E' confermato e devo scriverlo! Mia figlia ieri ha pronunciato la sua prima parola. Dunque, vediamo, è nata il 9 giugno, ieri era il 19 dicembre, quindi 6 mesi e 13 giorni! Lo sospettavo, un piccolo genio. Tutta il papà!!! Si ... si ...
Ah, la sua prima parola non è stata mamma o papà. Forse l'ha dette ma noi non le abbiamo sentite, chissà ... Ma poi perché un bambino dovrebbe chiamare mamma o papà ? Semmai, pappa, cacca, ninna !
Invece lei, già originale la cucciola, ha detto, anzi urlato, BA TA ! Intendendo BASTA ! Ovviamente. E con almeno tre punti esclamativi perché ha accompagnato l'esclamazione con una decisa smorfia di rifiuto e ritranedosi con un precoce senso di disprezzo dal cucchiaino della pappa !
Ne siamo certi perché è la terza volta consecutiva da ieri che ripete lo schema !
E la cagnolina, appena sente Sabrina urlare BA TA !!! corre alla ciotola ... Che orgoglio !!!
Ora, considerata la mia scarsa vena di questi ultimi tempi, sicuro che non scriverò più nulla prima del prossimo anno (smorzate i "chissenefrega"), vi mando già un fottio di baci e baciotti di Buon Natale e Felice Anno Nuovo !
;)>
mercoledì 21 dicembre 2011
mercoledì 12 ottobre 2011
venerdì 7 ottobre 2011
Su SJ
Dopo aver letto il post della mia amica Mara ho deciso di non scrivere nulla su SJ.
Clicca semplicemente qui.
Clicca semplicemente qui.
venerdì 30 settembre 2011
Siamo tutti animali di zona... [grazie per sempre Litfiba...]
Al confine coi miei pensieri
Scivolo sull'erba dei campi
Onde su onde i desideri
E sogno di averti al mio fianco
Ma segno la mia zona
Son tonnellate le cose non dette fra noi
E le carezze ai cuscini
M'abbandono ai desideri
E scivola la mano sui fianchi
Cerco amore coi soli pensieri
E cado nei tuoi occhi salati
Mi chiedi perché io gioco con le parole
Sai come va difendo la mia zona
Resto solo coi miei pensieri
Nuoto nell'erba
E passa il silenzio in mezzo a noi
Son l'animale che parla da solo col vento
Segno il mio confine
Questo e il mio limite di animale di zona
Tu preferisci un'altra illusione alla realtà
Io uso parole come coriandoli di spine
Questo è il mio confine
Un autolimite di animale di zona
Di animale di zona...di animale di zona...
venerdì 19 agosto 2011
giovedì 4 agosto 2011
Ma questo mezz'uomo avrà pure lui un limite di decenza o no?!?
Quando pensi che abbia toccato il limite più basso della volgarità, lui scava e ne trova uno ancora più tragico!
mercoledì 27 luglio 2011
Perché gli estremisti islamici uccidono gli occidentali e i nazionalisti anti-islamici uccidono gli... occidentali?
Un sociologo-psicologo vorrebbe per cortesia spiegarmelo?
Intanto sappiate che in questi giorni si decidono i destini del mondo. In ballo ci sono:
- una gran bella donna cinese (eh si sa che le donne fanno girare il mondo! è proprio vero)
- un afro-americano presidente degli stati uniti
- un potentissimo uomo d'affari australiano di origini ebraiche
Chi la spunterà? Ne va del nostro benessere, fidatevi...
Ovviamente in tutto questo noi siamo troppo occupati con gli uffici di rappresentanza dei ministeri a monza...
Vorrei espandere i concetti, ma veramente non ne ho alcuna voglia, fatelo voi e poi fatemi sapere...
Intanto sappiate che in questi giorni si decidono i destini del mondo. In ballo ci sono:
- una gran bella donna cinese (eh si sa che le donne fanno girare il mondo! è proprio vero)
- un afro-americano presidente degli stati uniti
- un potentissimo uomo d'affari australiano di origini ebraiche
Chi la spunterà? Ne va del nostro benessere, fidatevi...
Ovviamente in tutto questo noi siamo troppo occupati con gli uffici di rappresentanza dei ministeri a monza...
Vorrei espandere i concetti, ma veramente non ne ho alcuna voglia, fatelo voi e poi fatemi sapere...
giovedì 14 luglio 2011
Sapere per scegliere... NO TAV
Riporto volentieri una mail da
http://www.notav.eu/
CHE DISASTRO LA NOSTRA ITALIA!!!!!
Tanto per conoscere la vera situazione della Val di Susa e riflettere.
Scrivo a tutti coloro che mi hanno conosciuto, e che hanno conosciuto l'associazione Materya, e il suo impegno per l'ambiente. In Val di Susa c'è una guerra. E nessun telegiornale sta dicendo la verità.
Una popolazione locale sta tentando di opporre resistenza alla costruzione di un'opera voluta da lobbies finanziarie, sostanzialmente inutile, destinata al trasporto delle merci (non è alta velocità.. per chi ancora non lo sapesse!), dal costo pari a tre volte il ponte di Messina. TRE VOLTE il costo del PONTE DI MESSINA.
Cito inchieste del Politecnico di Torino e Milano, e dati estratti dalla trasmissione Report (Rai tre) e da una bellissima trasmissione andata in onda alcuni mesi fa su La 7.
Non mi dilungo sull'impatto ambientale, la collina di amianto (una stima di una ASL di Torino parla di 20.000 morti nei prossimi anni per la nube di fibre..) il tunnel di 54 km dentro una montagna già scavata dall'Enel perché ricca di Uranio.. ma vi informo di questo: i soldi destinati alla costruzione li metteranno le banche, ad un tasso del 6,2 % (interessante eh.. ) ma la fidejussione a garanzia del prestito sapete chi l'ha messa?
Voi!! o se preferite lo Stato italiano! entro 9 anni dovremo restituire 45 miliardi di debito alle banche che hanno finanziato l'opera.
45 miliardi sono quello che dovremo sostenere come costo per ridurre un pochino il nostro debito con l'estero per stare in Europa e il povero Tremonti non sa dove reperirli. Siete pronti a pagare altri 45 miliardi per far viaggiare più veloce l'acqua minerale di Lecce verso la Norvegia, e far arrivare prima i biscotti inglesi sullo scaffale del vostro supermercato?
A proposito.. non passeranno dalla Val di Susa le merci.. Un noto docente del Politecnico dice che il costo del transito per un camion da questo valico non sarà competitivo con i costi degli altri tunnel che già esistono. Questa sarà davvero una cattedrale nel deserto.
Volevo solo informare tante persone che ancora non sanno..
Grazie del vostro tempo.. e chi di voi volesse aiutarci a fermare questo disastro divulghi questa mail.
Per chi vuole saperne di più..
http://www.notav.eu
http://www.notav.eu/
CHE DISASTRO LA NOSTRA ITALIA!!!!!
Tanto per conoscere la vera situazione della Val di Susa e riflettere.
Scrivo a tutti coloro che mi hanno conosciuto, e che hanno conosciuto l'associazione Materya, e il suo impegno per l'ambiente. In Val di Susa c'è una guerra. E nessun telegiornale sta dicendo la verità.
Una popolazione locale sta tentando di opporre resistenza alla costruzione di un'opera voluta da lobbies finanziarie, sostanzialmente inutile, destinata al trasporto delle merci (non è alta velocità.. per chi ancora non lo sapesse!), dal costo pari a tre volte il ponte di Messina. TRE VOLTE il costo del PONTE DI MESSINA.
Cito inchieste del Politecnico di Torino e Milano, e dati estratti dalla trasmissione Report (Rai tre) e da una bellissima trasmissione andata in onda alcuni mesi fa su La 7.
Non mi dilungo sull'impatto ambientale, la collina di amianto (una stima di una ASL di Torino parla di 20.000 morti nei prossimi anni per la nube di fibre..) il tunnel di 54 km dentro una montagna già scavata dall'Enel perché ricca di Uranio.. ma vi informo di questo: i soldi destinati alla costruzione li metteranno le banche, ad un tasso del 6,2 % (interessante eh.. ) ma la fidejussione a garanzia del prestito sapete chi l'ha messa?
Voi!! o se preferite lo Stato italiano! entro 9 anni dovremo restituire 45 miliardi di debito alle banche che hanno finanziato l'opera.
