C'è una parola che più di altre ricorre nella mia mente quando si avvicina la fine di un anno e ne comincia un altro: speranza.
A dire il vero penso spesso anche ai ricordi. In fondo anche il capodanno è una manifestazione di finitudine e in questi momenti gli uomini sono propensi a elaborare ricordi, emozioni, nostalgie, e infine a scegliere, più o meno consapevolmente, tra la paura del cambiamento - il rifiuto - e la volontà di qualcosa di nuovo, la speranza di un miglioramento.
La speranza è una parola ambivalente nella nostra cultura. Senza essere troppo ricercati, basti pensare ai detti popolari o ad alcune frasi celebri che vengono subito alla mente. Per alcuni la speranza è qualcosa di imprescindibile, che può rendere liberi (al contrario della paura che può rendere prigionieri). Per alcuni la speranza è qualcosa di poco virile, che annichilisce l'animo umano, introiettandolo nella dimensione del non-agire.
Tutti hanno provato - penso - la paura del cambiamento, la rivoluzione dell'agire per costruire qualcosa di nuovo, un nuovo amore, una nuova poesia, un nuovo lavoro, una nuova casa.
Questa paura è in qualche modo complementare alla speranza. La speranza può essere interpretata come la volontà - mai doma - dell'uomo di andare oltre la propria condizione. Ma può diventare un tremendo rifugio, un alibi per le proprie paure, un mantello protettivo che rimanda l'azione a tempo indeterminato. E che alla fine paralizza tanto quanto la paura, anche se non ce ne rendiamo conto e per questo è ancor più tremenda... la speranza!
Ciò detto, l'augurio che voglio fare a tutti è di capire cosa c'è di buono nelle nostre paure e cosa c'è di cattivo nelle nostre speranze: di essere noi stessi quel cambiamento che - magari - preghiamo tutti i giorni di ricevere in dono.
Il capodanno è anche una splendida occasione per abbracciare, almeno virtualmente, con il pensiero, tutte le persone importanti della mia vita. Che mi perdoneranno se sono così maledettamente pigro in alcune circostanze, ma che sanno benissimo quanto il mio cuore sia generoso nei loro confronti.
E' un mondo difficile ma entusiasmante al tempo stesso. E' l'unico mondo che abbiamo. E' forse l'unica occasione che abbiamo, questa vita. Possiamo permetterci di essere imbrigliati dalla paura o persino dalla speranza? No.
Abbiamo tante di quelle cose da fare...
tanti affetti da coltivare, perché profumano la nostra vita...
tante cose da costruire, perché abbiamo bisogno di un tetto sotto cui ripararci...
la serenità del nostro animo, una continua ricerca...
la gioia e la naturalezza di condividere il nostro cammino con altri uomini e altre donne... una strada tortuosa, imprevedibile, unica e fantastica!
Un bacio
Massimiliano
giovedì 30 dicembre 2010
giovedì 23 dicembre 2010
venerdì 17 dicembre 2010
A denti stretti...
Ho un amico che ha visto talmente tanti film porno che ormai si fa le pippe a memoria...
Il servizio Assistenza Sky non è umano, alle vostre email risponde un elaboratore elettronico di cazzate (questa l'approfondirò a breve perché merita...).
Il mio ex bassista è scampato per miracolo alla morte perché hanno inventato il Viagra da poco (questa un giorno ve la spiegherò...).
Temo per la finale Intercontinentale dell'Inter perché vedo gli africani congolesi in gran forma atletica. Dicono che, durante gli allenamenti negli ampi spazi africani, quando i terzini si involano sulle fasce salutano i parenti... (dai, si fa per ridere, non è razzismo, mi conoscete!).
Il servizio Assistenza Sky non è umano, alle vostre email risponde un elaboratore elettronico di cazzate (questa l'approfondirò a breve perché merita...).
Il mio ex bassista è scampato per miracolo alla morte perché hanno inventato il Viagra da poco (questa un giorno ve la spiegherò...).
Temo per la finale Intercontinentale dell'Inter perché vedo gli africani congolesi in gran forma atletica. Dicono che, durante gli allenamenti negli ampi spazi africani, quando i terzini si involano sulle fasce salutano i parenti... (dai, si fa per ridere, non è razzismo, mi conoscete!).
martedì 7 dicembre 2010
Infuso di pensieri
Le donne hanno bisogno di innamorarsi, anche se per una notte sola, mentre gli uomini hanno bisogno di sentirsi forti e apprezzati, per una vita intera. Che saggio che sono...
Ieri sera, verso le venti, sulla via verso casa, stavo passeggiando sul viale di porfido, tagliando per il parco. I lampioni a lato della strada a un certo punto si sono ingobbiti, a coppie, al mio passaggio, come per l'ultimo saluto... Un funebre inchino allo schiavo che torna dalla fabbrica delle cicale... Allora mi sono acceso una sigaretta e ho visto il viale allungarsi, come i corridoi dell'hotel Overlook!
E senza aver asssunto alcuna sostanza, ve lo giuro!
Però che pace, le note rotonde della chitarra di Knopfler suonavano nelle cuffie come una collana di baci caldi sussurati alle mie orecchie, quanti colori diversi sotto la pioggia di dicembre... Mi andava perfino bene... lasciarmi andare in quel modo su quelle pietre fredde. Le gambe molli, un sorriso ebete sul volto, il passo lento, Brothers in Arms... Una sorta di solletico mi passava per le vene, come una leggera sbornia, una morte dolce, alla fine.
Dalle piccole colline del parco, d'improvviso, vidi aprirsi una trincea e il mio corpo incredulo catapultato dentro di forza. Mio nonno con un elmetto in testa e la baionetta in tiro mi urlava "Muoviti! Ci ammazzano!!!". Pensai che un freddo giorno di dicembre, a 39 anni, combattendo mezzo sbronzo di nulla, fosse un bel modo di morire... ma fu un istante, perché l'attimo dopo mi sorpresi di avere il coraggio di correre verso il nemico e sparare come un animale impaurito!
Il nemico non aspetta, il nemico è ovunque... ed è esigente!
Ieri sera, verso le venti, sulla via verso casa, stavo passeggiando sul viale di porfido, tagliando per il parco. I lampioni a lato della strada a un certo punto si sono ingobbiti, a coppie, al mio passaggio, come per l'ultimo saluto... Un funebre inchino allo schiavo che torna dalla fabbrica delle cicale... Allora mi sono acceso una sigaretta e ho visto il viale allungarsi, come i corridoi dell'hotel Overlook!
E senza aver asssunto alcuna sostanza, ve lo giuro!
Però che pace, le note rotonde della chitarra di Knopfler suonavano nelle cuffie come una collana di baci caldi sussurati alle mie orecchie, quanti colori diversi sotto la pioggia di dicembre... Mi andava perfino bene... lasciarmi andare in quel modo su quelle pietre fredde. Le gambe molli, un sorriso ebete sul volto, il passo lento, Brothers in Arms... Una sorta di solletico mi passava per le vene, come una leggera sbornia, una morte dolce, alla fine.
Dalle piccole colline del parco, d'improvviso, vidi aprirsi una trincea e il mio corpo incredulo catapultato dentro di forza. Mio nonno con un elmetto in testa e la baionetta in tiro mi urlava "Muoviti! Ci ammazzano!!!". Pensai che un freddo giorno di dicembre, a 39 anni, combattendo mezzo sbronzo di nulla, fosse un bel modo di morire... ma fu un istante, perché l'attimo dopo mi sorpresi di avere il coraggio di correre verso il nemico e sparare come un animale impaurito!
Il nemico non aspetta, il nemico è ovunque... ed è esigente!
mercoledì 1 dicembre 2010
GIORNATA NAZIONALE PER L'ACQUA PUBBLICA
GIORNATA NAZIONALE PER L'ACQUA PUBBLICA E I BENI COMUNI
4 DICEMBRE 2010
Manifestazione regionale a Venezia - ore 14.00
P.le Stazione S. Lucia
Cortei via terra e via acqua con barche fino a Rialto ed evento finale e concerti in Erbaria.
* Per la m o r a t o r i a di ogni processo di privatizzazione dell'acqua
* Perche' il referendum si svolga nel 2011
* Per modificare lo Statuto veneto in difesa dei beni comuni
* Per difendere gli ecosistemi fluviali e salvare il territorio dalle colate di cemento e dalle devastazioni idro-geologiche
* Per unire la nostra voce alle mobilitazioni globali nei giorni del vertice dell'ONU sui cambiamenti climatici a Cancun e chiedere giustizia ambientale e sociale
"Oltre 1.400.000 donne e uomini di questo Paese, (oltre 130.000 veneti) hanno firmato i 3 quesiti referendari per la ripubblicizzazione dell'acqua, promossi dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua. Hanno posto la loro firma per una battaglia di civiltà, per la tutela e l'accesso universale all'acqua come bene comune, contro ogni forma di privatizzazione e di consegna al mercato di un bene essenziale alla vita. E' una questione di democrazia: la questione dell'acqua non può essere delegata ad alcuno, ma deve appartenere a tutti attraverso il referendum."
www.acquabenecomune.org
Diffondete il messaggio, sui blog, via e-mail, su FB, ... E' una battaglia comune per l'interesse di tutti.
martedì 30 novembre 2010
venerdì 26 novembre 2010
La giornata è cominciata in maniera paradossale...
1) Oggi i treni erano in ritardo, così sono arrivato a lavoro in anticipo!
poi leggo...
2) Articolo 57 della Costituzione attualmente in vigore:
"Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale, salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero.
[...]
Nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a sette; il Molise ne ha due, la Valle d’Aosta uno.
[...]
mah...
poi leggo...
2) Articolo 57 della Costituzione attualmente in vigore:
"Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale, salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero.
[...]
Nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a sette; il Molise ne ha due, la Valle d’Aosta uno.
[...]
mah...
martedì 16 novembre 2010
lunedì 15 novembre 2010
Errando - Un primo ipertesto...
Masaccio - Cacciata dei progenitori dall'Eden - S. Maria del Carmine (FI) - Cappella Brancacci |
Errare.
Dal greco èrrein, vagare senza direzione, nel buio, ingannarsi e deviare dal vero...
Qualcosa che ha a che fare con il celarsi delle cose.
Qualcosa che ha a che fare con l'oscurità.
