialista quando c'è lui, il grande capo, assenzialista quando il capo è in ferie, e non per forza perché stanno in ferie assieme. Lavora tanto, fino alle venti, tutte le sere. A casa in genere l'aspetta il cane, oppure il marito cornuto. Per questo può fare tardi. E il tempo non basta mai: vuoi mettere? puoi immaginare la fatica di sfogliare cinquecento foto e scegliere quelle da stampare per una che con il computer ha la stessa confidenza che può avere un pinguino con lo smalto per le unghie?

mercoledì 24 giugno 2009

Quarto potere - timide proteste...

(link al calendario su AffariItaliani.it)

Mentre Patrizia D'Addario racconta la sua storia ai giornalisti inglesi del Sunday Times...

Berlusconi, aveva "il volto carico di trucco". La D'Addario racconta cosa accadde la prima volta che vide Berlusconi a Palazzo Grazioli e rimase colpita dalla quantità di trucco applicato sul volto del premier: "Ne aveva addosso un sacco, tanto che lo faceva apparire arancione e quando rideva si vedevano le rughe".

... In Rai scoppia il "caso Minzolini"...



... i comitati di redazione di tutte le testate s'erano riuniti in assemblea plenaria per condannare la disinformazione diffusa dai telegiornali sullo scandalo Berlusconi-D'Addario.

"Siamo tutti Tg1, siamo tutti, noi giornalisti della Rai, contro le scelte editoriali di chi occulta le notizie e rende agli italiani un pessimo servizio pubblico radiotelevisivo" afferma un documento.

Nel mirino c'è Augusto Minzolini, da meno di un mese direttore del Tg1, autore lunedì sera di un editoriale per difendere la sua linea del silenzio. Ebbene è ora che egli "comprenda", sottolineano i rappresentanti sindacali dei giornalisti, "qual è il compito del direttore di una testata del servizio pubblico, tenuta a raccontare e rappresentare, con tutti i punti di vista, i fatti che hanno rilevanza nella vita del Paese. Un impegno che mai può venir meno e mai può permettersi di tacere notizie o impedire una loro corretta e completa lettura".

E ciò vale "anche per il Tg2, responsabile di analoghe omissioni" e per tutte le redazioni. I comitati di redazione concludono chiedendo alla Commissione di Vigilanza di convocare Minzolini. Un'audizione che l'ufficio di presidenza potrebbe decidere già oggi, insieme a quella dei direttori degli altri Tg Rai.

Nel frattempo, almeno finché Minzolini "non avrà chiarito le sue scelte sulle vicende del premier", l'associazione Libertà e Giustizia invita a non guardare più il Tg1.

E il direttore viene bacchettato perfino da un deputato del Pdl, già direttore di QN Giancarlo Mazzuca: "Ha sbagliato. Io avrei dato la notizia, ma mettendo in rilievo le forzature (figurarsi...)". Una protesta inedita, quella dei giornalisti Rai, che incassa subito la solidarietà del consigliere in quota Pd, Giorgio Van Straten: "La presa di posizione dei cdr dimostra che il richiamo a una maggiore correttezza non era un'invenzione né del presidente Garimberti, né del consigliere Rizzo Nervo, che ha invocato la possibilità di licenziamento per giusta causa. Perché se dare notizie in modo distorto è grave, non darle affatto è peggio". Un'ipotesi, quella ventilata da Rizzo Nervo, rilanciata ieri da Antonio Di Pietro. "Minzolini è un gossipparo", anzi "l'Emilio Fede del servizio pubblico", ha attaccato il leader Idv.


... Intanto Emanuele Filiberto di Savoia si schiera con Silvio Berlusconi e afferma: "Inchieste flop? Io ne so qualcosa… C'è da fare una revisione sulla Giustizia".


E loro due certo saprebbero come metterla in atto...

I lupi perdono il pelo...



venerdì 19 giugno 2009

Quarto potere

(La prima pagina di “La Padania” di Mercoledì 8 Luglio 1998 - immagine liberamente tratta dal Web)



« Io sono un'autorità su come far pensare la gente »
(Charles Kane al maestro di canto di sua moglie)