45 miliardi sono quello che dovremo sostenere come costo per ridurre un pochino il nostro debito con l'estero per stare in Europa e il povero Tremonti non sa dove reperirli. Siete pronti a pagare altri 45 miliardi per far viaggiare più veloce l'acqua minerale di Lecce verso la Norvegia, e far arrivare prima i biscotti inglesi sullo scaffale del vostro supermercato?
A proposito.. non passeranno dalla Val di Susa le merci.. Un noto docente del Politecnico dice che il costo del transito per un camion da questo valico non sarà competitivo con i costi degli altri tunnel che già esistono. Questa sarà davvero una cattedrale nel deserto.
Volevo solo informare tante persone che ancora non sanno..
Grazie del vostro tempo.. e chi di voi volesse aiutarci a fermare questo disastro divulghi questa mail.
Per chi vuole saperne di più..
http://www.notav.eu
venerdì 8 luglio 2011
La prova provata del fallimento dell'iper-capitalismo
Guardate attentamente questa immagine...
Si tratta di un grafico che analizza il trend di borsa di un indice settoriale (industrial). Chi l'ha realizzato ha postato questo commento su un forum di finanza:
"sul grafico orario dopo aver ha completato un triangolo ascendente con base a 8,78 e target a 9,30 è salita a testare la 200. il superamento della media porterà ad un'accelerazione verso area 9-9,05. mentre se venisse respinta scenderebbe al test della base a 8,78"
Devo aggiungere qualcosa?
giovedì 7 luglio 2011
Diario di un padre - 1
Il primo ricordo di mio padre che mi viene in mente risale al 1979, l'anno in cui nacque mia sorella. Fine gennaio. Non ricordo a che ora della sera, entrò in casa e, molto emozionato, mi disse "è nata una sorellina". Non avevo ancora otto anni e quindi la mia reazione fu abbastanza 'semplice': si potrebbe descrivere come una sorta di curiosità mista a una certa fibrillazione dovuta al sentimento ben più intenso che percepivo in mio padre.
Ti parlerò meglio di lui in un altro momento. Ora sto cercando di capire quali potranno essere i tuoi ricordi di me come padre.
Gli psicologi dell'infanzia dicono che gli schemi comportamentali che adotteremo con i nostri figli li apprendiamo dai nostri genitori. Io da mio padre ho imparato le cose più importanti che ogni uomo dovrebbe imparare: il valore della famiglia e del lavoro. Se riuscissi anch'io a farti apprezzare questi valori...
Insomma, posso solo prometterti che cercherò di fare del mio meglio, perché quando sei nata è stato il momento più bello ed emozionante della mia vita e di questo te ne sarò sempre riconoscente! Se ci riuscirò, sarà anche grazie al buon esempio dei miei genitori, i tuoi nonni. :)
venerdì 24 giugno 2011
9 giugno
Quel tempo che tutto dischiude
- ogni filamento di illusione
che è vita e non è vita
un fiato così in alto sospeso
che rimane recluso
come un cuore di seta
pronto al sospiro
ogni volta che muoio -
quel tempo è ormai un tempo.
Ma quel tempo rimasto
che respira ogni vita che è vita
e che ritorna dove nasce ogni cosa...
Perfetto
finito e infinito
motore immobile
E' cosa semplice
come una goccia di latte
che tu raccogli dal seno
e restituisci al mondo...
- ogni filamento di illusione
che è vita e non è vita
un fiato così in alto sospeso
che rimane recluso
come un cuore di seta
pronto al sospiro
ogni volta che muoio -
quel tempo è ormai un tempo.
Ma quel tempo rimasto
che respira ogni vita che è vita
e che ritorna dove nasce ogni cosa...
Perfetto
finito e infinito
motore immobile
E' cosa semplice
come una goccia di latte
che tu raccogli dal seno
e restituisci al mondo...
martedì 14 giugno 2011
Finalmente CITTADINI!
E non sudditi!
Ieri sera ho discusso con un ex-cittadino italiano perché gli ho detto che non andando a votare aveva confermato la sua servitù al padrone (peraltro senza ricavarne nulla in cambio, come sempre in questi casi). E che io mi ritenevo un cittadino migliore, non solo per essere andato a votare, non solo per aver votato quattro SI, ma anche per aver aiutato, seppur in modesta parte, i comitati referendari per le raccolte firme.
Il senso di quello che sta accadendo, nelle piazze e soprattutto in Rete, è il senso di una rivoluzione democratica che vede finalmente il cittadino al centro, il cittadino responsabile del futuro del proprio Paese, il cittadino che si riprende in mano la democrazia, che riempie di significato il termine stesso di democrazia, che è partecipazione e responsabilità!
Io sono un cittadino migliore e ringrazio i miei concittadini che hanno votato.
Credo che tutti gli ex-cittadini che non hanno voluto votare debbano vergognarsi e credo che queste persone debbano avere meno diritti civili di NOI cittadini, perché questi codardi non hanno interesse al patto sociale e al futuro del Paese in cui vivono. Sono come i vigliacchi che quando c'è da affrontare la battaglia pensano a ritirarsi.
GRAZIE A TUTTI I VERI CITTADINI RIMASTI IN QUESTO PAESE!!!
Ieri sera ho discusso con un ex-cittadino italiano perché gli ho detto che non andando a votare aveva confermato la sua servitù al padrone (peraltro senza ricavarne nulla in cambio, come sempre in questi casi). E che io mi ritenevo un cittadino migliore, non solo per essere andato a votare, non solo per aver votato quattro SI, ma anche per aver aiutato, seppur in modesta parte, i comitati referendari per le raccolte firme.
Il senso di quello che sta accadendo, nelle piazze e soprattutto in Rete, è il senso di una rivoluzione democratica che vede finalmente il cittadino al centro, il cittadino responsabile del futuro del proprio Paese, il cittadino che si riprende in mano la democrazia, che riempie di significato il termine stesso di democrazia, che è partecipazione e responsabilità!
Io sono un cittadino migliore e ringrazio i miei concittadini che hanno votato.
Credo che tutti gli ex-cittadini che non hanno voluto votare debbano vergognarsi e credo che queste persone debbano avere meno diritti civili di NOI cittadini, perché questi codardi non hanno interesse al patto sociale e al futuro del Paese in cui vivono. Sono come i vigliacchi che quando c'è da affrontare la battaglia pensano a ritirarsi.
GRAZIE A TUTTI I VERI CITTADINI RIMASTI IN QUESTO PAESE!!!
martedì 7 giugno 2011
La Santanché al posto di Santoro sul nuovo giovedì sera della Rai?
SCROTOZERO!
Il nuovo approfondimento politico della Rai, direttamente dalla spiaggia di casa tua!
Entusiasmo nelle dichiarazioni dei leader politici:
Il Cainano: "Dimostreremo che gli elettori di sinistra sono dei coglioni".
Il Senatur: "orghhhscrss.. shhhh baaaavva sssfdsdaa duro!"
Dal PD un comunicato ufficiale: "Ora nessuno potrà accusare il centrosinistra di incoraggiare un'informazione che non rispetti le opinioni di tutti. Finalmente abbiamo eliminato il conflitto di interessi!"
mercoledì 1 giugno 2011
SI VOTA!!!
martedì 17 maggio 2011
lunedì 16 maggio 2011
Dopo questo video ho perso ogni speranza...
... ci vorrebbe un'insurrezione popolare per massacrare questi maledetti criminali che stanno distruggendo il paese e il futuro dei nostri figli ...
Tiziano Terzani - Pensiero sull'economia (una lezione per tutti)
da ascoltare e ascoltare e ascoltare e ascoltare... e fare proprio... intimamente...
giovedì 12 maggio 2011
Pisapia assolto, Berlusconi amnistiato!
Tanto per chiarire: io a Milano spero in un grande successo del candidato Mattia Calise del Movimento 5 Stelle. Considerato che probabilmente Mattia non diventerà sindaco, spero comunque che la Moratti prenda una severa lezione e spero in un risveglio dei milanesi. In questo scenario mi auguro una vittoria di Pisapia al secondo turno.
Sulla becera questione riguardante le accuse infamanti della Moratti a Pisapia è stato scritto quasi tutto, basta cercare su Google per conoscere i fatti. Per fortuna ci rimane il Web. Il Web è un po' come una piazza, nel Web se dici una cazzata ti sputtanano subito, perché rimane tutto. In questo senso Belpietro, Emilio Fido e Scodinzolini sono praticamente già mummie. I nostri figli tra cinquant'anni, forse meno, guarderanno tutto questo e proveranno una gran pena di noi.
Perfino il Pompiere della Sera fornisce un resoconto dettagliato dei fatti in questione (clicca qui). Addirittura, alla fine dell'articolo, ci ricorda una di quelle verità sommerse relative al criminano: lui si che ha goduto di un'amnistia dopo essere stato giudicato colpevole di falsa testimonianza.