Fonte: Vocabolario Etimologico Pianigiani
=============
Citazioni scelte:
Chi opera per sincera coscienza può errare, ma è puro innanzi a Dio. (Silvio Pellico)
Errare è umano. Dare la colpa a un altro ancora di più. (Legge di Jacob)
L'errore e il male devono essere sempre condannati e combattuti; ma l'uomo che cade o che sbaglia deve essere compreso e amato. (Papa Giovanni Paolo II)
L'errore parla con la doppia voce, una delle quali afferma il falso, ma l'altra lo smentisce. (Benedetto Croce)
Fonte: http://it.wikiquote.org/wiki/Errore
=============
La locuzione latina errare humanum est, perseverare autem diabolicum, tradotta letteralmente, significa "commettere errori è umano, ma perseverare [nell'errore] è diabolico". La frase è entrata nel linguaggio comune, come aforisma con il quale si cerca d’attenuare una colpa, un errore, purché sporadico e non ripetuto. Sostanzialmente essa si rifà (anche se non letteralmente) ad un'espressione di sant'Agostino, anche se esistono diversi antecedenti in latino precristiano.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Errare_humanum_est,_perseverare_autem_diabolicum
=============
"La realtà umana si percepisce come essere incompleto nella sua venuta all’esistenza. [...] La realtà umana è superamento continuo verso una coincidenza con se stessa che non è mai data."
Fonte: Sartre, L’essere e il nulla.
=============
Alcuni concetti:
Il primo errore che sperimenta l'uomo è l'insanabile distanza con il mondo, attraverso l'esperienza del dolore; la sofferenza come consapevolezza di questa distanza.
Possiamo nascondere il dolore, eluderlo stoicamente, ma non possiamo non averne coscienza; questa coscienza del dolore è anche il primo inequivocabile segnale dell'impossibilità ontologica della conoscenza. Se c'è una distanza tra noi e il mondo, c'è una distanza tra noi e la nostra possibilità di conoscere il mondo (l’errein, l'errare ha a che fare con qualcosa di celato, nascosto). Il peccato originale è il voler colmare questa distanza.
Il peccato (in senso moralistico) o la colpa (in senso più ampio) non è quindi l'errore in sé ma piuttosto il perseverare nell'errore, consapevolmente.
Fonte: Neurasia.
=============
Nella Ginestra, del 1836, Leopardi ribadisce che la Natura non ha per gli uomini riguardo maggiore di quello che ha per le formiche: eppure "l'uom d'eternità si arroga il vanto".
Non ha natura al seme - Dell’uom più stima o cura - Che alla formica
E sotto il titolo il poeta riporta una citazione evangelica: E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce
=============
Basso profilo finale (nulla di teoretico):
Il popolano dice che dobbiamo parlare del nostro passato cercando di scindere le colpe dai semplici errori. E inevitabilmente tenta così di "riparare"... Ma se non è necessario giustificare questi benedetti errori (perché furono in buonafede), perché parlarne con benevolenza!? Questo benevolo discorso a posteriori non è un errore, é un peccato!
giovedì 11 novembre 2010
Oggi mi sento così...
(clicca sull'immagine per guardare il video...)
Dove sono il cavallo e il cavaliere?
Dov'è il corno che suonava?
Sono passati come la pioggia sulle montagne.
Come il vento nei prati.
I giorni sono calati a Ovest.
Dietro le colline.
nell'ombra.
lunedì 25 ottobre 2010
E' un mondo difficile...
Tonino Carotone - Me cago en el amor
E' un mondo difficile
e vita intensa
felicita' a momenti
e futuro incerto
il fuoco e l'acqua
con certa calma
serata di vento
e nostra piccola vita
e nostro grande cuore
Porque voy a creer yo en el amor
si non me entiende no me comprenden tal como yo soy
Porque voy a creer yo en el amor
si me traiciona y me abandona cuando major estoy
No sabemos muy bien entre tu y yo
y aunque parezca no tienes la culpa la culpa es del amor
E' un mondo difficile
e vita intensa
felicita' a momenti
e futuro incerto
No puedo convencer a mi corazon
si yo no dudo y estoy seguro que el tiene razon
No voy a asesinar esa sensacion
si yo la quiero yo la deseo aunque me de' dolor
Yo no quiero sufrir pero aqui' estoy
y estoy sufriendo y no me arrepiento me cago en el amor
E' un mondo difficile
e vita intensa
felicita' a momenti
e futuro incerto
il fuoco e l'acqua
con certa calma
sonata di vento
e nostra piccola vita
e nostro grande cuore
Porque voy a creer yo en el amor
si non me entiende no me comprenden tal como soy yo
Porque voy a creer yo en el amor
si me traiciona y me abandona cuando major estoy
No sabemos muy bien entre tu y yo
y aunque parezca no tienes la culpa la culpa es del amor
Yo no quiero sufrir pero aqui' estoy
y estoy sufriendo y no me arrepiento (me cago en el amor) me cago en el amor
Me cago en el amor
Me cago en el amor
Vita mia
E' un mondo difficile
giovedì 14 ottobre 2010
Quella nota che cambia la vita...
caro fratello,
vivrai cent'anni
e un solo attimo
se riesci a suonare quella nota
vivrai cent'anni
e un solo attimo
la senti?
non sta nel cuore
non sta nella testa
è nella pancia
è una piuma sul corpo nudo
dietro la schiena
lentamente...
un bacio al tuo sesso
mentre cade l'autunno
il mondo sfila via
in una coperta di metallo
una goccia che cade ai piedi
e che non vedrai
perché vivrai cent'anni
e un solo attimo
le voci svaniscono
rimane una nota
una sola nota
il senso di una vita
mercoledì 13 ottobre 2010
Le parole sono importanti....
Quante volte lo ripeto (a me stesso per primo)...
Proviamo a contare, nell'arco della giornata, tutte le volte che le persone dicono cose che non hanno senso, che non servono a nulla, che non hanno alcun risvolto pratico o semplicemente... NON RICHIESTE!
Quindi io trasformerei il famoso enunciato di Wittgenstein: "Su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere" in:
SU CIO', DI CUI NON SERVE PARLARE, SI DEVE TACERE.
QUINDI DO IL BUON ESEMPIO PER
Proviamo a contare, nell'arco della giornata, tutte le volte che le persone dicono cose che non hanno senso, che non servono a nulla, che non hanno alcun risvolto pratico o semplicemente... NON RICHIESTE!
Quindi io trasformerei il famoso enunciato di Wittgenstein: "Su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere" in:
SU CIO', DI CUI NON SERVE PARLARE, SI DEVE TACERE.
QUINDI DO IL BUON ESEMPIO PER
lunedì 11 ottobre 2010
Uccidete il cuoco!
Siamo come rane in un pentolone a fuoco lento. Quelle rane rimaste fuori dal pentolone - pazzi, geni, idioti, bambini, immigrati, disabili - ogni tanto cercano di farci capire che l'acqua scotta e tra un po' perderemo i sensi. Ma non hanno la forza necessaria per salvarci...
E' così bello lasciarsi andare... Fino a che, per qualche motivo, qualcuno di noi viene tirato fuori e allora percepisce di botto che in quel pentolone è rimasto tutto ciò per cui vale la pena vivere: un minestrone fatto di storia, amori passati, fiumi limpidi e montagne innevate, poesia e luoghi incantati.
Abbiamo il dovere morale di uscire dal pentolone e uccidere il cuoco!
Rane di tutto il mondo unitevi!!!
E' così bello lasciarsi andare... Fino a che, per qualche motivo, qualcuno di noi viene tirato fuori e allora percepisce di botto che in quel pentolone è rimasto tutto ciò per cui vale la pena vivere: un minestrone fatto di storia, amori passati, fiumi limpidi e montagne innevate, poesia e luoghi incantati.
Abbiamo il dovere morale di uscire dal pentolone e uccidere il cuoco!
Rane di tutto il mondo unitevi!!!
mercoledì 18 agosto 2010
I Film di Neurasia
Per tutti i gusti... scelti per voi da Neurasia!
Il canto di Paloma
di Claudia Llosa
(500) Giorni Insieme
di Marc Webb
Il maledetto United
di Tom Hooper
Moon
di Duncan Jones
Man of Wire
di James Marsh
Viaggio a Kandahar
di Mohsen Makhmalbaf
Tony Manero
di Pablo Larrain
District 9
di Neill Blomkamp
E buona visione!
;)>
Il canto di Paloma
di Claudia Llosa
(500) Giorni Insieme
di Marc Webb
Il maledetto United
di Tom Hooper
Moon
di Duncan Jones
Man of Wire
di James Marsh
Viaggio a Kandahar
di Mohsen Makhmalbaf
Tony Manero
di Pablo Larrain
District 9
di Neill Blomkamp
E buona visione!
;)>
lunedì 16 agosto 2010
Buon Ferragosto!
Ieri sera guardavo questo film con amici - A Serious Man (2009). A un certo punto, ecco (sopra) la scena più divertente (almeno per me).
A proposito, possibile che fossi l'unico a piangere dal ridere? Questo dimostra l'indeterminazione della risata!?
Comunque nel film si cita anche il "Paradosso del gatto di Schrödinger", in coerenza (almeno qui) con le coordinate 'filosofiche' dei Cohen.
In linea con il "Paradosso del gatto di S." è anche il titolo di questo post, che è un'osservazione più che un augurio postumo.
ciaociao
giovedì 12 agosto 2010
Riunione di Gabinetto
ora ho capito di cosa si tratta... (perdonate, siamo in Agosto...)
prima, seconda, terza repubblica, mi sa che la SOSTANZA non cambia...
prima, seconda, terza repubblica, mi sa che la SOSTANZA non cambia...
lunedì 9 agosto 2010
Des armes - Désarmes
(Noir Désir performing the song Des armes @ L'Agora d'Evry 2002)
Poesia di Léo Ferré (> wiki)
Musica di Bertrand Cantat
dall'album "des Visages, des Figures" - Noir Désir (2001)
Des armes, des chouettes, des brillantes
Des qu'il faut nettoyer souvent pour le plaisir
Et qu'il faut caresser comme pour le plaisir
L'autre, celui qui fait rêver les communiantes
Des armes bleues comme la terre
Des qu'il faut se garder au chaud au fond de l'âme
Dans les yeux, dans le cœur, dans les bras d'une femme
Qu'on garde au fond de soi comme on garde un mystère
Des armes au secret des jours
Sous l'herbe, dans le ciel et puis dans l'écriture
Des qui vous font rêver très tard dans les lectures
Et qui mettent la poésie dans les discours
Des armes, des armes, des armes
Et des poètes de service à la gâchette
Pour mettre le feu aux dernières cigarettes
Au bout d'un vers français brillant comme une larme
Link al sito ufficiale.
mercoledì 4 agosto 2010
Dillo con un'immagine...
In genere stiamo più alti, ma non ho potuto resistere...
