martedì 17 novembre 2009
Lontano da tutti
Avete presente i pulcini? Avete presente quando si accalcano uno addosso all'altro avviluppandosi in simpatici grovigli di pelo? Ce sempre un puffetto giallo che sbuca fuori dal gruppo e se ne va per i fatti suoi. Uno a cui tutta quella confusione proprio non va a genio.
Come per uno di quei misteri della natura, per cui tutte le cose sembrano comportarsi alla stessa maniera, anche i bambini hanno atteggiamenti simili quando si ritrovano in branchi! Andate a vedere una partitella di calcio tra bambini delle elementari, vi divertirete un mondo. Un nugolo di boccia scatenati che, tutti insieme appassionatamente, rincorrono il pallone-chioccia e quando finalmente lo raggiungono, partono per la tangente, indipendentemente da dove si trova la porta e dalla direzione giusta per far gol! Il primo che prende la palla va e corre come un matto dritto dritto fino ad uscire dal campo e se il papà o l'allenatore non lo fermano, finisce per darsi alla macchia, tipo Forrest Gump. E con tutti gli altri ventun bambini (anche i portieri) dietro a rincorrerlo! Non è un caso che le categorie dei ragazzetti dagli otto ai dieci anni si chiamino proprio così: i pulcini.
Anche tra i pulcini umani calciofili ce n'è sempre uno a cui non piace stare nella folla, uno che va dall'altra parte e se è abbastanza talentuoso, alza pure la testa e cerca di andare in porta.
Io da piccolo ero quello che andava dall'altra parte, non necessariamente nella direzione giusta e il più delle volte a testa bassa, ma sempre dall'altra parte. Ed ero abbastanza bravo e veloce da non essere quasi mai raggiunto.
In classe, quando facevo le elementari, funzionava più o meno nello stesso modo - e credo che le cose, nonostante sia passata un'era geologica, non siano cambiate di molto. C'è sempre quello più sveglio o più strambo e originale a cui tutti vanno dietro per imitazione!
A volte è il bullo di turno, a volte è quello più sgamato. Ai 'miei tempi' ce n'era uno veramente sveglio. Aristocratico, biondo con gli occhi azzurri, già figo a dieci anni. Figlio di imprenditori, lui si che la sapeva lunga sul mondo e sulla società. Suo papà gli aveva aperto gli occhi e quindi Stefano sapeva benissimo che il mondo apparteneva (e appartiene) a quelli come lui.
In classe erano tutti assiepati attorno al suo banco e si sprecavano i racconti - più o meno romanzati - delle sue imprese eroiche. Il filo conduttore era sempre la superiorità della razza a cui apparteneva, quella di suo padre, il borghesotto milanese arricchito, quello per cui i comunisti mangiavano i bambini e Mussolini voleva rendere grande la Nazione!
Ovviamente lui era anche il bullo di turno e ogni buon bullo che si rispetti deve insegnare agli altri come si trattano i perdenti. Il perdente allora era Marco, un ragazzo cicciottello, molto cicciottello, davvero enorme: una massa basculante di vera pasta di grano duro con guanciale! Marco, per non farsi mancare nulla, era anche noto per la disgustosa abitudine di scapperarsi allegramente e poi appiccicare il trofeo sotto il banco. Una vera schifezza, che a me però faceva impazzire, un misto di terrore e irrefrenabile curiosità. Come al solito, standomene lontano dalla massa e dalla cerchia del bullo, avevo seguito la mia inclinazione a simpatizzare per i più deboli o quelli più strambi. Ero diventato il migliore, anzi l'unico amico di Marco!
Marco lo rividi qualche anno dopo, dimagrito e in piena forma. Ci incrociammo, ormai adolescenti, in una via del paese e fummo felici di rivederci.
Stefano non l'ho più rivisto, probabilmente ha preso in mano l'azienda di famiglia, è stato socialista, poi di Forza Italia. Ora magari è in qualche paese tropicale a sniffare come un dannato mentre i suoi dipendenti tirano la cinghia.
Io sono qui, spesso a inseguir farfalle, più o meno come da bambino. E soffro da matti a non essere uno del branco! Qualcosa ho acchiappato, qualche volta ho dovuto desistere per sopravvivere. Qualcosa mi rimane ancora là davanti, qualcosa da inseguire, lontano da tutti...
:-)
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2 commenti:
... perchè ancora non ti sei reso conto di aver trovato un branco tuo! Stile quello dell'Era Glaciale! dove tutti i reietti si riuniscono e si danno una mano...
(per la cronaca: la tigre coi denti a sciabola sono io! a te la parte del bradipo Sid!)
si il bradipo mi sta bene... eheheheh
m.
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