"Un dato definitivo (si parla dell'assoluzione di Pisapia) che relega in secondo piano la scelta del sindaco di connotare negativamente l'amnistia attribuita (erroneamente) al rivale nonostante di un'amnistia vera abbia usufruito, per fatti parimenti datati, il capolista della sua lista Pdl, Silvio Berlusconi, per il quale 21 anni fa la Corte d'Appello di Venezia dichiarò nel 1990 l'amnistia della «falsa testimonianza» imputatagli per aver negato l'iscrizione alla loggia P2 di Licio Gelli."
21 anni fa, prima della discesa in campo...............
a Venezia (non a Milano)...........
quando i giudici erano già tutti "sporchi comunisti"?
e lo psiconano era uno sporco bugiardo piduista?
Sulla becera questione riguardante le accuse infamanti della Moratti a Pisapia è stato scritto quasi tutto, basta cercare su Google per conoscere i fatti. Per fortuna ci rimane il Web. Il Web è un po' come una piazza, nel Web se dici una cazzata ti sputtanano subito, perché rimane tutto. In questo senso Belpietro, Emilio Fido e Scodinzolini sono praticamente già mummie. I nostri figli tra cinquant'anni, forse meno, guarderanno tutto questo e proveranno una gran pena di noi.
Perfino il Pompiere della Sera fornisce un resoconto dettagliato dei fatti in questione (clicca qui). Addirittura, alla fine dell'articolo, ci ricorda una di quelle verità sommerse relative al criminano: lui si che ha goduto di un'amnistia dopo essere stato giudicato colpevole di falsa testimonianza.
"Un dato definitivo (si parla dell'assoluzione di Pisapia) che relega in secondo piano la scelta del sindaco di connotare negativamente l'amnistia attribuita (erroneamente) al rivale nonostante di un'amnistia vera abbia usufruito, per fatti parimenti datati, il capolista della sua lista Pdl, Silvio Berlusconi, per il quale 21 anni fa la Corte d'Appello di Venezia dichiarò nel 1990 l'amnistia della «falsa testimonianza» imputatagli per aver negato l'iscrizione alla loggia P2 di Licio Gelli."
21 anni fa, prima della discesa in campo...............
a Venezia (non a Milano)...........
quando i giudici erano già tutti "sporchi comunisti"?
e lo psiconano era uno sporco bugiardo piduista?
mercoledì 11 maggio 2011
L'uomo sulle strisce
Ieri mattina stavo attraversando la strada diretto verso la stazione e per poco un pirla non mi ha messo sotto! Ha praticamente inchiodato a metà delle strisce pedonali e io per scansarlo ho dovuto indietreggiare, incredulo e sbalordito. Quello non aveva nemmeno visto che un pedone stava attraversando.
Poi ho riflettuto un attimo e mi sono chiesto: sarà mica stato per via del gessato grigio che avevo su?
lunedì 9 maggio 2011
Nucleare: scegli se decidere tu o lasciare che decida Berlusconi
Ferma il nucleare. Al referendum vota Sì.
Nucleare: Berlusconi vuole decidere per te. Con il referendum lo bloccheremo per sempre.
Lo stop del governo al nucleare è semplicemente un trucco per impedire ai cittadini di votare al referendum del 12 e 13 giugno e imporci le centrali nucleari domani. Berlusconi l’ha ammesso.
Non è bastata Cernobyl e neanche Fukushima per capire che l’energia nucleare è troppo pericolosa e non ha futuro. È inaccettabile che a un mese dal referendum non sappiamo ancora se andremo a votare su un tema tanto importante.
Al referendum si deve votare. Fai la tua parte: impegnati ad andare a votare e attiva i tuoi amici se vuoi che in Italia i progetti nucleari vengano bloccati per sempre.
(dal sito di Greenpeace - scarica e diffondi il volantino)
venerdì 6 maggio 2011
Piazza Duomo piena ma nessuno ne ha parlato! Ma va bene così!
Forza Milano! Cacciate le mafie dalla nostra città! E' una battaglia vitale!
"Pdl, così a Milano le ‘ndrine si mettono il lista" (Il Fatto Quotidiano - 5/5/2011)
"Pdl, così a Milano le ‘ndrine si mettono il lista" (Il Fatto Quotidiano - 5/5/2011)
giovedì 5 maggio 2011
A volte servirebbe un'auto così veloce da volare via...
You got a fast car
But is it fast enough so we can fly away?
We gotta make a decision
We leave tonight or live and die this way
I remember we were driving in your car
The speed so fast I felt like I was drunk
City lights lay out before us
And your arm felt nice wrapped 'round my shoulder
And I had a feeling that I belonged
And I had a feeling I could be someone
http://it.wikipedia.org/wiki/Tracy_Chapman
http://www.tracychapman.com/ (dateci un'occhiata, sorprende!)
mercoledì 4 maggio 2011
DOORGASMIC
You know the day destroys the night
Night divides the day
Tried to run
Tried to hide
Break on through to the other side
martedì 3 maggio 2011
l'uomo che beve...
l'uomo che vince l'uomo che affama l'uomo che mangia l'uomo che odia l'uomo che fugge l'uomo che piange l'uomo che era l'uomo che sarà l'uomo che asseta l'uomo che disseta l'uomo che ama l'uomo che beve ...
lunedì 2 maggio 2011
giovedì 28 aprile 2011
Il Tuo 5 per Mille a favore di: "Associazione Italiana MIAstenia Onlus"
Il Tuo 5 per Mille a favore di: "Associazione Italiana MIAstenia Onlus"
Codice Fiscale: 9 3 0 2 3 1 5 0 5 0 6
Se presenti il modello Unico, il modello 730 o anche solo ricevi dal tuo datore di lavoro il modello CUD, puoi scegliere la destinazione del tuo 5 per mille. Nella casella riservata al "Sostegno del volontariato e delle associazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute" inserisci il codice fiscale dell' "Associazione Italiana MIAstenia Onlus" ed apponi la Tua firma.
Il 5 per Mille donato a "MIA"
verrà destinato alla ricerca sui fattori genetici nella Miastenia
e all' assistenza dei pazienti miastenici
NON COSTA NULLA E NON COMPORTA ALCUN AUMENTO DELLE IMPOSTE DA VERSARE
NON È UN’ALTERNATIVA ALL’8 PER MILLE
E’ UN GESTO CONCRETO E DI GRANDE VALORE
Per saperne di più visita il sito dell'Associazione: http://www.viverelamiastenia.it/
Stampa il volantino, per segnalare ad un amico questa opportunità
martedì 5 aprile 2011
martedì 29 marzo 2011
Balotelli a Lampedusa!
Visto che il livello del dibattito politico italiano (coerentemente con il livello di certi elettori) è del tipo: c'è un problema immigrati clandestini, la soluzione è "fuori dalle balle"... allora va bene tutto! Non lamentiamoci però se nessuno in europa e nel Mondo ci prende sul serio o ci esclude dalle decisioni importanti...
Allora ha ragione un mio collega quando ironicamente propone di mandare Balotelli a Lampedusa con un camion di freccette per respingere i clandestini.
A questo punto vale tutto! Non é mica razzismo, è puro pragmatismo padano!!! Adeguiamoci a chi ha le idee chiare su come fare le cose. Fatti, non pugnette!!!
E a proposito di pragmatismo: ho sentito Bagnasco e la CEI molto vicini ai cittadini di Lampedusa e al problema immigrati... come al solito si sono dimostrati molto ficcanti e loquaci a parole (sembrano quasi leghisti), ma non mi sembra di aver visto tendopoli della Croce Rossa a Lampedusa o nel Vaticano per accogliere questa povera gente...
Ma ripeto, si scherza, non si offenda nessuno, tanto siamo nell'epoca di testadasfalto, vale tutto!!!
venerdì 18 marzo 2011
Siamo in Guerra. E ha ragione Beppe Grillo, è il momento di fare l'Italia.
Ieri sera l''Onu ha deciso: no-fly zone in Libia.
Questo significa che siamo in guerra. Francia, Gran Bretagna e USA hanno detto si con altre 8 nazioni. Astenute Russia, Cina, Germania, Brasile e India. Ok anche dell'Unione Europea, non ancora definita la posizione della Nato.
Se necessario, quindi, saranno previsti anche attacchi aerei per difendere i civili minaggiati dal regime. Tutte le misure militari saranno ammesse, tratte le invasioni via terra.