(ma se passa la legge bavaglio possono chiedermi di cancellare il post????)
(ma se passa la legge bavaglio possono chiedermi di cancellare il post????)
giovedì 29 luglio 2010
IL M O J I P P O (copyright NEURASIA.IT)
Prima che qualcuno mi rubi l'idea, certifico sul blog la mia invenzione estiva:
IL MOJIPPO: versione CALIPPO del classico drink cubano.
Secondo me sfonderebbe! Se qualcuno lo dovesse produrre, sono pronto a trattare sulla fee! Contattatemi tramite il BLOG!
martedì 27 luglio 2010
La Cura
Prendersi cura è come
risalire un tempio,
che ha colonne infinite
addolcite dal vento,
con gli occhi a oriente,
voltandosi,
a volte...
giovedì 8 luglio 2010
Chiuso per ferie!
Si avvisa la spettabile clientela che, CAUSA FERIE DEL TITOLARE, il blog resterà inattivo nel periodo: 9 luglio - 26 luglio 2010.
mercoledì 7 luglio 2010
lunedì 5 luglio 2010
4 ore per Sottomarina!
Quattro ore di coda per arrivare a Sottomarina!!! Ti rendi conto?
Apperò! Facevi prima ad andare a Parigi...
???
Lascia stare... Almeno è stata una bella giornata?
Eh... Insomma, si sudava stando fermi, il mare poi è quello che è.
mmm...
Tu cosa hai fatto di bello?
Mah, nulla di eccezionale: un fine settimana eno-gastronomico.
Wow! Interessante... Racconta!
Beh, ecco... niente, siamo andati verso Asiago, una mezzoretta di strada, in un rifugio a 1200 metri, c'erano 25 gradi: un fresco che non ti dico! Abbiamo mangiato come dei profughi albanesi, poi ci siamo spalmati un'oretta sul prato con vista monti e vacche e verso sera siamo tornati a casa... Tutto qui.
Bene... Torniamo in ufficio dai...
Apperò! Facevi prima ad andare a Parigi...
???
Lascia stare... Almeno è stata una bella giornata?
Eh... Insomma, si sudava stando fermi, il mare poi è quello che è.
mmm...
Tu cosa hai fatto di bello?
Mah, nulla di eccezionale: un fine settimana eno-gastronomico.
Wow! Interessante... Racconta!
Beh, ecco... niente, siamo andati verso Asiago, una mezzoretta di strada, in un rifugio a 1200 metri, c'erano 25 gradi: un fresco che non ti dico! Abbiamo mangiato come dei profughi albanesi, poi ci siamo spalmati un'oretta sul prato con vista monti e vacche e verso sera siamo tornati a casa... Tutto qui.
Bene... Torniamo in ufficio dai...
giovedì 1 luglio 2010
Caro Zaccai non provarci, noi non ci "stupefaciamo" più di queste cose!
http://temporeale.libero.it/libero/fdg/3845028.html
Leggendo questa notizia, guardando la foto del tizio e scorrendo il suo curriculum, non succede anche a voi di pensare, in maniera assolutamente spontanea, che tutto ciò sia perfettamente regolare, che tutto quadri come i meccanismi di un orologio svizzero?
Coca e trans, in ospedale consigliere provincia Roma
ROMA - Un consigliere provinciale di Roma è stato ricoverato in un ospedale della capitale a seguito di intossicazione da sostanza stupefacente. Secondo quanto si apprende il consigliere avrebbe partecipato a un festino a base di cocaina e trans. Il consigliere provinciale di Roma ricoverato in ospedale sarebbe Pier Paolo Zaccai (Pdl). Il consigliere avrebbe avuto un malore stamani e ora si trova all'ospedale Grassi di Ostia. Secondo quanto si apprende le sue condizioni non desterebbero preoccupazione.
ZACCAI, DALL'MSI AL PDL - La notizia del ricovero del consigliere provinciale del Pdl Pier Paolo Zaccai, dopo un festino a base di cocaina e trans, arriva nell'aula del consiglio provinciale mentre si sta discutendo l'assestamento di bilancio. La prima reazione dei consiglieri è di stupore, ma anche di imbarazzo, soprattutto nelle fila del Pdl: qualcuno lo descrive come "una persona tranquilla", come "uno silenzioso", ma comunque a Palazzo Valentini nessuno lo conosce così bene perché Zaccai lì è arrivato da poco, dopo cioé le dimissioni di Alfredo Antoniozzi, attuale assessore alla casa al Comune di Roma. Qualcuno ricorda solo che lo scorso anno, nell'ambito di un viaggio della Provincia a Gerusalemme, era presente anche lui "che però non si è visto mai in quei giorni". Chi lo conosce di più, al di fuori della Provincia, ne parla come di "uno molto esuberante". Pier Paolo Zaccai è nato a Roma il 19 aprile 1968 e ha iniziato la sua carriera politica a 17 anni aderendo al Fronte della Gioventù e a 21 all'Msi. Si è candidato per la prima volta a 25 anni nel 1993 con l'Msi ed è stato eletto nella XIII circoscrizione. Zaccai è stato eletto 4 volte consecutivamente nella XIII Circoscrizione del Comune di Roma, oggi XIII Municipio, la prima per l'Msi e poi dal 1995 per An, partito per il quale ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio municipale dal 2004 al 2006. Nel 2008 si è candidato alla Provincia di Roma per il Pdl conseguendo la sua elezione in seguito alle dimissioni di Alfredo Antoniozzi. Laureato in Psicologia all'Università La Sapienza con tesi di laurea in psichiatria sul tema del suicidio in adolescenza, si è poi abilitato alla professione di Consulente del Lavoro, specializzandosi in Igiene e Sicurezza negli ambienti di lavoro. Zaccai è anche socio fondatore de 'I Cavalieri di Anco Marzio', una fondazione che opera in ambito Cattolico. Pratica nuoto, pallanuoto e pugilato: per quest'ultimo ha conseguito il brevetto da insegnante.
Leggendo questa notizia, guardando la foto del tizio e scorrendo il suo curriculum, non succede anche a voi di pensare, in maniera assolutamente spontanea, che tutto ciò sia perfettamente regolare, che tutto quadri come i meccanismi di un orologio svizzero?
Coca e trans, in ospedale consigliere provincia Roma
ROMA - Un consigliere provinciale di Roma è stato ricoverato in un ospedale della capitale a seguito di intossicazione da sostanza stupefacente. Secondo quanto si apprende il consigliere avrebbe partecipato a un festino a base di cocaina e trans. Il consigliere provinciale di Roma ricoverato in ospedale sarebbe Pier Paolo Zaccai (Pdl). Il consigliere avrebbe avuto un malore stamani e ora si trova all'ospedale Grassi di Ostia. Secondo quanto si apprende le sue condizioni non desterebbero preoccupazione.
ZACCAI, DALL'MSI AL PDL - La notizia del ricovero del consigliere provinciale del Pdl Pier Paolo Zaccai, dopo un festino a base di cocaina e trans, arriva nell'aula del consiglio provinciale mentre si sta discutendo l'assestamento di bilancio. La prima reazione dei consiglieri è di stupore, ma anche di imbarazzo, soprattutto nelle fila del Pdl: qualcuno lo descrive come "una persona tranquilla", come "uno silenzioso", ma comunque a Palazzo Valentini nessuno lo conosce così bene perché Zaccai lì è arrivato da poco, dopo cioé le dimissioni di Alfredo Antoniozzi, attuale assessore alla casa al Comune di Roma. Qualcuno ricorda solo che lo scorso anno, nell'ambito di un viaggio della Provincia a Gerusalemme, era presente anche lui "che però non si è visto mai in quei giorni". Chi lo conosce di più, al di fuori della Provincia, ne parla come di "uno molto esuberante". Pier Paolo Zaccai è nato a Roma il 19 aprile 1968 e ha iniziato la sua carriera politica a 17 anni aderendo al Fronte della Gioventù e a 21 all'Msi. Si è candidato per la prima volta a 25 anni nel 1993 con l'Msi ed è stato eletto nella XIII circoscrizione. Zaccai è stato eletto 4 volte consecutivamente nella XIII Circoscrizione del Comune di Roma, oggi XIII Municipio, la prima per l'Msi e poi dal 1995 per An, partito per il quale ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio municipale dal 2004 al 2006. Nel 2008 si è candidato alla Provincia di Roma per il Pdl conseguendo la sua elezione in seguito alle dimissioni di Alfredo Antoniozzi. Laureato in Psicologia all'Università La Sapienza con tesi di laurea in psichiatria sul tema del suicidio in adolescenza, si è poi abilitato alla professione di Consulente del Lavoro, specializzandosi in Igiene e Sicurezza negli ambienti di lavoro. Zaccai è anche socio fondatore de 'I Cavalieri di Anco Marzio', una fondazione che opera in ambito Cattolico. Pratica nuoto, pallanuoto e pugilato: per quest'ultimo ha conseguito il brevetto da insegnante.
Aprile 2013 - Ultime da Zeppolandia
"Se siamo usciti dalla crisi, se le famiglie italiane possono guardare al futuro con serenità, se le nostre aziende prosperano, se i conti pubblici sono salvi, è solo grazie a questo governo e alla riforma federalista."
[Tratto dal discorso del Primo Ministro di Zeppolandia pronunciato nell'aprile del 2013.]
"La nazionale verde crociata ha battuto la Vercingetorige per tre reti a zero! Napoleonica impresa dei berretti verdi federali contro i bleus."
[Titolo in prima pagina della Gazzetta Verde del 25 aprile 2013.]
"Maxi retata a Garbagnat, nel milanese: trovate bandiere rosse con l'effige di un noto terrorista sudamericano degli anni sessanta A.B."
[Titolo in prima pagina della Gazzetta Verde del 27 aprile 2013.]
[Tratto dal discorso del Primo Ministro di Zeppolandia pronunciato nell'aprile del 2013.]
"La nazionale verde crociata ha battuto la Vercingetorige per tre reti a zero! Napoleonica impresa dei berretti verdi federali contro i bleus."
[Titolo in prima pagina della Gazzetta Verde del 25 aprile 2013.]
"Maxi retata a Garbagnat, nel milanese: trovate bandiere rosse con l'effige di un noto terrorista sudamericano degli anni sessanta A.B."
[Titolo in prima pagina della Gazzetta Verde del 27 aprile 2013.]
venerdì 18 giugno 2010
La Ruota della Vita!
Una mia amica mi invita a "mollare 'sti mondiali!" Ma scherzi?
