mercoledì 15 aprile 2009

Terremoto e Tragedia

Italia, più ti conosco e più ti odio. Più ti odio e più mi rendo conto di amarti e di non sopportarti più... Come direbbero Bono Vox, Mogol e Matteo Beccucci: sei impossibile, non posso vivere con te e senza te!!!

Un paese scosso da una tragedia terribile, nelle cui macerie scopriamo le solite cose: che siamo estremamente generosi nei momenti difficili, ma che non sappiamo affrontare la vita con senso di responsabilità.

Un ospedale costruito in una vita, preventivato 11 miliardi di lire, è venuto a costarne 196! Ed è pure stato costruito male, al risparmio!!! Crolla e non dovrebbe crollare! Quanti ci hanno mangiato?

Mentre gli italiani - quelli buoni - corrono, zappa in mano e stivali ai piedi, ad aiutare i propri connazionali, l'informazione disegna il perimetro di una tragedia che poteva essere in parte evitata, almeno per il conto delle povere vittime.

Oltre alle truffe sulle costruzioni, scopriamo che, nonostante il terremoto in zona fosse ampiamente previsto (centinaia di scosse rilevate nei mesi precedenti e un quadro che non lasciava dubbi), la protezione civile non aveva un piano di emergenza e non aveva effettuato alcuna specifica esercitazione. Otto ore dopo la tragedia, i medici dell’ospedale non avevano ricevuto aiuto e non c’erano ambulanze disponibili. Sono le testimonianze dei primari dell'ospedale intervistati da "Anno Zero". I giornali e le tv hanno glissato, anzi ora probabilmente si prepara un ennesimo editto bulgaro di Berlusconi contro Santoro!

Ma in quale Paese viviamo? Gli italiani come sempre daranno retta al pulcinella di turno, perché le persone serie, da noi, risultano noiose.... Portano tristezza, rogna... Vide o' mare quant'è bello! E poi le case crollano, i bambini muoiono sotto le macerie, le madri piangono... La responsabilità è anche di chi non dice niente, di chi nasconde la verità, di chi strumentalizza sempre tutto per i propri interessi personali e nel frattempo concima la storia perché il lutto si ripeta!

Siamo al 40esimo posto nella classifica mondiale della libertà di stampa di Reporter sans Frontière dopo Cile, Bulgaria e Corea del Sud...

Vide 'o mare quant'è belloooooo!
Spira tantu sentimentooooooo.

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