Facile dedurre che le posizioni di alcuni paesi, come la Cina e la Germania, siano influenzate dalla politica energetica. Ennesima dimostrazione che ormai i destini della politica internazionale sono sempre più segnati da questioni di approvvigionamento energetico. In questo contesto paghiamo ancora una volta l'assenza di una politica comune in Europa: una "cornice senza quadro", citando Mazzini.
Non è nemmeno chiara la posizione ufficiale dell'Italia. Come sempre il governo Berlusconi latita sulle questioni di fondo. La situazione è delicata: come potrà B. baciare ancora le mani al rais dopo aver fornito le basi militari per i raid aerei contro la Libia?
A parte le buffonate del premier (che non sono comunque da sottovalutare, perché non è mai conveniente farsi deridere da tutto il mondo), non bisogna dimenticare che l'appoggio dato a Gheddafi in tutti questi anni (non solo da B. e non solo dall'Italia) è sempre stato dettato da questioni di politica reale (e convenienza economica) legate soprattutto al petrolio.
E' quindi l'ora di prendere decisioni importanti e storiche: sul nucleare (e sull'assenza di democrazia partecipativa) ha assolutamente ragione Grillo, l'unico - a quanto pare - che ha il coraggio di dire chiaramente quanto sia stupida - oltre che rischiosa - la scelta nucleare. Ma è anche vero che oggi noi stiamo già utilizzando l'energia nucleare (acquistandola dalla Francia) e che l'assenza di una politica energetica alternativa (nazionale ed europea) ci pone nella situazione di essere in qualche modo "ricattabili" da paesi esportatori come la Libia (o la Russia).
Le scelte improcrastinabili sono essenzialmente due:
- portare in Europa un'istanza forte: quella di una politica energetica comune e comunitaria (ma in Europa noi abbiamo la Zanicchi...);
- attuare immediatamente un piano di riscostruzione del paese fondato su una nuova concezione della produzione (e del risparmio) di energia che si basi sulle fonti rinnovabili e sulle costruzioni a impatto zero.
Prima di tutto bisogna però cacciare via questi cadaveri che abitano nelle stanze del potere, perché fino a che ci stanno loro e le loro cricche, non avremo mai la certezza che anche la più marginale scelta non nasconda l'ennesimo interesse privato di questo o quell'altro politico/imprenditore/affarista/pidduista/ecc...
E' il momento di fare l'Italia.
lunedì 14 marzo 2011
Chicco Testa e il giorno dello sciacallo - petizione per mandarlo a Fukushima
L'11 marzo il Testa, infervorato, dichiara a La7, profeticamente (e sciaguratamente):
"Gli impianti hanno dimostrato di tenere botta, chi trae spunto dalla tragedia del Giappone per dare vita a una polemica politica è uno sciacallo. Vedremo nei prossimi giorni, ma sono fiducioso".
Dopo poche ore l’esplosione a Fukushima.
Dalla stampa veniamo a sapere che:
"il livello di radioattività nella sala di controllo del reattore n° 1 della centrale atomica di Fukushima 1 è salito a mille volte sopra la norma. Lo riporta l'agenzia di stampa Kyodo citando una fonte della commissione di sicurezza. La pressione all'interno del reattore è salita al doppio del normale. Anche il reattore 2 ha riportato danni al sistema di raffreddamento. Il governo ha portato da 3 a 10 chilometri il raggio intorno alla centrale nel quale è stata decisa l'evacuazione dei residenti (45 mila), in previsione di una fuoriscita controllata di vapore radioattivo per far diminuire la pressione interna. Ma una perdita radioattiva dev'essere avvenuta in quanto il livello di radiazioni è stato misurato a 8 volte sopra la norma. Gli Stati Uniti hanno inviato in Giappone liquido refrigerante. Lo ha reso noto segretario di Stato Usa Hillary Clinton. Secondo l'agenzia Kyodo il primo ministro Naoto Kan potrebbe recarsi alla centrale per un'ispezione."
Fonte: Corriere della sera
Ovviamente il tanto oggettivo e disinteressato Forum per il Nucleare minimizza il pericolo, parla di emergenza terminata, di radioattività superiore solamente di due volte la norma (qui si tratta di una vera calunnia oltre che di disinformazione) ecc... ecc...
Allora, Sig. Testa-di-reattore, chi sarebbe lo sciacallo?
A questo punto vorrei una bella petizione per spedire Testa a Fukushima e verificare di persona come stanno le cose...
Non perderti l'articolo del Fatto su Chicco (contiene anche una breve sintesi della sua carriera, fin da quando sosteneva le ragioni del no-nucleare, e il video del suo intervento a La7). Clicca qui.
Firma e diffondi l'appello di Greenpeace:
Non permettere che il nucleare minacci anche l'Italia. Puoi fermare i piani nucleari del nostro governo votando SI al referendum. Chiedi a Maroni di accorpare l'appuntamento referendario con le elezioni amministrative di maggio.
lunedì 28 febbraio 2011
Malinconia
Gemme di un fiume garbato,
i tuoi occhi - li vedo ancora -,
scuri e gentili,
luminosi e sicuri.
Il tempo li ha sporcati,
come i fiori di strada.
E a me, viandante senza ponti,
senza più carte da consultare,
non resta che un riflesso,
ma come l'acqua fugge via.
Se fosse vero,
che il fiume è gentile,
che la via poi scende,
non starei qui,
a fissare quel riflesso,
in un tempo infinito,
illuso di catturarlo
e di morirci dentro.
martedì 22 febbraio 2011
E' Gheddafi che si è offerto a insaputa di Berlusconi!!!
tutto il restooooooooo
è NOIAAAAAAAAAA
NOIA NOIA NOIAAAAA
lunedì 21 febbraio 2011
Oh... che meraviglia... contro lo stress della vita quotidiana...
Tu dimmi quando, quando
dove sono i tuoi occhi e la tua bocca
forse in Africa che importa.
Tu dimmi quando, quando
dove sono le tue mani ed il tuo naso
verso un giorno disperato
ma io ho sete
ho sete ancora.
Tu dimmi quando, quando
non guardarmi adesso amore
sono stanco
perché penso al futuro.
Tu dimmi quando, quando
siamo angeli
che cercano un sorriso
non nascondere il tuo viso
perché ho sete, ho sete ancora.
E vivrò, sì vivrò
tutto il giorno per vederti andar via
fra i ricordi e questa strana pazzia
e il paradiso, che non esiste
chi vuole un figlio non insiste.
Tu dimmi quando, quando
ho bisogni di te almeno un'ora
per dirti che ti odio ancora.
Tu dimmi quando, quando
lo sai che non ti avrò e sul tuo viso
sta per nascere un sorriso
ed io ho sete, ho sete ancora.
E vivrò, sì vivrò
tutto il giorno per vederti andare via
fra i ricordi e questa strana pazzia
e il paradiso, che non esiste
chi vuole un figlio non insiste.
martedì 15 febbraio 2011
Milleproroghe: altra sveltina a Lega e mafie
(fa sempre piacere riproporre ogni tanto questa perla d'annata) |
Berlusconi condona gli abusivi e l'illegalità (quindi direttamente le mafie) e sputa in faccia agli italiani onesti, ancora una volta (i governi berlusconi sono particolarmente affezionati a condoni, scudi fiscali, ecc...). L'ennesima indecenza che darà un segnale devastante e incentiverà colate e colate di cemento abusivo in tutto il paese e soprattutto in certi bacini elettorali cari al puttaniere.
Inoltre, sappiamo che i principali sponsor della Lega sono proprio quelle grandi cooperative di produttori di latte del Nord omaggiate dal regimetto di Bossi con queste continue deroghe sulle quote latte. Alla faccia delle aziende serie e oneste... Non è questa un'ulteriore tassa ai danni dei contribuenti italiani che dovranno accollarsi le pesanti multe dell'UE per il mancato adeguamento alle normative europee?
Ma che parliamo a fare.... Appendiamoli per i coglioni, a partire da chi li vota!
lunedì 14 febbraio 2011
Suor Eugenia Bonetti - 13 febbraio 2011 - Piazza del Popolo a Roma
>> Riporto questo bellissimo, commovente, forte e coraggioso intervento, perché anch'io rivendico il mio naturale diritto alla moralità, che non è moralismo. E si vergogni chi è senza vergogna!
Suor Eugenia: "Donne, non merci"
(da Famiglia Cristiana)
Suor Eugenia Bonetti si occupa della tratta di donne e minori: "La prostituzione del corpo e dell'immagine della donna è ormai diventata parte integrante della cultura di questo Paese".