Io sono fatto così, non riesco a concentrarmi sulla vita per tutto il giorno e la notte. Ognuno di noi cerca il suo equilibrio. Siamo come una costellazione di tante stelle, alcune brillano di più altre meno, qualche cometa ogni tanto segna l'orizzonte, lascia la scia e poi scompare, ma non del tutto, come un segno lasciato sullo specchio umido della vita.
E che le stelle scompaiano o esplodano! Tutte, almeno per un istante, come un vortice di bollicine versato nel flute alzato al cielo per brindare alla vita.
Non siamo i pifferai, siamo forse solo i flauti: possiamo creare delle melodie dolcissime, ma qualche volta dobbiamo riposare, dobbiamo chiudere qualche finestra e fare in modo che, quando apriamo la porta, ci presentiamo al mondo al meglio di noi stessi.
E quando usciamo per strada, fieri di noi stessi, mai dimenticare che viaggiamo su carri con ruote di ferro e legno e le ruote devono essere ben rotonde, altrimenti si viaggia male e dopo poco (poco dopo, poco poco, dopo dopo) l'asse si spezza e il viaggio finisce.
Se qualche mia stella brilla di più è perché altre stelle lasciano spazio...
Ora ripetete l'esercizio utilizzando l'esempio che segue. Come potete notare, se questi fossero i vostri spicchi di vita, la ruota farebbe fatica a girare...
Buon viaggio!
martedì 15 giugno 2010
Tanti auguri a teeeeee, tanti auguri a teeeeeeee...
15 giugno 2010
FANNO 39 !!!
Ma li porto bene, di fuori sembro uno di 30 anni, dentro uno di 60 anni, però ancora in forma e brillante!
FANNO 39 !!!
Ma li porto bene, di fuori sembro uno di 30 anni, dentro uno di 60 anni, però ancora in forma e brillante!
giovedì 10 giugno 2010
L'insostenibile leggerezza del... divano!
Ah buongiorno bella gente in gamba!
Ciao, caro, più che in gamba direi in panza...
E si sa, uomini di panza...
Non dirmelo, mi sono ripromesso di tornare in forma.
Quale forma? Per capire la mia avrei bisogno di un "gognometro" (si proprio un gognometro - vedi i commenti). Sono troppo pigro, sono più pigro del mio divano. Quando finisco di cenare lo guardo sfinito e lo imploro di avvicinarsi al tavolo! Quando inventeranno i divani-robot con il telecomando vocale?
Già, già... ci vuole un po' di moto...
Nel senso che ora ti compri una moto per andare dal tabacchino?
Un po' di movimento... Ma quanto è bello essere pigri e lenti. La lentezza è una virtù, chi vive lentamente campa di più. La lentezza è voluttuosa! Considerando che il tempo è relativo... Pensa tutta quella gente che si affanna durante la giornata e poi arriva a sera e si chiede "oddio è già così tardi?". Eh caro, non ti sei nemmeno accorto di aver perso un altro giorno di vita!?
Sono perfettamente d'accordo, io sono talmente lento che a volte vado in loop mentale e mi faccio di quei viaggi infiniti... Il tempo si dilata!
E anche la panza!
Ciao, caro, più che in gamba direi in panza...
E si sa, uomini di panza...
Non dirmelo, mi sono ripromesso di tornare in forma.
Quale forma? Per capire la mia avrei bisogno di un "gognometro" (si proprio un gognometro - vedi i commenti). Sono troppo pigro, sono più pigro del mio divano. Quando finisco di cenare lo guardo sfinito e lo imploro di avvicinarsi al tavolo! Quando inventeranno i divani-robot con il telecomando vocale?
Già, già... ci vuole un po' di moto...
Nel senso che ora ti compri una moto per andare dal tabacchino?
Un po' di movimento... Ma quanto è bello essere pigri e lenti. La lentezza è una virtù, chi vive lentamente campa di più. La lentezza è voluttuosa! Considerando che il tempo è relativo... Pensa tutta quella gente che si affanna durante la giornata e poi arriva a sera e si chiede "oddio è già così tardi?". Eh caro, non ti sei nemmeno accorto di aver perso un altro giorno di vita!?
Sono perfettamente d'accordo, io sono talmente lento che a volte vado in loop mentale e mi faccio di quei viaggi infiniti... Il tempo si dilata!
E anche la panza!
venerdì 4 giugno 2010
Tutti fenomeni...
A fronte di una massa incalcolabile di fenomeni, io scelgo di praticare l'ignoranza socratica. Tutti svegli, intelligenti, ispirati, fortunati...
Ma basta... Mi sento affine alla parte povera, ignorante, debole e sfigata della popolazione. Alla corte del Re preferisco la corte dei miracoli.
CHIAMATEMI SCEMO, STUPIDO, BRUTTO, SFIGATO!!!
S P O R C O !!!
Ma basta... Mi sento affine alla parte povera, ignorante, debole e sfigata della popolazione. Alla corte del Re preferisco la corte dei miracoli.
CHIAMATEMI SCEMO, STUPIDO, BRUTTO, SFIGATO!!!
S P O R C O !!!
martedì 1 giugno 2010
Maria Luisa Busi
La dittatura non è un'opinione, è la realtà. Se il fatto che il presidente del consiglio si paragoni a Mussolini non vi scandalizza, se uno pseudo giornale pubblichi (e pubblicizzi) i discorsi di Mussolini, alla stregua di un eroe nazionale, paradossalmente proprio nei giorni della ricorrenza del 2 giugno, non vi scandalizza, se una testimonianza come quella che segue non vi scandalizza, allora anche voi siete una prova dello sfascio di questo paese, del perdurare del fascismo e dell'arrembante, volgare e deleteria dittatura, non solo mediatica, di Berlusconi e della sua cricca. Neurasia
=====================================================
Ecco la lettera integrale delle dimissioni di Maria Luisa Busi, pubblicata dall'Ansa, indirizzata al direttore Augusto Minzolini e al Cdr e per conoscenza al direttore generale della Rai Mauro Masi, al presidente dell'azienda Paolo Garimberti e al responsabile delle Risorse umane Luciano Flussi. (Ansa - 21 maggio 2010 - link)
------------------------------------------------------------
Caro direttore - scrive la Busi - ti chiedo di essere sollevata dalla mansione di conduttrice dell'edizione delle 20 del TG1, essendosi determinata una situazione che non mi consente di svolgere questo compito senza pregiudizio per le mie convinzioni professionali. Questa è per me - prosegue - una scelta difficile, ma obbligata. Considero la linea editoriale che hai voluto imprimere al giornale una sorta di dirottamento, a causa del quale il TG1 rischia di schiantarsi contro una definitiva perdita di credibilità nei confronti dei telespettatori.
Come ha detto - osserva la giornalista - il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli: 'la più grande testata italiana, rinunciando alla sua tradizionale struttura ha visto trasformare insieme con la sua identità, parte dell'ascolto tradizionale’.
Amo questo giornale, dove lavoro da 21 anni. Perchè è un grande giornale. È stato il giornale di Vespa, Frajese, Longhi, Morrione, Fava, Giuntella. Il giornale delle culture diverse, delle idee diverse. Le conteneva tutte, era questa la sua ricchezza. Era il loro giornale, il nostro giornale. Anche dei colleghi che hai rimosso dai loro incarichi e di molti altri qui dentro che sono stati emarginati. Questo è il giornale che ha sempre parlato a tutto il Paese. Il giornale degli italiani.
Il giornale che ha dato voce a tutte le voci. Non è mai stato il giornale di una voce sola. Oggi l'informazione del TG1 è un'informazione parziale e di parte.
Dov'è il paese reale? Dove sono le donne della vita reale? Quelle che devono aspettare mesi per una mammografia, se non possono pagarla? Quelle coi salari peggiori d'Europa, quelle che fanno fatica ogni giorno ad andare avanti perchè negli asili nido non c'è posto per tutti i nostri figli? Devono farsi levare il sangue e morire per avere l'onore di un nostro titolo. E dove sono le donne e gli uomini che hanno perso il lavoro? Un milione di persone, dietro alle quali ci sono le loro famiglie.
Dove sono i giovani, per la prima volta con un futuro peggiore dei padri? E i quarantenni ancora precari, a 800 euro al mese, che non possono comprare neanche un divano, figuriamoci mettere al mondo un figlio? E dove sono i cassintegrati dell'Alitalia? Che fine hanno fatto? E le centinaia di aziende che chiudono e gli imprenditori del nord est che si tolgono la vita perchè falliti? Dov'è questa Italia che abbiamo il dovere di raccontare? Quell'Italia esiste. Ma il tg1 l'ha eliminata.
Anche io compro la carta igienica per mia figlia che frequenta la prima elementare in una scuola pubblica. Ma la sera, nel TG1 delle 20, diamo spazio solo ai ministri Gelmini e Brunetta che presentano il nuovo grande progetto per la digitalizzazione della scuola, compreso di lavagna interattiva multimediale.
L'Italia che vive una drammatica crisi sociale è finita nel binario morto della nostra indifferenza. Schiacciata tra un'informazione di parte - un editoriale sulla giustizia, uno contro i pentiti di mafia, un altro sull'inchiesta di Trani nel quale hai affermato di non essere indagato, smentito dai fatti il giorno dopo - e l'infotainment quotidiano: da quante volte occorre lavarsi le mani ogni giorno, alla caccia al coccodrillo nel lago, alle mutande antiscippo.
Una scelta editoriale con la quale stiamo arricchendo le sceneggiature dei programmi di satira e impoverendo la nostra reputazione di primo giornale del servizio pubblico della più importante azienda culturale del Paese. Oltre che i cittadini, ne fanno le spese tanti bravi colleghi che potrebbero dedicarsi con maggiore soddisfazione a ben altre inchieste di più alto profilo e interesse generale.
Un giornalista ha un unico strumento per difendere le proprie convinzioni professionali: levare al pezzo la propria firma. Un conduttore, una conduttrice, può soltanto levare la propria faccia, a questo punto. Nell'affidamento dei telespettatori è infatti al conduttore che viene ricollegata la notizia. È lui che ricopre primariamente il ruolo di garante del rapporto di fiducia che sussiste con i telespettatori.
I fatti dell'Aquila ne sono stata la prova.
Quando centinaia di persone hanno inveito contro la troupe che guidavo al grido di vergogna e scodinzolini, ho capito che quel rapporto di fiducia che ci ha sempre legato al nostro pubblico era davvero compromesso. È quello che accade quando si privilegia la comunicazione all'informazione, la propaganda alla verifica.
Ho fatto dell'onestà e della lealtà lo stile della mia vita e della mia professione. Dissentire non è tradire. Non rammento chi lo ha detto recentemente.