Da Repubblica.it del 7 marzo 2009

TV: CON GOVERNO PRODI RADDOPPIATI SPAZI PER CRONACA NERA
Sono aumentati i reati (omicidi, violenze, stupri, rapine) oppure e' aumentato lo spazio che i tg dedicano alla cronaca nera? Un interessante studio del Centro d'ascolto dell'informazione radiotelevisiva evidenzia un dato decisivo: durante i due anni del Governo Prodi (2006 e 2007) i tg hanno raddoppiato lo spazio dedicato alla cronaca nera. Un dato significativo che potrebbe avere aumentato la percezione di insicurezza da parte degli italiani e che, quindi, potrebbe avere avuto un peso determinante nella scelta degli stessi italiani per le elezioni politiche del 2008. La destra, infatti, ha sempre avuto come cavallo di battaglia il tema dell'ordine e della sicurezza. Lo studio riporta i seguenti dati: i tg della Rai nel 2003 (governo Berlusconi) hanno dedicato alla cronaca nera il 10,7% degli spazi; nel 2004 (governo Berlusconi) il 13%; nel 2005 (governo Berlusconi) l'11,5%; nel 2006 (governi Berlusconi e Prodi) il 19,1%; nel 2007 (governo Prodi) il 22,3%. Ancora piu' evidenti i dati per i tg di Mediaset: nel 2003 gli spazi dedicati alla cronaca nera furono pari all'11,2%; nel 2004 12,5%; nel 2005 10,7%; nel 2006 18,9%; nel 2007 25,6%. I tg de La7: nel 2003 6,9%; nel 2004 9,8%; nel 2005 8,4%; nel 2006 17,7%; nel 2007 22%.


giovedì 18 giugno 2009

Anche i cani soffrono di dissenteria...


Non vorrei scendere nei particolari, parlare di quello che Rosa ieri ha disseminato per casa... Povera cagnolina, lunedì era già afflitta da fitte intestinali, da agitazioni nel basso ventre e gorgoglii che non facevano presagire nulla di buono, infatti...

Ho scoperto, dalla veterinaria, che anche i cani soffrono di disturbi intestinali simili ai 'nostri', per un banale sbalzo di temperatura, un virus o semplicemente per aver trangugiato qualcosa di poco tollerato (oppure come capita anche a me, per aver visto qualcosa di brutto in televisione). E ci credo! Glielo dico sempre di non stare a rumare tutto quanto trova per strada!

Due punturine, un gastroprotettore, un antiemetico e via! Alla prima punturina, a dire il vero, Rosa si è girata di scatto ringhiando verso la veterinaria, che si è ritratta spaventatissima, una reazione d'istinto (quella dell'ossuta veterinaria) su cui sono stato parecchio a riflettere...

Comunque la cosa che più conta è che ora la cagnolina sembra rinata, anche se per qualche giorno dovrò darle delle fiale di enterogermina canina (!) e un tipo di croccantino 'light'! Si, proprio così! Incredibile!

martedì 16 giugno 2009

38 anni e un giorno!



Cos'è che cerchi e la cui mancanza ti rende infelice?

E se cominciassi a trovare, anziché continuare a cercare? Trovare, non cercare.

La continuità del 'cercare', fine a se stessa: un tormento dopo l'altro.

Trovare! Non cercare.

Ho cambiato foto, così Mara è contenta!

lunedì 15 giugno 2009

I miei primi 38 anni!


Non so ancora cosa vorrei fare da grande. Forse scriverò anch'io un romanzo di denuncia contro la modernità e nei momenti di stanca andrò in cucina a preparare una buona crema di formaggio - vero Gibba? :-)

Forse annichilirò come il 90% dell'umanità, nella suadente e narcotizzante monotonia di una vita fatta di compromessi.

Forse ci ritroveremo davanti a un tè alla pesca al Roxi Bar, o forse non ci incontreremo mai, ognuno a rincorrere i suoi guai: la pipì del cane o il baby boom del figlio, cose così...

Nel frattempo, i migliori saluti.

Massimiliano


ps: quello nella foto non sono io, ancora... ma se non accade qualcosa di spettacolare nel breve, potrei anche finire così... quindi se siete miei amici preparate una bella catenadisantantonio e cominciate una bella colletta, che vorrei passare il resto della mia vita al mare e vivere di rendita! D'altronde, se Ibra vale 80 milioni di euro, io ne varrò almeno uno, no? Quindi datevi da fare, è il mio compleanno!!! Partite da Moratti, lui capirà.

martedì 9 giugno 2009

8 giugno 2009 - il Grande Fratello compie 60 anni e sta benone!


(immagine del manifesto presa da Wikipedia)


8 giugno 2009: 60 anni dall'uscita del celebre "1984" di Sir Eric Arthur Blair, alias George Orwell.

Veramente degno di nota, a mio modesto parere, l'articolo di Tommaso Pincio apparso su "la Repubblica" di ieri, dal titolo "1984 - Il lato oscuro di Orwell riflesso nel romanzo". Vi consiglio di recuperarlo, io purtroppo non l'ho trovato in rete (ma ho trovato l'interessante blog dell'autore dell'articolo).