13/02/2011
Famigliacristiana.it pubblica l'intervento di suor Eugenia Bonetti in piazza del Popolo, a Roma, durante la manifestazione in difesa della dignità della donna.
Il mio saluto caloroso e affettuoso e il mio grazie a tutto il mondo femminile qui presente per chiedere il rispetto per la dignità della donna. Sono suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata, vissuta in Africa per 24 anni, dal 1993 impegnata in un centro Caritas di Torino dove ho conosciuto il mondo della notte e della strada e dove ho incontrato il volto, le storie, le sofferenze, la disperazione e la schiavitù di tante donne portate in Italia con il miraggio di una vita confortevole per trovarsi poi nelle maglie della criminalità.
Dal 2000 lavoro a Roma come responsabile dell’Ufficio “Tratta donne e minori” dell’USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia) per coordinare il servizio di centinaia di religiose che operano sulle strade, nei centri ascolto, nei centri di detenzione ed espulsione e soprattutto nelle case famiglia per il recupero di tante giovani vite spezzate.
Sono qui a nome di queste suore che ogni giorno operano silenziosamente e gratuitamente con amore, coraggio e determinazione nel vasto mondo dell’emarginazione sociale per ridare vita e speranza. Sono qui per dare voce a chi non ha voce, alle nuove schiave, vittime della tratta di esseri umani per sfruttamento lavorativo e sessuale, per lanciare un forte appello affinchè sia riconosciuta la loro dignità e ripristinata la loro vera immagine di donne, artefici della propria vita e del proprio futuro. A nome loro e nostro, che ci sentiamo sorelle e madri di queste vittime, diciamo basta a questo indegno e vergognoso mercato del mondo femminile.
Questo grido nasce dalla nostra esperienza concreta, dalla nostra vita vissuta ogni giorno a contatto con tante giovani trafficate e sfruttate dai nostri stessi stili di vita e alle quali sono negati i fondamentali diritti umani. Purtroppo l’immagine che viene trasmessa in tanti modi e forme, dai media, dalla pubblicità e dagli stessi rapporti quotidiani tra uomo-donna è l’immagine del corpo della donna inteso solamente come oggetto o strumento di piacere, di consumo e di guadagno, misconoscendo invece l'essenziale che lo stesso corpo umano racchiude: una bellezza infinita e profonda da scoprire, rispettare, apprezzare e valorizzare.
Le costanti notizie di cronaca che in queste ultime settimane si susseguono in modo spudorato sui nostri giornali e nelle trasmissioni televisive e radiofoniche ci sgomentano e ci portano a pensare che siamo ancora molto lontani dal considerare la donna per ciò che è veramente e non semplicemente un oggetto o una merce da usare. Quale immagine stiamo dando della donna e del suo ruolo nella società e nella famiglia a prescindere dai fatti di cronaca, dalla veridicità o meno di ciò che ci viene presentato?
In questi ultimi tempi si è cercato di eliminare la prostituzione di strada perché dava fastidio e disturbava i sedicenti benpensanti. A abbiamo voluto rinchiuderla in luoghi meno visibili, pensando di aver risolto il problema, ma non ci rendiamo conto che una prostituzione del corpo e dell’immagine della donna è diventata ormai parte integrante dei programmi e notizie televisive, della cultura del vivere quotidiano e proposta a tutti, compresi quei bambini che volevamo e pensavamo di tutelare. Tutto questo purtroppo educa allo sfruttamento, al sopruso, al piacere, al potere, senza alcuna preoccupazione delle dolorose conseguenze sui nostri giovani che vedono modelli da imitare e mete da raggiungere.
La donna è diventata solo una merce che si può comperare, consumare per poi liberarsene come un qualsiasi oggetto “usa e getta”. Troppo spesso la donna è considerata solo per la bellezza e l’aspetto esterno del suo corpo e non invece per la ricchezza dei suoi valori veri di intelligenza e di bellezza interiore per la sua capacità di accoglienza, intuizione, donazione e servizio, per la sua genialità nel trasmettere l’amore, la pace e l’armonia, nonché nel dare e far crescere la vita. Il suo vero successo e il suo avvenire non possono essere basati sul denaro, sulla carriera o sui privilegi dei potenti, ma deve essere fondato sulle sue capacità umane, sulla sua bellezza interiore e sul suo senso di responsabilità.
Durante questi lunghi anni di impegno e servizio alla donna la nostra rete di religiose si è allargata e consolidata non solo in Italia ma anche nei Paesi di origine, transito e destinazione. Abbiamo creato le basi per un vero lavoro educativo di informazione, prevenzione e reintegrazione, come pure di condanna per quanti, in modi diversi, usano e abusano del corpo della donna la cui dignità non si può mercanteggiare o pagare perché è un dono sacro da rispettare e custodire. Non possiamo più rimanere indifferenti di fronte a quanto oggi accade in Italia nei confronti del mondo femminile. Siamo tutti responsabili del disagio umano e sociale che lacera il Paese.
E’ venuto il momento in cui ciascuno deve fare la sua parte e assumersi le proprie responsabilità. Per questo come religiose rivolgiamo un forte appello alle autorità civili e religiose, al mondo maschile e maschilista che non si mette in discussione, alle agenzie di informazione e formazione, alla scuola, alle parrocchie, ai gruppi giovanili, alle famiglie e in modo particolare alle donne affinché insieme possiamo riappropriarci di quei valori e significati sui quali si basa il bene comune per una convivenza degna di persone umane, per una società più giusta e più libera, con la speranza di un futuro di pace e armonia dove la dignità di ogni persona è considerato il primo bene da riconoscere, sviluppare, tutelare e custodire.
A tutti il mio grazie per la vostra attenzione e per il vostro impegno a favore della dignità della donna.
suor Eugenia Bonetti
Suor Eugenia: "Donne, non merci"
(da Famiglia Cristiana)
Suor Eugenia Bonetti si occupa della tratta di donne e minori: "La prostituzione del corpo e dell'immagine della donna è ormai diventata parte integrante della cultura di questo Paese".
13/02/2011
Famigliacristiana.it pubblica l'intervento di suor Eugenia Bonetti in piazza del Popolo, a Roma, durante la manifestazione in difesa della dignità della donna.
Il mio saluto caloroso e affettuoso e il mio grazie a tutto il mondo femminile qui presente per chiedere il rispetto per la dignità della donna. Sono suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata, vissuta in Africa per 24 anni, dal 1993 impegnata in un centro Caritas di Torino dove ho conosciuto il mondo della notte e della strada e dove ho incontrato il volto, le storie, le sofferenze, la disperazione e la schiavitù di tante donne portate in Italia con il miraggio di una vita confortevole per trovarsi poi nelle maglie della criminalità.
Dal 2000 lavoro a Roma come responsabile dell’Ufficio “Tratta donne e minori” dell’USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia) per coordinare il servizio di centinaia di religiose che operano sulle strade, nei centri ascolto, nei centri di detenzione ed espulsione e soprattutto nelle case famiglia per il recupero di tante giovani vite spezzate.
Sono qui a nome di queste suore che ogni giorno operano silenziosamente e gratuitamente con amore, coraggio e determinazione nel vasto mondo dell’emarginazione sociale per ridare vita e speranza. Sono qui per dare voce a chi non ha voce, alle nuove schiave, vittime della tratta di esseri umani per sfruttamento lavorativo e sessuale, per lanciare un forte appello affinchè sia riconosciuta la loro dignità e ripristinata la loro vera immagine di donne, artefici della propria vita e del proprio futuro. A nome loro e nostro, che ci sentiamo sorelle e madri di queste vittime, diciamo basta a questo indegno e vergognoso mercato del mondo femminile.
Questo grido nasce dalla nostra esperienza concreta, dalla nostra vita vissuta ogni giorno a contatto con tante giovani trafficate e sfruttate dai nostri stessi stili di vita e alle quali sono negati i fondamentali diritti umani. Purtroppo l’immagine che viene trasmessa in tanti modi e forme, dai media, dalla pubblicità e dagli stessi rapporti quotidiani tra uomo-donna è l’immagine del corpo della donna inteso solamente come oggetto o strumento di piacere, di consumo e di guadagno, misconoscendo invece l'essenziale che lo stesso corpo umano racchiude: una bellezza infinita e profonda da scoprire, rispettare, apprezzare e valorizzare.
Le costanti notizie di cronaca che in queste ultime settimane si susseguono in modo spudorato sui nostri giornali e nelle trasmissioni televisive e radiofoniche ci sgomentano e ci portano a pensare che siamo ancora molto lontani dal considerare la donna per ciò che è veramente e non semplicemente un oggetto o una merce da usare. Quale immagine stiamo dando della donna e del suo ruolo nella società e nella famiglia a prescindere dai fatti di cronaca, dalla veridicità o meno di ciò che ci viene presentato?
