venerdì 22 agosto 2008

Transfert


Dove sono andate
tutte le immagini
a cui pensavo?


Le ho trasferite
su di te.
Poster
ti ho attaccato addosso
occhi sorriso mani
di chi?

Ogni cosa al suo posto
ogni fazzoletto
nel suo cassetto
e vivere
in una casa di bambole
invece che in coda
nel traffico
nella nebbia
di questo umido inverno.

Tu sei così
pulito ordinato a posto
così sano
e asettico
che forse non ne ho voglia
di guardarti più da vicino
dentro
tra le labbra
giù per la gola
nello stomaco
nel cuore
tra ossa e visceri
non saprei dove
cercare
il resto.


Mara Bagatella
(da “La Primavera a febbraio” 26.01.01)

5 commenti:

Neurasia ha detto...

Mara, se ci fosse un dio sensato, le persone come te dovrebbero prosperare ad honorem!!!

Si, esagero!!! :)))

Se penso che non abbiamo tempo nemmeno per salutarci, che viviamo come materiale umano per la spremitura e che i calciatori ignoranti guadagnano palanche di soldi, mi viene veramente male!!!

Max

Anonimo ha detto...

esagera, esagera!:-)))
Il tempo per salutarci lo possiamo trovare.
Se no ce lo possiamo inventare.
Dalle "spremiture" si può svicolare.
Le palanche di soldi non servono ad essere felici. La cosa importante è avere il necessario.
Chi ti ha detto che io non stia già prosperando così come sono???
:-)

Anonimo ha detto...

ah certo!

dico solo che c'è una sperequazione esagerata tra certi mestieri e il loro riconoscimento di mercato. è venale lo so...

;)

Anonimo ha detto...

Hai ragione, ma cosa ci possiamo fare? L'unica è cercare di sensibilizzare le persone ad altre cose. L'arte è apparentemente un'attività umana inutile, la società ha questa percezione perchè essa non crea immediate e tangibili risorse...

... nemmeno i solarium e i centri estetici, secondo me... ma questa è soltanto una mia personale opinione!
:-)))

Anonimo ha detto...

Mi viene in mente che gli italiani, in vacanza, li riconosci subito perché sono quelli che arrivano sulla spiaggia già neri e infighettati.... che sembrano (vogliono sembrare) posatori da riviste patinate di quart'ordine, sono griffati che sembrano testimonial strapagati (e non strapaganti!), li vedi arrivare con gli occhialoni Gucci, i pantaloni lunghi bianchi DG, il vestitino giusto, il taglio giusto, lo sguardo carfagnato, lampadatissimi, si fermano sorridono, click, foto e poi cercano l'ombrellone più glamour della spiaggia! poverini... :)))