Pertanto:
1) respingo l'accusa di avere avuto un comportamento scorretto. Le critiche che ho espresso pubblicamente - ricordo che si tratta di un mio diritto oltre che di un dovere essendo una consigliera della FNSI - le avevo già mosse anche nelle riunioni di sommario e a te, personalmente. Con spirito di leale collaborazione, pensando che in un lavoro come il nostro la circolazione delle idee e la pluralità delle opinioni costituisca un arricchimento.
Per questo ho continuato a condurre in questi mesi. Ma è palese che non c'è più alcuno spazio per la dialettica democratica al TG1. Sono i tempi del pensiero unico. Chi non ci sta è fuori, prima o dopo.
2) Respingo l'accusa che mi è stata mossa di sputare nel piatto in cui mangio. Ricordo che la pietanza è quella di un semplice inviato, che chiede semplicemente che quel piatto contenga gli ingredienti giusti. Tutti e onesti.
E tengo a precisare di avere sempre rifiutato compensi fuori dalla Rai, lautamente offerti dalle grandi aziende per i volti chiamati a presentare le loro conventions, ritenendo che un giornalista del servizio pubblico non debba trarre profitto dal proprio ruolo.
3) Respingo come offensive le affermazioni contenute nella tua lettera dopo l'intervista rilasciata a Repubblica, lettera nella quale hai sollecitato all'azienda un provvedimento disciplinare nei miei confronti: mi hai accusato di ‘danneggiare il giornale per cui lavoro’, con le mie dichiarazioni sui dati d'ascolto.
I dati resi pubblici hanno confermato quelle dichiarazioni.
Trovo inoltre paradossale la tua considerazione seguente: 'il tg1 darà conto delle posizioni delle minoranze ma non stravolgerà i fatti in ossequio a campagne ideologiche’. Posso dirti che l'unica campagna a cui mi dedico è quella dove trascorro i week end con la famiglia. Spero tu possa dire altrettanto.
Viceversa ho notato come non si sia levata una tua parola contro la violenta campagna diffamatoria che i quotidiani Il Giornale, Libero e il settimanale Panorama - anche utilizzando impropriamente corrispondenza aziendale a me diretta - hanno scatenato nei miei confronti in seguito alle mie critiche alla tua linea editoriale. Un attacco a orologeria: screditare subito chi dissente per indebolire la valenza delle sue affermazioni.
Sono stata definita 'tosa ciacolante - ragazza chiacchierona - cronista senza cronaca, editorialista senza editoriali' e via di questo passo.
Non è ciò che mi disse il Presidente Ciampi consegnandomi il Premio Saint Vincent di giornalismo, al Quirinale. A queste vigliaccate risponderà il mio legale. Ma sappi che non è certo per questo che lascio la conduzione delle 20.
Thomas Bernhard in Antichi Maestri scrive decine di volte una parola che amo molto: rispetto. Non di ammirazione viviamo, dice, ma è di rispetto che abbiamo bisogno.
Caro direttore, credo che occorra maggiore rispetto. Per le notizie, per il pubblico, per la verità. Quello che nutro per la storia del TG1, per la mia azienda, mi porta a questa decisione. Il rispetto per i telespettatori, nostri unici referenti. Dovremmo ricordarlo sempre. Anche tu ne avresti il dovere.
Maria Luisa Busi
===========================================
Forse vedremo la Busi candidarsi per qualche partito dell'opposizione o forse no. Io me lo auguro e ne avrebbe ogni diritto... Siamo abituati, noi italiani, essendo sporchi dentro, a vedere complotti e loscherie ovunque. Se un giornalista si candida, siamo subito pronti a pensare "ecco vedi? usano la popolarità per fare carriera politica...". Torniamo alla realtà. La situazione italiana è grave. Pochi giornalisti si indignano, purtroppo. Qualcuno di questi, essendo stato emarginato in quanto non sottomesso al potere (la Busi è 'solo' l'ennesima prova provata), decide di non piegarsi a questa ingiustizia, a costo di rimetterci ben più che la carriera. Per la Busi sarebbe più comodo continuare la sua carriera leccando il culo al governo, come del resto fanno quasi tutti...
Chi non crede più a nulla, ha gioco facile a sputtanare ogni iniziativa di questo tipo. Ma bisogna ricordarsi dei fatti e delle motivazioni che spingono le persone ad agire... Per non sorprendersi poi...
Ma che pena questo paese... Neurasia.
=====================================================
Ecco la lettera integrale delle dimissioni di Maria Luisa Busi, pubblicata dall'Ansa, indirizzata al direttore Augusto Minzolini e al Cdr e per conoscenza al direttore generale della Rai Mauro Masi, al presidente dell'azienda Paolo Garimberti e al responsabile delle Risorse umane Luciano Flussi. (Ansa - 21 maggio 2010 - link)
------------------------------------------------------------
Caro direttore - scrive la Busi - ti chiedo di essere sollevata dalla mansione di conduttrice dell'edizione delle 20 del TG1, essendosi determinata una situazione che non mi consente di svolgere questo compito senza pregiudizio per le mie convinzioni professionali. Questa è per me - prosegue - una scelta difficile, ma obbligata. Considero la linea editoriale che hai voluto imprimere al giornale una sorta di dirottamento, a causa del quale il TG1 rischia di schiantarsi contro una definitiva perdita di credibilità nei confronti dei telespettatori.
Come ha detto - osserva la giornalista - il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli: 'la più grande testata italiana, rinunciando alla sua tradizionale struttura ha visto trasformare insieme con la sua identità, parte dell'ascolto tradizionale’.
Amo questo giornale, dove lavoro da 21 anni. Perchè è un grande giornale. È stato il giornale di Vespa, Frajese, Longhi, Morrione, Fava, Giuntella. Il giornale delle culture diverse, delle idee diverse. Le conteneva tutte, era questa la sua ricchezza. Era il loro giornale, il nostro giornale. Anche dei colleghi che hai rimosso dai loro incarichi e di molti altri qui dentro che sono stati emarginati. Questo è il giornale che ha sempre parlato a tutto il Paese. Il giornale degli italiani.
Il giornale che ha dato voce a tutte le voci. Non è mai stato il giornale di una voce sola. Oggi l'informazione del TG1 è un'informazione parziale e di parte.
Dov'è il paese reale? Dove sono le donne della vita reale? Quelle che devono aspettare mesi per una mammografia, se non possono pagarla? Quelle coi salari peggiori d'Europa, quelle che fanno fatica ogni giorno ad andare avanti perchè negli asili nido non c'è posto per tutti i nostri figli? Devono farsi levare il sangue e morire per avere l'onore di un nostro titolo. E dove sono le donne e gli uomini che hanno perso il lavoro? Un milione di persone, dietro alle quali ci sono le loro famiglie.
Dove sono i giovani, per la prima volta con un futuro peggiore dei padri? E i quarantenni ancora precari, a 800 euro al mese, che non possono comprare neanche un divano, figuriamoci mettere al mondo un figlio? E dove sono i cassintegrati dell'Alitalia? Che fine hanno fatto? E le centinaia di aziende che chiudono e gli imprenditori del nord est che si tolgono la vita perchè falliti? Dov'è questa Italia che abbiamo il dovere di raccontare? Quell'Italia esiste. Ma il tg1 l'ha eliminata.
Anche io compro la carta igienica per mia figlia che frequenta la prima elementare in una scuola pubblica. Ma la sera, nel TG1 delle 20, diamo spazio solo ai ministri Gelmini e Brunetta che presentano il nuovo grande progetto per la digitalizzazione della scuola, compreso di lavagna interattiva multimediale.
L'Italia che vive una drammatica crisi sociale è finita nel binario morto della nostra indifferenza. Schiacciata tra un'informazione di parte - un editoriale sulla giustizia, uno contro i pentiti di mafia, un altro sull'inchiesta di Trani nel quale hai affermato di non essere indagato, smentito dai fatti il giorno dopo - e l'infotainment quotidiano: da quante volte occorre lavarsi le mani ogni giorno, alla caccia al coccodrillo nel lago, alle mutande antiscippo.
Una scelta editoriale con la quale stiamo arricchendo le sceneggiature dei programmi di satira e impoverendo la nostra reputazione di primo giornale del servizio pubblico della più importante azienda culturale del Paese. Oltre che i cittadini, ne fanno le spese tanti bravi colleghi che potrebbero dedicarsi con maggiore soddisfazione a ben altre inchieste di più alto profilo e interesse generale.
Un giornalista ha un unico strumento per difendere le proprie convinzioni professionali: levare al pezzo la propria firma. Un conduttore, una conduttrice, può soltanto levare la propria faccia, a questo punto. Nell'affidamento dei telespettatori è infatti al conduttore che viene ricollegata la notizia. È lui che ricopre primariamente il ruolo di garante del rapporto di fiducia che sussiste con i telespettatori.
I fatti dell'Aquila ne sono stata la prova.
Quando centinaia di persone hanno inveito contro la troupe che guidavo al grido di vergogna e scodinzolini, ho capito che quel rapporto di fiducia che ci ha sempre legato al nostro pubblico era davvero compromesso. È quello che accade quando si privilegia la comunicazione all'informazione, la propaganda alla verifica.
Ho fatto dell'onestà e della lealtà lo stile della mia vita e della mia professione. Dissentire non è tradire. Non rammento chi lo ha detto recentemente.
Pertanto:
1) respingo l'accusa di avere avuto un comportamento scorretto. Le critiche che ho espresso pubblicamente - ricordo che si tratta di un mio diritto oltre che di un dovere essendo una consigliera della FNSI - le avevo già mosse anche nelle riunioni di sommario e a te, personalmente. Con spirito di leale collaborazione, pensando che in un lavoro come il nostro la circolazione delle idee e la pluralità delle opinioni costituisca un arricchimento.
Per questo ho continuato a condurre in questi mesi. Ma è palese che non c'è più alcuno spazio per la dialettica democratica al TG1. Sono i tempi del pensiero unico. Chi non ci sta è fuori, prima o dopo.
2) Respingo l'accusa che mi è stata mossa di sputare nel piatto in cui mangio. Ricordo che la pietanza è quella di un semplice inviato, che chiede semplicemente che quel piatto contenga gli ingredienti giusti. Tutti e onesti.
E tengo a precisare di avere sempre rifiutato compensi fuori dalla Rai, lautamente offerti dalle grandi aziende per i volti chiamati a presentare le loro conventions, ritenendo che un giornalista del servizio pubblico non debba trarre profitto dal proprio ruolo.
3) Respingo come offensive le affermazioni contenute nella tua lettera dopo l'intervista rilasciata a Repubblica, lettera nella quale hai sollecitato all'azienda un provvedimento disciplinare nei miei confronti: mi hai accusato di ‘danneggiare il giornale per cui lavoro’, con le mie dichiarazioni sui dati d'ascolto.