In questi ultimi tempi si è cercato di eliminare la prostituzione di strada perché dava fastidio e disturbava i sedicenti benpensanti. A abbiamo voluto rinchiuderla in luoghi meno visibili, pensando di aver risolto il problema, ma non ci rendiamo conto che una prostituzione del corpo e dell’immagine della donna è diventata ormai parte integrante dei programmi e notizie televisive, della cultura del vivere quotidiano e proposta a tutti, compresi quei bambini che volevamo e pensavamo di tutelare. Tutto questo purtroppo educa allo sfruttamento, al sopruso, al piacere, al potere, senza alcuna preoccupazione delle dolorose conseguenze sui nostri giovani che vedono modelli da imitare e mete da raggiungere.
La donna è diventata solo una merce che si può comperare, consumare per poi liberarsene come un qualsiasi oggetto “usa e getta”. Troppo spesso la donna è considerata solo per la bellezza e l’aspetto esterno del suo corpo e non invece per la ricchezza dei suoi valori veri di intelligenza e di bellezza interiore per la sua capacità di accoglienza, intuizione, donazione e servizio, per la sua genialità nel trasmettere l’amore, la pace e l’armonia, nonché nel dare e far crescere la vita. Il suo vero successo e il suo avvenire non possono essere basati sul denaro, sulla carriera o sui privilegi dei potenti, ma deve essere fondato sulle sue capacità umane, sulla sua bellezza interiore e sul suo senso di responsabilità.
Durante questi lunghi anni di impegno e servizio alla donna la nostra rete di religiose si è allargata e consolidata non solo in Italia ma anche nei Paesi di origine, transito e destinazione. Abbiamo creato le basi per un vero lavoro educativo di informazione, prevenzione e reintegrazione, come pure di condanna per quanti, in modi diversi, usano e abusano del corpo della donna la cui dignità non si può mercanteggiare o pagare perché è un dono sacro da rispettare e custodire. Non possiamo più rimanere indifferenti di fronte a quanto oggi accade in Italia nei confronti del mondo femminile. Siamo tutti responsabili del disagio umano e sociale che lacera il Paese.
E’ venuto il momento in cui ciascuno deve fare la sua parte e assumersi le proprie responsabilità. Per questo come religiose rivolgiamo un forte appello alle autorità civili e religiose, al mondo maschile e maschilista che non si mette in discussione, alle agenzie di informazione e formazione, alla scuola, alle parrocchie, ai gruppi giovanili, alle famiglie e in modo particolare alle donne affinché insieme possiamo riappropriarci di quei valori e significati sui quali si basa il bene comune per una convivenza degna di persone umane, per una società più giusta e più libera, con la speranza di un futuro di pace e armonia dove la dignità di ogni persona è considerato il primo bene da riconoscere, sviluppare, tutelare e custodire.
A tutti il mio grazie per la vostra attenzione e per il vostro impegno a favore della dignità della donna.
suor Eugenia Bonetti
mercoledì 9 febbraio 2011
lunedì 7 febbraio 2011
giovedì 3 febbraio 2011
Il federalismo nucleare
Zaia, in pieno trasporto da paladino dei veneti, ha già annunciato che nella "sua" regione non ci sarà il nucleare! Magari spera che qualche povera contrada del meridione, in cambio di qualche favore da parte dello Stato (che so, una nuova cassa per il mezzogiorno nucleare?), accetti di far installare le centrali nucleari sul proprio territorio. Proviamo a indovinare? La campania? La sicilia? La calabria?
E il federalismo bocciato dalla Bicameralina? Non è altro che l'ennesima ca##ata di questo governo e di questi incompetenti che non sanno nemmeno parlare, figurarci presentare un disegno di legge riformatore. Basta guardarli in faccia, Calderoli, Bossi, Cota... Roba da panico vero!
Una proposta di federalismo che si sintetizzava nella possibilità data alle Regioni di poter aumentare l'addizionale Irpef per rientrare dai tagli di Tremorti (come lo definisce Grillo). Un federalismo ipocrita in puro stile Lega-PDL dove le regioni possono aumentare le tasse (e le imprese non pagarle) e lo Stato in parallelo può continuare a fare quello che vuole, magari compresa l'ennesima cassa per quel mezzogiorno serbatoio di scambio-voti dell'altra anima del governo, il partito du pilu! Ben altra cosa rispetto al Federalismo immaginato da Cattaneo, Miglio ecc... dove le competenze regionali dovevano essere nette e in competizione virtuosa con lo Stato! Qui l'unica divaricazione netta è quella che allegramente stanno cercando di fare ai danni dei nostri culi (più o meno flaccidi), puntualmente presi di mira quando si tratta di riparare ai danni dei politici!
Bastaaaaaa! Voglio la fusione a caldo del Governo e della Lega, subito! Se ci fosse un presidente della Repubblica....
lunedì 31 gennaio 2011
Del tacere e del parlare...
Oggi ho letto alcune massime sul "tacere" e sul "comunicare" che mi sono rimaste particolarmente impresse, tipo:
se non dici nulla, nessuno ti chiederà di ripeterlo
oppure:
a volte se vuoi essere ascoltato devi restare silenzioso
e ancora:
dire sempre tutto è il modo migliore per diventare noiosi (Voltaire?)
infine:
fai in modo che il tuo discorso sia migliore del tuo silenzio oppure taci
Belle vero? Devo dire che il più delle volte riesco a metterle in pratica... E quando non ci riesco mi rammarico parecchio!
se non dici nulla, nessuno ti chiederà di ripeterlo
oppure:
a volte se vuoi essere ascoltato devi restare silenzioso
e ancora:
dire sempre tutto è il modo migliore per diventare noiosi (Voltaire?)
infine:
fai in modo che il tuo discorso sia migliore del tuo silenzio oppure taci
Belle vero? Devo dire che il più delle volte riesco a metterle in pratica... E quando non ci riesco mi rammarico parecchio!
giovedì 27 gennaio 2011
Un grande presidente per elettori per bene di un paese civile!!!
Iris, ecco l'altra minorenne delle feste
"Da Papi ho avuto 40mila €".
da Affaritaliani.it (...) Ecco nuove carte della procura di Milano sulla bufera Ruby: altre 227 pagine di intercettazioni. Sms e telefonate di Nicole Minetti di pochi giorni fa contro Berlusconi: "E' un pezzo di m... non me ne frega un c...". "Ci ha rovinato la vita". E ancora: "E' un vecchio con il c... flaccido". "Quando si caga addosso per Ruby ci chiama". I pm la invitano a comparire il 1° febbraio. Il legale, Daria Pesce, ad Affaritaliani.it: "Si prerenterà davanti ai magistrati". Iris Berardi, l'altra minorenne ad Arcore: nuovo scandalo. Nelle ville del premier prima di compiere 18 anni: "Da Papi 40mila €."
(nota di Neurasia: la Minetti in realtà è stravolta dal dolore e dalla rabbia perché ora il PAPI sa cosa lei pensa di lui, mica perché rischia di andare in galera!!!)
La seconda è Maria Makdoum, la danzatrice del ventre araba citata in una conversazione intercettata dell'ex prefetto Carlo Ferrigno. Lei ha raccontato dei festini a luci rosse ad Arcore: "Ognuna di noi - ha messo a verbale - si è seduta per la cena dove voleva. Finita la cena il presidente disse: 'E ora facciamo il Bunga Bunga e spiegò che cosa era, cioè una cosa sessuale". Poi ha aggiunto: "Le De Vivo in mutande e reggiseno. Il presidente le toccava e loro lo toccavano nelle parti intime. Si avvicinarono anche a Emilio Fede che le toccava il seno e altre parti intime. Poi la ragazza brasiliana con perizoma ballava il samba in maniera hard".
