giovedì 13 marzo 2008

Amor di Patria

Io ti amerei Patria, ma... quale patria?
Una madre che avvelena il latte dei suoi figli, che madre è? Napoli è italiana, nella cultura e nei frutti della sua terra che sono nel nostro sangue prima che sulle nostre tavole. Quando impareremo che "ogni giardino" è parte della nostra Patria allora ameremo la nostra Patria come un bene nostro, come facciamo con le nostre case, con i nostri miseri giardinetti...

Allora sì che i soprusi nei confronti dei nostri vicini sarebbero soprusi fatti a noi, che ci sentiremmo usurpati se un oleodotto militare inquinasse la più importante falda acquifera italiana (a Vicenza, questo lunedì, qualche giornale ne ha forse parlato...?) o se un'azienda veneziana inviasse rifiuti tossici in Campania.

Viene tristezza, vero? Se non vi viene tristezza, non collegatevi più qui... è tempo perso.
In fondo questo è l'anno degli europei di calcio, delle olimpiadi, della vittoria di veltrusconi, e vaffanculo il nostro paese, dove solo il Pil rischia la retrocessione.... il paese del sole, che non sa sfruttare il sole... In Germania costruiscono case a impatto "zero", noi costruiamo le basi militari che succhieranno la nostra acqua gratis. In Germania hanno un piano per eliminare in dieci anni le centrali nucleari, per portare la quota di diffusione del fotovoltaico all'80%! in Germania, dove il sole lo vedono quando vengono a fare le vacanze qui!

Noi costruiamo inceneritori, magari nemmeno a norma, per ingrassare gli amici degli amici, e sputtanare i nostri giardini, per sempre...

Massimiliano Leone

“L’amore per la Patria, non può essere una passione sfrenata e incontrollabile, bensì un culto sommesso, consacrato nella diuturna fatica umana. Per la Patria ognuno ha il diritto di sacrificare anche la propria vita, tutto, ma non l’oggetto stesso del proprio amore”.
Giuseppe Mazzini

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