giovedì 30 dicembre 2010

Auguri per il Nuovo Anno!

C'è una parola che più di altre ricorre nella mia mente quando si avvicina la fine di un anno e ne comincia un altro: speranza.

A dire il vero penso spesso anche ai ricordi. In fondo anche il capodanno è una manifestazione di finitudine e in questi momenti gli uomini sono propensi a elaborare ricordi, emozioni, nostalgie, e infine a scegliere, più o meno consapevolmente, tra la paura del cambiamento - il rifiuto -  e la volontà di qualcosa di nuovo, la speranza di un miglioramento.

La speranza è una parola ambivalente nella nostra cultura. Senza essere troppo ricercati, basti pensare ai detti popolari o ad alcune frasi celebri che vengono subito alla mente. Per alcuni la speranza è qualcosa di imprescindibile, che può rendere liberi (al contrario della paura che può rendere prigionieri). Per alcuni la speranza è qualcosa di poco virile, che annichilisce l'animo umano, introiettandolo nella dimensione del non-agire.

Tutti hanno provato - penso - la paura del cambiamento, la rivoluzione dell'agire per costruire qualcosa di nuovo, un nuovo amore, una nuova poesia, un nuovo lavoro, una nuova casa.

Questa paura è in qualche modo complementare alla speranza. La speranza può essere interpretata come la volontà - mai doma - dell'uomo di andare oltre la propria condizione. Ma può diventare un tremendo rifugio, un alibi per le proprie paure, un mantello protettivo che rimanda l'azione a tempo indeterminato. E che alla fine paralizza tanto quanto la paura, anche se non ce ne rendiamo conto e per questo è ancor più tremenda... la speranza!

Ciò detto, l'augurio che voglio fare a tutti è di capire cosa c'è di buono nelle nostre paure e cosa c'è di cattivo nelle nostre speranze: di essere noi stessi quel cambiamento che - magari - preghiamo tutti i giorni di ricevere in dono.

Il capodanno è anche una splendida occasione per abbracciare, almeno virtualmente, con il pensiero, tutte le persone importanti della mia vita. Che mi perdoneranno se sono così maledettamente pigro in alcune circostanze, ma che sanno benissimo quanto il mio cuore sia generoso nei loro confronti.

E' un mondo difficile ma entusiasmante al tempo stesso. E' l'unico mondo che abbiamo. E' forse l'unica occasione che abbiamo, questa vita. Possiamo permetterci di essere imbrigliati dalla paura o persino dalla speranza? No.


Abbiamo tante di quelle cose da fare... 
tanti affetti da coltivare, perché profumano la nostra vita...
tante cose da costruire, perché abbiamo bisogno di un tetto sotto cui ripararci...
la serenità del nostro animo, una continua ricerca...
la gioia e la naturalezza di condividere il nostro cammino con altri uomini e altre donne... una strada tortuosa, imprevedibile, unica e fantastica!

Un bacio
Massimiliano

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