Non amo più parlare di politica, perché penso che la politica andrebbe 'fatta' ogni giorno, con la coerenza e il coraggio che implicano le piccole scelte quotidiane. E poi esiste davvero la politica in Italia? No. Siamo in democrazia? No. E non ho voglia di parlarne. Ma il mio spirito di incorreggibile moralista antipatico e incazzato, alla lettura di questa email inviatami da un mio amico, ha causato un'immediata sensibilizzazione del mio nervo politico, giusto in questi giorni pre-elettorali. La rilettura dell'articolo di Francesco Merlo Il corpo del contropotere (Repubblica, 21 maggio 2009) ha fatto il resto. Vi prego di investirci un paio di minuti perché ne vale la pena. La mia riflessione è semplice: oggi fare politica significa innanzitutto fare informazione, perché la dittatura che ci affligge è prima di tutto 'mediatica'. E i nostri sensi, si sa, dopo un po' si atrofizzano... Per ristabilire la democrazia, serve ristabilire il diritto di sapere e di informare. :)>
Email del mio amico:
Se solo il 3% sapesse che il partito per cui voterai partecipa alle elezioni le riterresti elezioni democratiche? Questa era la situazione fino a poco tempo fa della Lista Pannella Bonino. Fai sapere ai tuoi amici che quella lista si candida: se la volevano votare potranno farlo, se non la volevano votare ci sarà più gusto nel votarne un'altra... se anche tu vuoi far girare questa informazione mandala ai tuoi contatti usando il sito http://www.radicali.it/invita/
Ripeto.. Se solo il 3% sapesse che il partito per cui voterai partecipa alle elezioni le riterresti elezioni democratiche? Per vedere cosa hanno fatto in Europa e cosa propongono: http://www.radicali.it/elezioni-2009/video.htm
2 commenti:
ah, ecco... non siamo in democrazia... avevo da tempo un vago sospetto...
:-(
infatti Mara....
Simonep
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