- L’essere del nulla è un problema che di certo non si riguarda.
 - Personalmente continuo a non riuscire a capire che bisogno ci sia di credere all'esistenza dello spazio; è un’ipotesi superflua, che non aggiunge nulla al tempo, senza nulla togliere al caos.
 - La coscienza è mera astrazione, nell'atto non vi è che attenzione.
 - Il sesto senso è il significato.
 - Lo stallo della scelta avviene quando ci si è disinstallati da sè, o quando si crede che sia comunque possibile essere più o meno installati in sé stessi.
 - Come il musicista suona la musica, così il filosofo è suonato.
 - In fondo il ragionamento più logico (e che difatti un po’ ci coinvolge tutti) è quello del masochista: la pena vale la pena.
 - Se hai perso un'occasione, non ti preoccupare. Ne stai già perdendo un'altra.
 - Il tempo è un cattivo maestro. Nessuno dei suoi allievi riesce mai a superarlo.
 - Non ti preoccupare del tempo che passa. Gli stai correndo dietro.
 - Esempio della fallacità delle definizioni: l’uomo è un animale razionale.
 - Non c’è peggior sordo di chi parla troppo.
 - Un uomo, di nome Cartesio, un giorno ebbe una bella pensata e disse: "Penso, dunque sono". Questa trovata piacque molto ad altri uomini, che presero ad adorarlo e divennero suoi discepoli, in modo da poter dire a loro volta (magari sottovoce, per non attirare l'invidia dei maligni): "Penso, dunque sono Cartesio".
 
(filosofate sparse, per gentile e inconsapevole concessione del filosofo Orso Yoghi, apparso misteriosamente su una rivista filosofica di fine millennio, tra il 1998 e il 1999, chiamata "Circolo Vizioso", anch'essa subito scomparsa nel nulla, sempre che si possa scomparire nel nulla, sempre che...)
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