lunedì 20 aprile 2009

I personaggi di Neurasia: Dario e lo specchio

Dario è ossessionato dagli specchi e da qualsiasi superficie capace di riflettere la sua immagine. Quando passeggia non perde occasione per controllare che tutto sia ancora a posto: un ciuffo di capelli stirato male, come se volesse fuggire dalla folta criniera corvina, il finto luccichio delle lenti a contatto viola, la polo infilata nei jeans, senza pieghe e soprattutto l'espressione... mi raccomando, questa volta non mi devono prendere in giro! Quando attraversa il corridoio di casa, dal bagno alla cucina, rallenta quasi impercettibilmente davanti allo specchio che si trova nel disimpegno... tutto a posto? si dai, tutto ok.
Credo che la sua ossessione sia viva, come un demone irridente che abita contemporaneamente in tutti gli specchi del mondo e quando vede passare Dario si diverte ad osservarne quell'espressione così sollevata nel riconoscersi in questo surrogato del mondo: io, sono ancora io... Lo specchio-placenta!
Dario mi fa tenerezza, è un bravo ragazzo sui 35 anni, forse ha paura di quello che lo specchio non può riflettere e allora si concentra sulla propria fraterna, consueta, rassicurante immagine. Il mondo fa paura se tuo padre e il padre di tuo padre comandavano i soldati con la sicurezza che può darti una divisa con la greca infarcita di stelline. Parla con l'accento del nordest italiano, con una voce effemminata che sembra un vecchio cinquantino quando accelera per impennare e poi si spegne sull'ultima sillaba. Una cantilena che non sai mai se stia affermando qualcosa oppure faccia delle domande esistenziali: una sorta di doroteismo socratico! Il suo accento è inconsapevolmente più marcato, perché in realtà non è originario di quelle parti, è figlio di immigrati.
Lavora in uno di quei comuni del Veneto con l'accento sulla 'a'. Nonostante la difficoltà di essere impiegati statali ai tempi di Brunetta, avendo molte ferie, un orario di lavoro agevole, pochi stress, uno stipendio discreto e sicuro e una bella moglie, sarebbe ora di avere dei figli. Forse non vuole prendersi questa responsabilità. E' strano, perché lo conosco da 4 anni e dopo infinite pressioni dei suoceri sul tema 'nipotino', solo pochi giorni fa si è deciso e ha comprato la playstation: comincia a starmi simpatico!

2 commenti:

Mara ha detto...

mi piace questo rimbalzo da un blog all'altro...
:-)

massileo ha detto...

beh altrimenti che gemellaggio sarebbe!!! :)))