Ancora: "Anche le altre ragazze ballavano facendo vedere il seno e il fondo schiena. Tutte loro si avvicinavano al presidente che le toccava nelle loro parti intime. Sono rimasta inorridita. Se avessi saputo prima quello che si faceva alla villa non sarei andata". Infine, la giovane ha ricordato ai pm che "nel giugno del 2010 Lele Mora mi chiese se ero interessata a partecipare ad una serata ad Arcore (...) e se volevo fare parte del suo harem. Mi trasferii a casa sua da giugno ad agosto. Mi sono recata ad Arcore a luglio" e, prima di entrare nella villa, "si sono materializzate da una stradina laterale delle autovetture con i contrassegni della polizia di stato. Si trattava di una sola macchina con un lampeggiante". Quanto agli appunti manoscritti da Ruby e trovati dagli investigatori nell'appartamento a Genova che la giovane marocchina condivide con il fidanzato Luca Risso, e sui quali sono in corso accertamenti, sono riportate le somme che si aggirano attorno ad alcune centinaia di migliaia di euro che le sarebbero state versate - questo il sospetto dell'accusa - da Berlusconi o per conto di Berlusconi. (...)
da Affaritaliani.it
PS: provo a dimenticare che si tratta di chi ci governa e mi sembrano conversazioni che puoi ascoltare in un infimo bar di un quartiere malfamato... noi ci siamo ridotti così... non è solo una questione giuridica, ma anche e forse soprattutto morale, etica... c'è un minimo di dignità che l'uomo che riveste ruoli "pubblici" (proprio perché pubblici) deve preservare... questa gente non va offesa, denigrata, solamente denunciata, ... va cacciata a calci in culo il prima possibile perché i nostri figli devono poter vivere in un paese dove ai dialoghi - si, anche ai dialoghi privati - dei nostri politici non deve essere premesso un avviso parentale del tipo "contenuti vietati ai minori di 18 anni" !!!!!!
"Da Papi ho avuto 40mila €".
da Affaritaliani.it (...) Ecco nuove carte della procura di Milano sulla bufera Ruby: altre 227 pagine di intercettazioni. Sms e telefonate di Nicole Minetti di pochi giorni fa contro Berlusconi: "E' un pezzo di m... non me ne frega un c...". "Ci ha rovinato la vita". E ancora: "E' un vecchio con il c... flaccido". "Quando si caga addosso per Ruby ci chiama". I pm la invitano a comparire il 1° febbraio. Il legale, Daria Pesce, ad Affaritaliani.it: "Si prerenterà davanti ai magistrati". Iris Berardi, l'altra minorenne ad Arcore: nuovo scandalo. Nelle ville del premier prima di compiere 18 anni: "Da Papi 40mila €."
(nota di Neurasia: la Minetti in realtà è stravolta dal dolore e dalla rabbia perché ora il PAPI sa cosa lei pensa di lui, mica perché rischia di andare in galera!!!)
La seconda è Maria Makdoum, la danzatrice del ventre araba citata in una conversazione intercettata dell'ex prefetto Carlo Ferrigno. Lei ha raccontato dei festini a luci rosse ad Arcore: "Ognuna di noi - ha messo a verbale - si è seduta per la cena dove voleva. Finita la cena il presidente disse: 'E ora facciamo il Bunga Bunga e spiegò che cosa era, cioè una cosa sessuale". Poi ha aggiunto: "Le De Vivo in mutande e reggiseno. Il presidente le toccava e loro lo toccavano nelle parti intime. Si avvicinarono anche a Emilio Fede che le toccava il seno e altre parti intime. Poi la ragazza brasiliana con perizoma ballava il samba in maniera hard".
Ancora: "Anche le altre ragazze ballavano facendo vedere il seno e il fondo schiena. Tutte loro si avvicinavano al presidente che le toccava nelle loro parti intime. Sono rimasta inorridita. Se avessi saputo prima quello che si faceva alla villa non sarei andata". Infine, la giovane ha ricordato ai pm che "nel giugno del 2010 Lele Mora mi chiese se ero interessata a partecipare ad una serata ad Arcore (...) e se volevo fare parte del suo harem. Mi trasferii a casa sua da giugno ad agosto. Mi sono recata ad Arcore a luglio" e, prima di entrare nella villa, "si sono materializzate da una stradina laterale delle autovetture con i contrassegni della polizia di stato. Si trattava di una sola macchina con un lampeggiante". Quanto agli appunti manoscritti da Ruby e trovati dagli investigatori nell'appartamento a Genova che la giovane marocchina condivide con il fidanzato Luca Risso, e sui quali sono in corso accertamenti, sono riportate le somme che si aggirano attorno ad alcune centinaia di migliaia di euro che le sarebbero state versate - questo il sospetto dell'accusa - da Berlusconi o per conto di Berlusconi. (...)
da Affaritaliani.it
PS: provo a dimenticare che si tratta di chi ci governa e mi sembrano conversazioni che puoi ascoltare in un infimo bar di un quartiere malfamato... noi ci siamo ridotti così... non è solo una questione giuridica, ma anche e forse soprattutto morale, etica... c'è un minimo di dignità che l'uomo che riveste ruoli "pubblici" (proprio perché pubblici) deve preservare... questa gente non va offesa, denigrata, solamente denunciata, ... va cacciata a calci in culo il prima possibile perché i nostri figli devono poter vivere in un paese dove ai dialoghi - si, anche ai dialoghi privati - dei nostri politici non deve essere premesso un avviso parentale del tipo "contenuti vietati ai minori di 18 anni" !!!!!!
mercoledì 26 gennaio 2011
Le donne calpestate non possono tacere
Noi donne calpestate, non possiamo tacere
lettera di GIULIA BONGIORNO pubblicata su Repubblica il 21/01/2011*
Caro direttore,
quando è in corso un'indagine che riguarda un personaggio pubblico, l'immancabile amplificazione mediatica che ne consegue è insidiosissima. Di solito, gli elementi divulgati sono soltanto quelli raccolti dai pubblici ministeri. Si finisce così per attribuire il crisma di verità a tesi parziali.
E l'idea che se ne fa l'opinione pubblica può risultarne alterata. Da avvocato, sento quindi l'obbligo di sottolineare che l'indagine sul premier Silvio Berlusconi non deve fare eccezione: prima di formulare giudizi in merito alla fondatezza delle accuse mossegli dalla Procura, bisogna senza dubbio attendere gli sviluppi processuali. Fatta questa doverosa premessa, voglio però subito precisare che non sono affatto d'accordo con quanti usano questo ragionamento come arma per stroncare ogni tipo di riflessione critica: in questi giorni ho infatti sentito invocare la presunzione di innocenza per mettere a tacere chi contestava non la consumazione di reati ma fatti storici oggettivamente emersi, fatti che nessun processo potrà mai cancellare.
In definitiva, se prima di condannare è necessario aspettare che si faccia chiarezza sulla sussistenza di certi reati, non si può ignorare che non tutto quanto è emerso in questi giorni è "in attesa di giudizio": il contesto oggettivo in cui sarebbero maturate le vicende processuali non ha improvvisamente squarciato un velo e mostrato un profilo imprevisto e del tutto inedito del premier.
Nelle aule di Milano si discuterà se Silvio Berlusconi abbia o meno consumato i reati di prostituzione minorile e di concussione, ma non erano necessarie le vicende sottostanti a queste contestazioni - né una sentenza - per conoscere la sua opinione sulle donne. Un'opinione che, se non ha rilevanza penale, ha tuttavia un'enorme rilevanza politica. Un'opinione da lui stesso espressa in modo inequivocabile con battute, barzellette, colloqui pubblici e privati. Un'opinione già delineatasi attraverso le dichiarazioni di Veronica Lario, quelle più recenti di Barbara Berlusconi (due testimoni molto attendibili), le vicende di Noemi Letizia e Patrizia D'Addario, nonché attraverso la singolare questione di alcune donne prima forse inserite nelle liste delle candidature alle Europee del 2009 e poi da quelle liste sicuramente scomparse. Quello che Silvio Berlusconi sembra maggiormente apprezzare nel genere femminile è l'avvenenza, al punto da far passare in secondo piano requisiti di ben altro spessore (credo sia rimasta impressa nella memoria di tutti la rozzezza della battuta all'onorevole Rosy Bindi); ancora meglio, poi, se a un aspetto fisico di un certo tipo si accompagnano giovane età, accondiscendenza e disponibilità ad abdicare al proprio spirito critico.
Di fronte a tutto ciò, ho sentito obiettare che si tratterebbe di questioni attinenti alla vita privata del premier e che dunque - appunto per questo - dovrebbero riguardare soltanto lui e la sua coscienza.
No, non è così.