I dati resi pubblici hanno confermato quelle dichiarazioni.
Trovo inoltre paradossale la tua considerazione seguente: 'il tg1 darà conto delle posizioni delle minoranze ma non stravolgerà i fatti in ossequio a campagne ideologiche’. Posso dirti che l'unica campagna a cui mi dedico è quella dove trascorro i week end con la famiglia. Spero tu possa dire altrettanto.
Viceversa ho notato come non si sia levata una tua parola contro la violenta campagna diffamatoria che i quotidiani Il Giornale, Libero e il settimanale Panorama - anche utilizzando impropriamente corrispondenza aziendale a me diretta - hanno scatenato nei miei confronti in seguito alle mie critiche alla tua linea editoriale. Un attacco a orologeria: screditare subito chi dissente per indebolire la valenza delle sue affermazioni.
Sono stata definita 'tosa ciacolante - ragazza chiacchierona - cronista senza cronaca, editorialista senza editoriali' e via di questo passo.
Non è ciò che mi disse il Presidente Ciampi consegnandomi il Premio Saint Vincent di giornalismo, al Quirinale. A queste vigliaccate risponderà il mio legale. Ma sappi che non è certo per questo che lascio la conduzione delle 20.
Thomas Bernhard in Antichi Maestri scrive decine di volte una parola che amo molto: rispetto. Non di ammirazione viviamo, dice, ma è di rispetto che abbiamo bisogno.
Caro direttore, credo che occorra maggiore rispetto. Per le notizie, per il pubblico, per la verità. Quello che nutro per la storia del TG1, per la mia azienda, mi porta a questa decisione. Il rispetto per i telespettatori, nostri unici referenti. Dovremmo ricordarlo sempre. Anche tu ne avresti il dovere.
Maria Luisa Busi
===========================================
Forse vedremo la Busi candidarsi per qualche partito dell'opposizione o forse no. Io me lo auguro e ne avrebbe ogni diritto... Siamo abituati, noi italiani, essendo sporchi dentro, a vedere complotti e loscherie ovunque. Se un giornalista si candida, siamo subito pronti a pensare "ecco vedi? usano la popolarità per fare carriera politica...". Torniamo alla realtà. La situazione italiana è grave. Pochi giornalisti si indignano, purtroppo. Qualcuno di questi, essendo stato emarginato in quanto non sottomesso al potere (la Busi è 'solo' l'ennesima prova provata), decide di non piegarsi a questa ingiustizia, a costo di rimetterci ben più che la carriera. Per la Busi sarebbe più comodo continuare la sua carriera leccando il culo al governo, come del resto fanno quasi tutti...
Chi non crede più a nulla, ha gioco facile a sputtanare ogni iniziativa di questo tipo. Ma bisogna ricordarsi dei fatti e delle motivazioni che spingono le persone ad agire... Per non sorprendersi poi...
Ma che pena questo paese... Neurasia.
martedì 25 maggio 2010
Poesia di Maggio 2010
Eravamo come fiori di magnolia,
ultimi petali di giugno,
prima del fuoco.
Sulle bianche terrazze di Ostuni,
morsi dal ragno,
...cerchio cerchio cerchio,
i vecchi non credevano e non crepavano.
Venne un inverno, ne vennero due e poi tre,
poi non venne più stagione,
nessun petalo bianco.
Oltre il giardino,
un prato di ballerine nere,
...cerchio cerchio cerchio,
prendo la testa tra le mani e cado.
Finalmente.
ultimi petali di giugno,
prima del fuoco.
Sulle bianche terrazze di Ostuni,
morsi dal ragno,
...cerchio cerchio cerchio,
i vecchi non credevano e non crepavano.
Venne un inverno, ne vennero due e poi tre,
poi non venne più stagione,
nessun petalo bianco.
Oltre il giardino,
un prato di ballerine nere,
...cerchio cerchio cerchio,
prendo la testa tra le mani e cado.
Finalmente.
martedì 18 maggio 2010
venerdì 7 maggio 2010
Ce ne faremo una regione!
Questo sembra il commento di illustri esponenti leghisti interrogati in questi giorni sul crollo dei mercati e sull'eventualità che l'Italia potrebbe subire espropri in caso di fallimento, seguendo quanto probabilmente accadrà alla povera Grecia quando sarà costretta a cedere alcuni preziosi asset per risanare il proprio debito pubblico.
Se i fallimenti seguissero delle pure logiche economiche, si potrebbe che so? proporre che la Grecia paghi il debito cedendo una delle sue isole, tipo Rodi o Creta.
Seguendo questa idea l'Italia potrebbe cedere il Veneto agli austriaci, il Piemonte ai francesi, la Campania e la Sicilia agli spagnoli, e così via... risolveremmo anche l'annosa questione dell'Unità d'Italia!
martedì 4 maggio 2010
Oh Nooooo!
Ieri ho sacrificato un molare. Non sono riuscito ad avere il corpo del defunto per poterlo mettere sotto il bicchiere. Era frantumato, povero.
Mentre sentivo scricchiolare le radici, sotto la furia devastante del dentista e della sua maledetta tenaglia, pensavo a cose tipo l'Unità d'Italia, la pubblicità della famiglia Totti, La Russa, Casini, i romanisti che rosicano...
Insomma quasi mi è venuta voglia di votare Lega alle prossime elezioni!
Ma si, che facciamo questa secessione: male che vada mi trasferisco in Puglia, sole, mare, pesce, un ex comunista governatore, i trulli di Alberobello, il centro di Ostuni, Otranto, Lecce e le spiagge del Salento...
Però che male! Quel dente fracassato già mi manca. Ma che male! Dio che male!!!
Mentre sentivo scricchiolare le radici, sotto la furia devastante del dentista e della sua maledetta tenaglia, pensavo a cose tipo l'Unità d'Italia, la pubblicità della famiglia Totti, La Russa, Casini, i romanisti che rosicano...
Insomma quasi mi è venuta voglia di votare Lega alle prossime elezioni!
Ma si, che facciamo questa secessione: male che vada mi trasferisco in Puglia, sole, mare, pesce, un ex comunista governatore, i trulli di Alberobello, il centro di Ostuni, Otranto, Lecce e le spiagge del Salento...
Però che male! Quel dente fracassato già mi manca. Ma che male! Dio che male!!!
venerdì 30 aprile 2010
Il principe e l'anaconda
Se un giorno dovessi andar via da questo ufficio, vorrei una torta di ricotta e miele...
E una bella escort no?
Anche... Che sia maggiorenne però! E fatemi una bella sorpresa, ma non banale.
Tipo? Cioè, non vorresti la classica biondona nuda che esce dalla torta? Preferiresti, che so? Che sbucasse fuori dalla pentola del pasticcio alla bolognese?
Che immagini che mi regali...
Dovresti ringraziarmi... A me qualche anno fa regalarono un libro, il Piccolo Principe...
E perché? Eri disturbato?
Beh, forse, ma a parte quello, probabilmente ai miei ex colleghi facevo tenerezza...
Ah, tu? Mah... Io pensavo che ti avessero associato, che so? a qualche riferimento preciso... tipo il principe quando viene ucciso dall'anaconda e mentre si dimena nel ventre del biscione, da fuori sembra come un cammello impazzito!
...
E una bella escort no?
Anche... Che sia maggiorenne però! E fatemi una bella sorpresa, ma non banale.
Tipo? Cioè, non vorresti la classica biondona nuda che esce dalla torta? Preferiresti, che so? Che sbucasse fuori dalla pentola del pasticcio alla bolognese?
Che immagini che mi regali...
Dovresti ringraziarmi... A me qualche anno fa regalarono un libro, il Piccolo Principe...
E perché? Eri disturbato?
Beh, forse, ma a parte quello, probabilmente ai miei ex colleghi facevo tenerezza...
Ah, tu? Mah... Io pensavo che ti avessero associato, che so? a qualche riferimento preciso... tipo il principe quando viene ucciso dall'anaconda e mentre si dimena nel ventre del biscione, da fuori sembra come un cammello impazzito!
...
mercoledì 28 aprile 2010
Pausa sigaretta
Aspettiamo aspettiamo la bella stagione e poi la vedi fuori dalla finestra dell'ufficio. Ti sembra corretto?
Capirai poi la bella stagione... Durerà si e no tre settimane, poi arriva l'Africa, il vano scale senza aria condizionata e con solamente una piccola presa d'aria... Diventa un forno a ventola!
Già. E in ufficio 10 gradi...
Si ma pensa quando si stava in ufficio ad agosto, con la finestra aperta e le camice da strizzare. Ora se stai in macchina senza condizionatore per più di trenta secondi ti sembra di impazzire!
Che tempi, sembra irreale. Quante saune nella mia mitica Peugeot 205!
Che fumi?
Marlboro Touch. Sono più sottili e meno secche delle Light.
Ah...
Beh, fanno male lo stesso, no?
Dipende se consideri solo gli aspetti dannosi. Dovresti considerare anche i benefici. Ti rilassi, è un diversivo, non accumuli stress... Bisognerebbe fare un bilancio serio, se no è come un conto economico senza ricavi, è falsato.
Peggio di quello della Grecia?
Sei un saprofita!
Capirai poi la bella stagione... Durerà si e no tre settimane, poi arriva l'Africa, il vano scale senza aria condizionata e con solamente una piccola presa d'aria... Diventa un forno a ventola!
Già. E in ufficio 10 gradi...
Si ma pensa quando si stava in ufficio ad agosto, con la finestra aperta e le camice da strizzare. Ora se stai in macchina senza condizionatore per più di trenta secondi ti sembra di impazzire!
Che tempi, sembra irreale. Quante saune nella mia mitica Peugeot 205!
Che fumi?
Marlboro Touch. Sono più sottili e meno secche delle Light.
Ah...
Beh, fanno male lo stesso, no?
Dipende se consideri solo gli aspetti dannosi. Dovresti considerare anche i benefici. Ti rilassi, è un diversivo, non accumuli stress... Bisognerebbe fare un bilancio serio, se no è come un conto economico senza ricavi, è falsato.
Peggio di quello della Grecia?
Sei un saprofita!
giovedì 22 aprile 2010
Sparisco... Ricompaio!
Così!
Puf!
Ogni tanto ci vuole.
Impegnato come sono a organizzare le vacanze estive... Il mio neurone è stanco, non mi consente due attività ludiche contemporaneamente.
Riemergo così. Ri-puf! All'improvviso, stimolato da alcune situazioni...
Oppure: una grande impresa calcistica...