Riporto solamente i passaggi dell'articolo che mi son piaciuti di più.

"All'apparenza il cattivo della situazione è il famigerato Grande Fratello. [...] 'un uomo di circa quarantacinque anni, con grossi baffi neri e lineamenti ruvidi ma non sgradevoli'. La somiglianza con Hitler e, meglio ancora, con Stalin è fin troppo evidente. [...] Anche Orwell vantava una discreta somiglianza con il Grande Fratello. Aveva baffi e lineamenti rudi. Ma soprattutto compì quaranticinque anni proprio nel 1948 ovvero mentre portava a compimento il libro. Se a ciò aggiungiamo che il titolo ribalta l'anno corrente, il dubbio di avere davanti il riflesso di uno specchio è più che lecito."

"Tutti noi ricordiamo le tremende torture cui venne sottoposto Winston Smith nelle pagine finali di 1984. Ciò nonostante nel modo in cui giunge a rinnegare il suo amore [con Julia del Reparto Finzione] c'è qualcosa che trascende i carnefici. Si ha come l'impressione che questo Smith, questo piccolo uomo qualunque, non aspetti altro che una buona scusa per soffocare il lumicino di dignità e verità che per breve tempo gli ha rischiarato l'animo."

L'utopia del protagonista (utopia nell'utopia) è infatti la speranza di veder crollare i regimi totalitari che dominano il mondo.

"Orwell sosteneva che 'la voglia di fascismo' non è mai morta del tutto, serpeggia dove meno te lo aspetti. Può contagiare chiunque, perché chiunque, se messo alle strette, può sacrificare gli affetti più cari e i princìpi più irrinunciabili."

L'articolo si chiude con questa considerazione: "Forse, perciò, il vero segreto del romanzo, più che nel monito politico, risiede nella sua cupa riflessione sulla natura umana, su quel lato debole e nero da cui nessuno può dirsi immune, quel pizzico di Grande Fratello che alberga in chiunque, in Orwell come in ciascuno di noi."

Una riflessione di estrema attualità.


lunedì 8 giugno 2009

In risposta all'ode al Gibba...

Io sono nato Gibba.

Sono un nazista con idee democratiche,
uno scienziato dell'inutile,
un pragmatico sognatore,
un dottore.

Sono un piazzista con idee informatiche,
un condottiero dell'incredibile,
un tremendo russatore,
un trattore.

Sono un futurista senza idee politiche,
un talismano contro il futile,
un simpatico dittatore,
un errore.

Gibba - 1 giugno 2009


[nota di Neurasia: per chi non conosce il sommo Gibba, egli è autore da interpretare e cade in errore chi pensa di fermarsi a una prima e superficiale lettura]

mercoledì 3 giugno 2009

Una riflessione politica

Non amo più parlare di politica, perché penso che la politica andrebbe 'fatta' ogni giorno, con la coerenza e il coraggio che implicano le piccole scelte quotidiane. E poi esiste davvero la politica in Italia? No. Siamo in democrazia? No. E non ho voglia di parlarne. Ma il mio spirito di incorreggibile moralista antipatico e incazzato, alla lettura di questa email inviatami da un mio amico, ha causato un'immediata sensibilizzazione del mio nervo politico, giusto in questi giorni pre-elettorali. La rilettura dell'articolo di Francesco Merlo Il corpo del contropotere (Repubblica, 21 maggio 2009) ha fatto il resto. Vi prego di investirci un paio di minuti perché ne vale la pena. La mia riflessione è semplice: oggi fare politica significa innanzitutto fare informazione, perché la dittatura che ci affligge è prima di tutto 'mediatica'. E i nostri sensi, si sa, dopo un po' si atrofizzano... Per ristabilire la democrazia, serve ristabilire il diritto di sapere e di informare. :)>

Email del mio amico:

Se solo il 3% sapesse che il partito per cui voterai partecipa alle elezioni le riterresti elezioni democratiche? Questa era la situazione fino a poco tempo fa della Lista Pannella Bonino. Fai sapere ai tuoi amici che quella lista si candida: se la volevano votare potranno farlo, se non la volevano votare ci sarà più gusto nel votarne un'altra... se anche tu vuoi far girare questa informazione mandala ai tuoi contatti usando il sito http://www.radicali.it/invita/
Ripeto.. Se solo il 3% sapesse che il partito per cui voterai partecipa alle elezioni le riterresti elezioni democratiche? Per vedere cosa hanno fatto in Europa e cosa propongono: http://www.radicali.it/elezioni-2009/video.htm