Non c'è spazio per sostenerlo: lo stile e la filosofia di vita di un uomo che riveste la carica di presidente del Consiglio non possono non ripercuotersi sulla vita pubblica. Lo dimostra il fatto che Berlusconi, con le sue parole e i suoi comportamenti, ha inferto una ferita a tutte le donne italiane: alle donne che studiano e lavorano (spesso percependo stipendi inadeguati o, come nel caso delle casalinghe, senza percepirli affatto), a tutte noi che facciamo fatica un giorno dopo l'altro; alle donne che per raggiungere ruoli di rilievo non soltanto a certe feste non ci sono andate, ma hanno semmai dovuto rinunciare a vedere gli amici; a quante, invece di cercare scorciatoie, hanno percorso con dignità la strada dell'impegno e del sacrificio. E a coloro alle quali è stato chiesto, più o meno esplicitamente, di scegliere tra vita privata e vita pubblica, perché conciliare un figlio con il successo sarebbe stato troppo difficile: con il risultato che hanno rinunciato alla maternità o che ci sono arrivate ben oltre il momento in cui avrebbero voluto.
A ciascuna di loro - nel momento in cui le donne vengono scelte e "premiate" in base non al merito ma a qualcos'altro che con la professionalità, l'impegno, l'intelligenza ha poco o nulla a che fare - è stata riversata addosso l'inutilità del suo sacrificio.
Brucia, questa ferita. Brucia anche perché non sfugge che sono davvero in tanti a sottolineare, forse persino con un pizzico d'invidia, la fortuna e il fascino di un uomo più che maturo circondato da giovanissime più o meno avvenenti che si contendono i suoi favori, pronte a tutto pur di compiacerlo. Anche se, in un paese maschilista come il nostro, la complicità tra uomini turba ma non sorprende.
Ma non si tratta esclusivamente di una ferita inferta alla dignità della donna, c'è di più; mai le battaglie del presidente del Consiglio hanno coinciso con le battaglie delle donne. Basterebbe a tal proposito ricordare che negli elenchi delle priorità di questo governo, che via via vengono snocciolate, figura di tutto - in primis, battaglie contro magistrati "comunisti" - , ma mai, mai, battaglie a favore delle donne. Come se le donne non avessero problemi concreti e indifferibili.
Come si può ipotizzare che le leggi per combattere pm "politicizzati" siano più urgenti di quelle che dovrebbero venire incontro alle necessità di tutte noi?
E allora non copriamo con l'alibi del segreto istruttorio, o con il fragile scudo della privacy, ciò che segreto non è, e nemmeno riservato.
Ma sono le donne che per prime devono farsi forti della loro dignità e della consapevolezza del loro valore - senza distinzione di età, credo politico, provenienza geografica - per esprimere a voce alta lo sdegno che questa mentalità suscita, ne sono sicura, nella stragrande maggioranza di noi.
Se credono, gli uomini continuino pure ad ammirare e a sostenere Silvio Berlusconi; le donne, per favore, no.
*L'autrice dell'articolo è presidente commissione Giustizia della Camera
lettera di GIULIA BONGIORNO pubblicata su Repubblica il 21/01/2011*
Caro direttore,
quando è in corso un'indagine che riguarda un personaggio pubblico, l'immancabile amplificazione mediatica che ne consegue è insidiosissima. Di solito, gli elementi divulgati sono soltanto quelli raccolti dai pubblici ministeri. Si finisce così per attribuire il crisma di verità a tesi parziali.
E l'idea che se ne fa l'opinione pubblica può risultarne alterata. Da avvocato, sento quindi l'obbligo di sottolineare che l'indagine sul premier Silvio Berlusconi non deve fare eccezione: prima di formulare giudizi in merito alla fondatezza delle accuse mossegli dalla Procura, bisogna senza dubbio attendere gli sviluppi processuali. Fatta questa doverosa premessa, voglio però subito precisare che non sono affatto d'accordo con quanti usano questo ragionamento come arma per stroncare ogni tipo di riflessione critica: in questi giorni ho infatti sentito invocare la presunzione di innocenza per mettere a tacere chi contestava non la consumazione di reati ma fatti storici oggettivamente emersi, fatti che nessun processo potrà mai cancellare.
In definitiva, se prima di condannare è necessario aspettare che si faccia chiarezza sulla sussistenza di certi reati, non si può ignorare che non tutto quanto è emerso in questi giorni è "in attesa di giudizio": il contesto oggettivo in cui sarebbero maturate le vicende processuali non ha improvvisamente squarciato un velo e mostrato un profilo imprevisto e del tutto inedito del premier.
Nelle aule di Milano si discuterà se Silvio Berlusconi abbia o meno consumato i reati di prostituzione minorile e di concussione, ma non erano necessarie le vicende sottostanti a queste contestazioni - né una sentenza - per conoscere la sua opinione sulle donne. Un'opinione che, se non ha rilevanza penale, ha tuttavia un'enorme rilevanza politica. Un'opinione da lui stesso espressa in modo inequivocabile con battute, barzellette, colloqui pubblici e privati. Un'opinione già delineatasi attraverso le dichiarazioni di Veronica Lario, quelle più recenti di Barbara Berlusconi (due testimoni molto attendibili), le vicende di Noemi Letizia e Patrizia D'Addario, nonché attraverso la singolare questione di alcune donne prima forse inserite nelle liste delle candidature alle Europee del 2009 e poi da quelle liste sicuramente scomparse. Quello che Silvio Berlusconi sembra maggiormente apprezzare nel genere femminile è l'avvenenza, al punto da far passare in secondo piano requisiti di ben altro spessore (credo sia rimasta impressa nella memoria di tutti la rozzezza della battuta all'onorevole Rosy Bindi); ancora meglio, poi, se a un aspetto fisico di un certo tipo si accompagnano giovane età, accondiscendenza e disponibilità ad abdicare al proprio spirito critico.
Di fronte a tutto ciò, ho sentito obiettare che si tratterebbe di questioni attinenti alla vita privata del premier e che dunque - appunto per questo - dovrebbero riguardare soltanto lui e la sua coscienza.
No, non è così.
Non c'è spazio per sostenerlo: lo stile e la filosofia di vita di un uomo che riveste la carica di presidente del Consiglio non possono non ripercuotersi sulla vita pubblica. Lo dimostra il fatto che Berlusconi, con le sue parole e i suoi comportamenti, ha inferto una ferita a tutte le donne italiane: alle donne che studiano e lavorano (spesso percependo stipendi inadeguati o, come nel caso delle casalinghe, senza percepirli affatto), a tutte noi che facciamo fatica un giorno dopo l'altro; alle donne che per raggiungere ruoli di rilievo non soltanto a certe feste non ci sono andate, ma hanno semmai dovuto rinunciare a vedere gli amici; a quante, invece di cercare scorciatoie, hanno percorso con dignità la strada dell'impegno e del sacrificio. E a coloro alle quali è stato chiesto, più o meno esplicitamente, di scegliere tra vita privata e vita pubblica, perché conciliare un figlio con il successo sarebbe stato troppo difficile: con il risultato che hanno rinunciato alla maternità o che ci sono arrivate ben oltre il momento in cui avrebbero voluto.
A ciascuna di loro - nel momento in cui le donne vengono scelte e "premiate" in base non al merito ma a qualcos'altro che con la professionalità, l'impegno, l'intelligenza ha poco o nulla a che fare - è stata riversata addosso l'inutilità del suo sacrificio.
Brucia, questa ferita. Brucia anche perché non sfugge che sono davvero in tanti a sottolineare, forse persino con un pizzico d'invidia, la fortuna e il fascino di un uomo più che maturo circondato da giovanissime più o meno avvenenti che si contendono i suoi favori, pronte a tutto pur di compiacerlo. Anche se, in un paese maschilista come il nostro, la complicità tra uomini turba ma non sorprende.
Ma non si tratta esclusivamente di una ferita inferta alla dignità della donna, c'è di più; mai le battaglie del presidente del Consiglio hanno coinciso con le battaglie delle donne. Basterebbe a tal proposito ricordare che negli elenchi delle priorità di questo governo, che via via vengono snocciolate, figura di tutto - in primis, battaglie contro magistrati "comunisti" - , ma mai, mai, battaglie a favore delle donne. Come se le donne non avessero problemi concreti e indifferibili.
Come si può ipotizzare che le leggi per combattere pm "politicizzati" siano più urgenti di quelle che dovrebbero venire incontro alle necessità di tutte noi?
E allora non copriamo con l'alibi del segreto istruttorio, o con il fragile scudo della privacy, ciò che segreto non è, e nemmeno riservato.
Ma sono le donne che per prime devono farsi forti della loro dignità e della consapevolezza del loro valore - senza distinzione di età, credo politico, provenienza geografica - per esprimere a voce alta lo sdegno che questa mentalità suscita, ne sono sicura, nella stragrande maggioranza di noi.
Se credono, gli uomini continuino pure ad ammirare e a sostenere Silvio Berlusconi; le donne, per favore, no.
*L'autrice dell'articolo è presidente commissione Giustizia della Camera
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