Oppure: oddio! ho finito il valium...
Anarchismo o Anorchismo! Boh... Non saprei dire.
Gli italiani soffrono di anorchia congenita o di anarchia congenita? Forse è lo stesso!
Fini perché lo fai? A me frega un pene, però non capisco: se sei stanco vai a casa. Rilassati e guarda la TV!
Bossi Senior è quello che è, Bossi Junior è quello che è anche lui. Vinci vinci, che la padania ha fatto gli gnocchi... Al ragù bolognese, ma poi se non sgrassi restano indigesti... Come le cose serie e pesanti, dopo un po' tiri lo scarico...
La Ventura e Moggi sono ancora vivi? Cheppalle.
Rutta il vulcano, perdo il volo, rimango ad Atene una settimana: che culo!
Basta pizzate Gianni, non se ne può più! Scherzo ovviamente: io non vengo mai.
Martedì sera invece si... In tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi!
Grande Tebalda tutta calda, che hai comprato i voli. Voliamo insieme, fino al mare e poi pluf, anneghiamo i dispiaceri nel solito finto drink filo cubano...
Gibba, ti voglio bene, ma a volte sembri un po' un fossile: avrei bisogno di martello, scalpello, sgorbia e aria compressa per ricavarne fuori un compagno di pizza!
Allora ciao! Alla prossima e che qualcuno ce la mandi... ma veramente!
E basta aviopeniche!!! Mi hanno rotto le palle!
Perché sono un po' buddista, a giorni alterni, quelli in cui non sono buddista mi incazzo facilmente!
Quindi occhio!!!
Puf!
Ogni tanto ci vuole.
Impegnato come sono a organizzare le vacanze estive... Il mio neurone è stanco, non mi consente due attività ludiche contemporaneamente.
Riemergo così. Ri-puf! All'improvviso, stimolato da alcune situazioni...
Oppure: una grande impresa calcistica...
Oppure: oddio! ho finito il valium...
Anarchismo o Anorchismo! Boh... Non saprei dire.
Gli italiani soffrono di anorchia congenita o di anarchia congenita? Forse è lo stesso!
Fini perché lo fai? A me frega un pene, però non capisco: se sei stanco vai a casa. Rilassati e guarda la TV!
Bossi Senior è quello che è, Bossi Junior è quello che è anche lui. Vinci vinci, che la padania ha fatto gli gnocchi... Al ragù bolognese, ma poi se non sgrassi restano indigesti... Come le cose serie e pesanti, dopo un po' tiri lo scarico...
La Ventura e Moggi sono ancora vivi? Cheppalle.
Rutta il vulcano, perdo il volo, rimango ad Atene una settimana: che culo!
Basta pizzate Gianni, non se ne può più! Scherzo ovviamente: io non vengo mai.
Martedì sera invece si... In tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi!
Grande Tebalda tutta calda, che hai comprato i voli. Voliamo insieme, fino al mare e poi pluf, anneghiamo i dispiaceri nel solito finto drink filo cubano...
Gibba, ti voglio bene, ma a volte sembri un po' un fossile: avrei bisogno di martello, scalpello, sgorbia e aria compressa per ricavarne fuori un compagno di pizza!
Allora ciao! Alla prossima e che qualcuno ce la mandi... ma veramente!
E basta aviopeniche!!! Mi hanno rotto le palle!
Perché sono un po' buddista, a giorni alterni, quelli in cui non sono buddista mi incazzo facilmente!
Quindi occhio!!!
mercoledì 31 marzo 2010
Il pessimismo comico
Oggi mi sento di poter abbracciare una nuova filosofia: il pessimismo comico.
Potrebbe essere una variante, umile e volgare, del pessimismo cosmico del Nostro grande poeta.
E l'uom d'eternità s'arroga il vanto.
Ci devo pensare un po' su... L'ispirazione mi è venuta in questi giorni: ho scoperto (non ci voleva granché, in effetti) che senza grandi aspirazioni nella vita, o illusioni di ricchezza, salute, bellezza, ecc..., la vita appare assai più leggera.
Comunque non è certo una novità, ho fatto una breve ricerca e l'elemento più interessante che ne ho ricavato è questo estratto da una tesi intitolata:
"Il pessimismo... comico di Charles Chaplin"
[...]
La ricerca introspettiva accomuna numerosi artisti e forse proprio per questo li rende profondi a tal punto da spingere la conoscenza dell’animo umano fino a livelli impensabili per i comuni mortali. Possiamo mettere a confronto l’attore britannico Charlie Chaplin con la poetica di Leopardi, sottolineando sia gli aspetti similari quanto le difformità concettuali. Analizzando la vita del maestro della pantomima attraverso il cartaceo e le pellicole, si nota come, anche in lui, esista una sorta di pessimismo; tuttavia, se Leopardi rinforza il proprio malessere attraverso le opere letterarie con toni sempre più cupi, Chaplin cerca di sdrammatizzarlo ridendoci sopra. Le comiche chapliniane poggiano solitamente su un argomento tragico, nel quale la comicità prende rapidamente il sopravvento su di esso mentre, al contrario, nella vita di tutti i giorni è il dramma che si intrufola spezzando gli attimi di spensieratezza. Ciò non rispecchia la natura dell’artista anglosassone, per cui l’atto di sdrammatizzare è essenziale sia nel privato che nel personaggio del vagabondo.
[...]
Bye bye!
;)>
Potrebbe essere una variante, umile e volgare, del pessimismo cosmico del Nostro grande poeta.
E l'uom d'eternità s'arroga il vanto.
Ci devo pensare un po' su... L'ispirazione mi è venuta in questi giorni: ho scoperto (non ci voleva granché, in effetti) che senza grandi aspirazioni nella vita, o illusioni di ricchezza, salute, bellezza, ecc..., la vita appare assai più leggera.
Comunque non è certo una novità, ho fatto una breve ricerca e l'elemento più interessante che ne ho ricavato è questo estratto da una tesi intitolata:
"Il pessimismo... comico di Charles Chaplin"
[...]
La ricerca introspettiva accomuna numerosi artisti e forse proprio per questo li rende profondi a tal punto da spingere la conoscenza dell’animo umano fino a livelli impensabili per i comuni mortali. Possiamo mettere a confronto l’attore britannico Charlie Chaplin con la poetica di Leopardi, sottolineando sia gli aspetti similari quanto le difformità concettuali. Analizzando la vita del maestro della pantomima attraverso il cartaceo e le pellicole, si nota come, anche in lui, esista una sorta di pessimismo; tuttavia, se Leopardi rinforza il proprio malessere attraverso le opere letterarie con toni sempre più cupi, Chaplin cerca di sdrammatizzarlo ridendoci sopra. Le comiche chapliniane poggiano solitamente su un argomento tragico, nel quale la comicità prende rapidamente il sopravvento su di esso mentre, al contrario, nella vita di tutti i giorni è il dramma che si intrufola spezzando gli attimi di spensieratezza. Ciò non rispecchia la natura dell’artista anglosassone, per cui l’atto di sdrammatizzare è essenziale sia nel privato che nel personaggio del vagabondo.
[...]
Bye bye!
;)>
lunedì 22 marzo 2010
Berlusconi guaritore: non vi preoccupate, è solo un esperimento!
Quella del guaritore è solo l'ultima reincarnazione del re nano. Quando ha annunciato la prossima sconfitta del cancro, prima di indignarmi per l'ennesima speculazione televisiva ai danni di chi sta male davvero, mi ero un attimino sopreso, del tipo "non finisce mai di stupirmi", poi alla fine ho capito la ratio di quello che accade in Italia da 15 anni a questa parte: è solo un esperimento sociologico.
Qualcuno vuole sperimentare quale sia il tasso di idiozia degli italiani e quindi ci sta sottoponendo a prove sempre più dure: tangentopoli, la P2, i processi per corruzione del premier e le leggi ad premier, i tentativi di abolire l'articolo 18 e la disoccupazione, la Lega e gli immigrati clandestini che aumentano, le nuove leggi razziali, il Grande Fratello come modello pedagogico, Amici, La Russa, la Marcegaglia, la Brambilla, la privatizzazione dell'acqua, la censura televisiva, la videocrazia, la moltiplicazione dei manifestanti in piazza, la beatificazione in vita del presidente del consiglio...
E' solo un esperimento sociologico! Non può essere altro... Altrimenti dovrei pensare di vivere davvero in un paese che adora Andreotti e Berlusconi! In un paese normale saremmo già scesi in piazza da anni e avremmo ristabilito la pubblica gogna! I Francesi hanno capito in pochi mesi che eleggere Sarkozy era stata una cazzata! Ora le "scimmiette" d'Europa siamo noi!
Ma dai!!!
Qualcuno vuole sperimentare quale sia il tasso di idiozia degli italiani e quindi ci sta sottoponendo a prove sempre più dure: tangentopoli, la P2, i processi per corruzione del premier e le leggi ad premier, i tentativi di abolire l'articolo 18 e la disoccupazione, la Lega e gli immigrati clandestini che aumentano, le nuove leggi razziali, il Grande Fratello come modello pedagogico, Amici, La Russa, la Marcegaglia, la Brambilla, la privatizzazione dell'acqua, la censura televisiva, la videocrazia, la moltiplicazione dei manifestanti in piazza, la beatificazione in vita del presidente del consiglio...
E' solo un esperimento sociologico! Non può essere altro... Altrimenti dovrei pensare di vivere davvero in un paese che adora Andreotti e Berlusconi! In un paese normale saremmo già scesi in piazza da anni e avremmo ristabilito la pubblica gogna! I Francesi hanno capito in pochi mesi che eleggere Sarkozy era stata una cazzata! Ora le "scimmiette" d'Europa siamo noi!
Ma dai!!!
giovedì 11 marzo 2010
Poesia del Gibba # 6
Ne venne di neve.
Freddo nelle vene,
neve perenne
renne non pervenute
nel vento.
Perdurare nuovamente
dell'incessante avvento
tale che svenne.
E ne venne,
di neve ne venne.
Freddo nelle vene,
neve perenne
renne non pervenute
nel vento.
Perdurare nuovamente
dell'incessante avvento
tale che svenne.
E ne venne,
di neve ne venne.
mercoledì 10 marzo 2010
Nevica in orizzontale!
A Padova sta nevicando di brutto brutto brutto! In orizzontale poi... e a una velocità pazzesca! Sono arrivato in ufficio double face... dietro tutto bianco e innevato e davanti normale (beh normale si fa per dire). Meno male che l'ufficio si trova in una direzione che per arrivarci bisogna camminare col vento in poppa, perché ho provato per un attimo a voltarmi in direzione del vento e in dieci secondi sono diventato come Aldo nella nuova pubblicità della Wind. In due minuti si potrebbe congelare - per metà si intende...
martedì 2 marzo 2010
VicenzaInsieme
Forse ve lo avevo anticipato...
