venerdì 31 luglio 2009
La malmostosa da Merano
La Pellegrini aveva detto "Io l'italiana più forte della storia". La perdono perché non ha conosciuto alcune ragazze che conosco io.
Le vere Signore dello sport italiano hanno commentato:
"E' il suo momento. Si sente la regina. Mi sembra molto si cura di sé, ma è una ragazza giovane. Io non sono appassionata dei confronti sulla base di vittorie e medaglie." Debora Compagnoni - tre titoli mondiali e tre olimpici.
"Non vorrei commentare le sue parole. Vorrei parlare del bellissimo momento dello sport femminile. Stiamo vincendo noi donne." Josefa Idem - cinque titoli mondiali e uno olimpico.
L'ammiro perché mentre io mi sono sempre sentita inferiore, lei si sente superiore. Non si possono confrontare sport diversi. La grandezza di un campione sta nel rispettare i risultati degli altri. Stefania Belmondo - cinque titoli mondiali e due olimpici.
Già, un campione si vede anche dal rispetto.
"Sono delusa dalle mie compagne, mi aspettavo molto di più da loro, non si possono fare tempi sull'1'59", così non si va da nessuna parte". Federica Pellegrini - due titoli mondiali e uno olimpico.
venerdì 24 luglio 2009
Finalmente una buona notizia: possiamo toccare le colleghe!
Insomma possiamo toccare le colleghe, basta che non ci sia libido! Ma ovvio no? Cosa ci voleva a stabilirlo una volta per tutte!? Dopo tanto sudiciume finalmente una buona notizia!
Immagino che la libido sarà dimostrata solo se la presunta vittima riuscirà a dimostrare l'incombente ebbrezza sessuale dell'attentatore, ad esempio con una foto di lui/lei sbavante e con la lingua di fuori... O grazie alla registrazione di lui che urla invasato "vieni qui bella porcellona!".
Ma signori, suvvia! Dopo una settimana di duro lavoro, quale miglior 'toccasana'?
Dopo uno sfogo del direttore o una mancata promozione, cosa c'è di meglio che passare di fianco alla signorina Silvani di turno e, distrattamente, mollarle una bella pacca sul ....?!?!?
Buon week end!
;)>
giovedì 23 luglio 2009
Il cavallo di Orazio
mercoledì 22 luglio 2009
Berlusconi se ne fotte!
Barba: lui ormai se ne fotte. Il popolo sta con lui, lui si sente un Re e l'Italia ama i Re, siamo un popolo di pecoroni.
(continua...)
martedì 21 luglio 2009
Siate soggettivi, per Dio!
Gibba: si tantissimo.
Barba: cioé che dovremmo cominciare a dire: "cerca di essere soggettivo!" e smetterla di dire "cerca di essere oggettivo".
Gibba: sì, vuoi la dimostrazione di quello che stai dicendo?
Gibba: si chiama "paradosso del gatto di Schrödinger". Si tratta di un esperimento mentale ideato da Erwin Schrödinger allo scopo di dimostrare l'incompletezza dell'interpretazione classica della meccanica quantistica.
(si suggerisce una breve lettura di Wikipedia, seguendo questo link - nota di Neurasia).
Gibba: possiamo dedurne che la realtà è soggettiva perchè è legata al gesto del "guardare" mentre oggettivamente non sappiamo nulla. Noi viviamo in una realtà che ognuno di noi chiama realtà e rappresenta ciò che guarda in quel momento ma non ciò che esiste realmente.
Barba: quindi concordiamo sul fatto che è immorale continuare a pretendere dagli altri di essere 'oggettivi', sei d'accordo? è come istigarli alla menzogna!
Gibba: si sono d'accordo. Per questo non sopporto i saoni! Proprio perchè la realtà è soggettiva rivendico il diritto all'incoerenza! L'incoerenza è vista come un male dalla nostra società perchè fa paura, è destabilizzante, ma in realtà incoerenza = evoluzione; e se Leonardo, Galileo e Einstein fossero stati coerenti col loro tempo? Se la realtà fosse "oggettiva" dio avrebbe creato un solo uomo sulla terra! A cosa servirebbe la pluralità di soggetti? Siamo ancora qui a pensare che 2+2 fa 4 quando in realtà non sappiamo neanche quanto fa 2 da solo!
Barba: questa è tua?
Gibba: si mi è appena venuta adesso :)
Barba: geniale!
Gibba: piace anche a me, segnatela perchè poi mi dimentico.
Barba: la pubblichiamo.
Gibba: già, ti adoro Barba tu tiri sempre fuori il lato B di me.
Barba: eheheh.
Gibba: no davvero, da solo non mi vengono certe idee.
Barba: io sono l'osservatore che sperimenta il tuo stato fluido e ne ricava uno stato coerente........
Gibba: tu sei la mentos e io sono il bottiglione di cocacola.
Barba: siamo esplosivi... fico.
Gibba: si, tu da solo fai un po' di freschino alla bocca e basta e io solo tanti rutti!
Barba: cambiando argomento, sai che ieri notte mi è successa una cosa stranissima?
(continua...)
lunedì 20 luglio 2009
40 anni fa la Luna...
Sull'evento dello sbarco, Severgnini ha scritto un articolo molto arguto (da par suo). Cito:
"Se vi chiedete perché tante commemorazioni del 40° anniversario dello sbarco sulla Luna, ci sono tre risposte. La prima: cade d'estate, e nei media c'è spazio. La seconda: è successo nel 1969, durante l'adolescenza della generazione nata negli anni Cinquanta, la più loquace della storia. La terza: è stato il massimo. (...)"
La seconda mi diverte molto e credo sia anche azzeccata. Aggiungerei che i tre astronauti sono ancora vivi e tutti sull'ottantina... e che, beh dai, tutto sommato la Luna mantiene sempre un fascino irresistibile.
Pensate che senza quella storica zampata sulla Luna, semmai c'è stata, non avremmo avuto i Moon Boot! O il famoso passo di danza del grande e indimenticabile M. Jackson, il moonwalk! Come avremmo potuto vivere?
Peccato solo per quell'ipocrita targhetta di acciaio inossidabile lasciata dall'equipaggio dell'Apollo 11 (con la firma di Nixon): «Qui, uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, Luglio 1969 DC. Siamo venuti in pace, per tutta l'umanità.»
Ieri sera ho visto una trasmissione che rievocava la storica diretta RAI condotta da Tito Stagno, che in realtà fu una sorta di radiocronaca... televisiva, un po' come quei programmi sul calcio dove non si vedono immagini ma solo i commentatori che sparano raffiche di banalità guardando un piccolo monitor.
venerdì 17 luglio 2009
Aforismi - Il giudizio di sé
Una virtù del saggio è la capacità di confrontarsi con il prossimo per farAnonimo
progredire i propri giudizi.
Una forma di stupidità è senz'altro la continua tensione a giudicare il
prossimo, per non confrontarsi con sé stessi.