Quest'anno ho aderito a un nuovo progetto: VicenzaInsieme, si tratta di un'associazione di promozione sociale che ho costituito assieme ad alcuni amici di Vicenza e provincia.
Il 6 marzo è previsto il primo evento da noi organizzato. Ecco i dettagli:
VicenzaInsieme, con il patrocinio del comune di Vicenza, ha organizzato un'incontro di alto valore tecnico in tema di rifiuti solidi urbani.
Quali sono le difficoltà che incontrano gli amministratori nel porre in atto una seria politica di gestione dei rifiuti?
Qual è la situazione attuale della gestione dei rifiuti solidi urbani nella provincia di Vicenza?
A che punto siamo con la raccolta differenziata?
Quali sono i vantaggi economici di una raccolta differenziata spinta?
Ci sono alternative all’apertura di nuove discariche e alla costruzione di nuovi inceneritori?
L’associazione VICENZAINSIEME si è posta queste domande alle quali si cercherà di dare delle risposte durante l’ incontro di
Sabato 6 marzo 2010, ore 9.00
GUADAGNARE CON I RIFIUTI
(meglio riciclare che avere una discarica sotto casa...)
Presso Chiostri di Santa Corona
Contrà Santa Corona, 4
Vicenza
Moderatrice dell’incontro:
Roberta Bassan, giornalista del Giornale di Vicenza.
La locandina è disponibile sul sito dell'Associazione (in costruzione): www.vicenzainsieme.it
Vi aspettiamo!
giovedì 11 febbraio 2010
Il tempo non conosce tempo
Le mie scarpe nel fango
orme
incerte
nel presente
si divincolano
verso il portico
dove sei tu
con un mantello di carezze.
Ombre segnano il passo
dove sono io,
dove sono io?
Attendo,
fedele ai ricordi
come un cane
che cerca il riparo
scrolla il pelo
e aspetta il comando.
orme
incerte
nel presente
si divincolano
verso il portico
dove sei tu
con un mantello di carezze.
Ombre segnano il passo
dove sono io,
dove sono io?
Attendo,
fedele ai ricordi
come un cane
che cerca il riparo
scrolla il pelo
e aspetta il comando.
mercoledì 3 febbraio 2010
Pensieri a caso 2
La fisica conosce limiti che la ragione non comprende.
Neurasia 2010
Ad esempio, la transumanza dei pendolari sui treni regionali...
Neurasia 2010
Ad esempio, la transumanza dei pendolari sui treni regionali...
giovedì 28 gennaio 2010
Pensieri a caso
E' passato qualche giorno dall'ultimo post... Non ho granché da scrivere. La vita scorre giorno dopo giorno... mi viene in mente il finale di Carlito's way...
Mi dispiace, amore, ho fatto quello che potevo, davvero.. Non ti posso portare con me in questo viaggio... Me ne sto andando, lo sento. Ultimo giro di bevute, il bar sta chiudendo. Il sole se ne va. Dove andiamo per colazione? Non troppo lontano. Che nottata... Sono stanco, amore. Stanco. Carlito Brigante (Al Pacino)
Malinconia? Forse.
Vorrei cominciare qualcosa di nuovo, che dia senso ai prossimi dieci anni della mia vita. E penso "cosa?". La risposta più ovvia sarebbe "una famiglia, un figlio". Ma in questo momento...
Avrei tanti progetti per la mente, terminare gli studi che per via del lavoro non sono mai riuscito a finire. Quei quattro esami in croce che mi mancano... Dare una soddisfazione a me stesso e ai miei genitori, che si sono sacrificati fino all'osso...
Decidere finalmente dove vivere e costruirmi una casa. Oppure semplicemente dare una svolta al lavoro, una crescita professionale, non so. Non so, davvero. Sono stanco. Come se stessi aspettando qualcosa che non riesco a percepire razionalmente.
Sono tempi strani questi. Il declino di una società viziosa, opulenta. I primi anni di un millenio. La crisi dei valori non è mai stata così tangibile, è sufficiente guardare agire le persone, per le vie, o ascoltare i discorsi della gente, i programmi televisivi, dare un'occhiata alle offerte promozionali in libreria. E' tutto così vuoto. Visti da fuori probabilmente sembriamo una razza in via di estinzione, una specie in cattività a cui è stato sottratto un pezzo di cervello, quello dei sogni, dei grandi ideali.
E ci muoviamo a casaccio, tra le rovine dell'occidente. Quelli più scaltri se la godono, alcuni muoiono di fame, molti sopravvivono, come larve in attesa di un giudizio...
Sono stanco anch'io...
Mi dispiace, amore, ho fatto quello che potevo, davvero.. Non ti posso portare con me in questo viaggio... Me ne sto andando, lo sento. Ultimo giro di bevute, il bar sta chiudendo. Il sole se ne va. Dove andiamo per colazione? Non troppo lontano. Che nottata... Sono stanco, amore. Stanco. Carlito Brigante (Al Pacino)
Malinconia? Forse.
Vorrei cominciare qualcosa di nuovo, che dia senso ai prossimi dieci anni della mia vita. E penso "cosa?". La risposta più ovvia sarebbe "una famiglia, un figlio". Ma in questo momento...
Avrei tanti progetti per la mente, terminare gli studi che per via del lavoro non sono mai riuscito a finire. Quei quattro esami in croce che mi mancano... Dare una soddisfazione a me stesso e ai miei genitori, che si sono sacrificati fino all'osso...
Decidere finalmente dove vivere e costruirmi una casa. Oppure semplicemente dare una svolta al lavoro, una crescita professionale, non so. Non so, davvero. Sono stanco. Come se stessi aspettando qualcosa che non riesco a percepire razionalmente.
Sono tempi strani questi. Il declino di una società viziosa, opulenta. I primi anni di un millenio. La crisi dei valori non è mai stata così tangibile, è sufficiente guardare agire le persone, per le vie, o ascoltare i discorsi della gente, i programmi televisivi, dare un'occhiata alle offerte promozionali in libreria. E' tutto così vuoto. Visti da fuori probabilmente sembriamo una razza in via di estinzione, una specie in cattività a cui è stato sottratto un pezzo di cervello, quello dei sogni, dei grandi ideali.
E ci muoviamo a casaccio, tra le rovine dell'occidente. Quelli più scaltri se la godono, alcuni muoiono di fame, molti sopravvivono, come larve in attesa di un giudizio...
Sono stanco anch'io...
lunedì 25 gennaio 2010
Finto Berlusconi abbraccia Maicon!
Quello vero starà festeggiando il suo prossimo processo archiviato per l'ennesima legge ad personam... così come Tanzi, Cragnotti, Fazio, i manager della Thyssen, ecc...
Quello finto abbraccia il nerazzurro Maicon nel tripudio di San Siro di ieri...
martedì 19 gennaio 2010
Quando ritorni
Quando ritorni
nei miei occhi trasparenti
come l'oceano che mi chiama
ogni notte e ogni giorno
come visione di ogni cosa che è stata
di ogni cosa che sono stato
come il grano di polvere su cui ho camminato
come l'unguento che di ogni mio lembo
ha curato la carne strappata
e rinata e poi strappata
e poi curata ancora
ancora.
Cosa dovrei fare?
Quando ritorni
come sangue donato
che colorava pelle e cuore
come luce sui miei tratti indecisi
come l'argine che riparava il pianto
come l'argine che riparava ogni cosa
che il mare non poteva sovrastare
perché eri li a difendere ogni grano di spiaggia
che cadeva dalle mie mani.
Cosa dovrei fare?
Quando ritorni
come il levare del respiro
che aveva un senso nell'infinito
perché l'infinito non fa domande e sa aspettare.
Cosa dovrei fare?
nei miei occhi trasparenti
come l'oceano che mi chiama
ogni notte e ogni giorno
come visione di ogni cosa che è stata
di ogni cosa che sono stato
come il grano di polvere su cui ho camminato
come l'unguento che di ogni mio lembo
ha curato la carne strappata
e rinata e poi strappata
e poi curata ancora
ancora.
Cosa dovrei fare?
Quando ritorni
come sangue donato
che colorava pelle e cuore
come luce sui miei tratti indecisi
come l'argine che riparava il pianto
come l'argine che riparava ogni cosa
che il mare non poteva sovrastare
perché eri li a difendere ogni grano di spiaggia
che cadeva dalle mie mani.
Cosa dovrei fare?
Quando ritorni
come il levare del respiro
che aveva un senso nell'infinito
perché l'infinito non fa domande e sa aspettare.
Cosa dovrei fare?
martedì 12 gennaio 2010
La morale dell'arancia
L'arancia contiene Vitamina C, il più potente rimedio naturale contro l'influenza
Viene fuori dalla Rete la notizia (non amplificata dai media tradizionali...) che la pandemia da influenza "A" sia in realtà la più grande truffa della storia della sanità; che esimi studiosi, molti politici europei e associazioni dei consumatori stanno accusando l'OMS di aver generato un'ingiustificata paura di pandemia per favorire le multinazionali che hanno venduto milioni di vaccini, pressocché inutilizzati e destinati a marcire nei magazzini di Stato. Ma va'???
L'arancia sfama gli uomini... bianchi
A Rosarno hanno gambizzato dei morti di fame che ogni giorno raccolgono agrumi alla considerevole cifra di 50 centesimi a cassa, per un totale di 10 euro circa al giorno, che detratti i costi di trasporto, diventano circa 7 euro al giorno. Quanti chili di arance raccoglie un immmigrato al giorno? Tanti... Le arance sfamano tanti bianchi: i produttori le vendono fino a 50 centesimi al chilo. I consumatori le pagano quattro volte, fino a 2 euro al chilo. Gli italiani non vogliono raccogliere le arance, le vogliono solo vendere e acquistare. Basta che di torno non ci siano baracche puzzolenti e brutte da vedere. La criminalità c'entra qualcosa con le arance??? Forse. Quelli che vendono e comprano arance a Milano o a Vicenza pensano di non averci nulla a che fare con il razzismo o con le mafie? Mah...
Propongo che l'Italia non compri più vaccini da Novartis e con i soldi risparmiati assicuri un contributo per regolarizzare gli stagionali che raccolgono arance. Propongo che i produttori che sfruttano il lavoro 'nero' siano costretti a ripagare lo Stato raccogliendo arance a 7 euro al giorno.
Iscriviti a:
Post (Atom)