lunedì 2 marzo 2009

Facebook: lo scemo del villaggio globale!

Secondo la neurologa inglese Susan Greenfield, docente a Oxford e membro della Camera dei Lord, i social network espongono le menti giovani e adolescenti al rischio di tornare al livello infantile. Ne ha parlato durante una seduta della Camera e il New York Times ne ha tratto un articolo con il titolo "Is Social Networking Killing You?" pubblicato il 24 febbraio 2009 (link).
Passare da una schermata all'altra, da uno stimolo (semplice e fortemente attrattivo) all'altro, in un mondo "basato sul modello dell'azione-reazione veloce" conduce il cervello ad assumere questa modalità come normale, formandolo "perché esso operi sulla stessa scala temporale". Purtroppo (per fortuna) il mondo 'reale' ha tempi di reazione diversi, generalmente più lunghi, e questa disparità potrebbe configurare un deficit dell'attenzione.
Qui si aprono diversi possibili collegamenti 'semantici': primo tra tutti mi viene in mente il lavoro del sociologo canadese Marshall Mc Luhan per cui l'impiego dei nuovi media 'elettronici' avrebbe comportato una sorta di evoluzione del nostro stesso sistema nervoso centrale, secondo le implicazioni delle sue note teorie, 'volgarmente' sintetizzabili nella frase "il medium è il messaggio" (Mc Luhan, Gli strumenti del comunicare, 1967). Il messaggio è da intendersi in senso lato, profondo, come contenuto in assoluto. Spingendoci oltre, potremmo parlare addirittura di contenuto evolutivo umano.
Poi dovremmo fare un riferimento obbligato al concetto di "brainframe" secondo l'erede intellettuale di Mc Luhan, Derrik de Kerckhove, studioso degli sviluppi antropologici di Internet e delle interazioni tra la tecnologia e il corpo umano. Sempre banalizzando, secondo la teoria dei brainframe, il nostro cervello, inteso come funzione cognitiva e rappresentativa, è in continua evoluzione in quanto si adatta ai meccanismi dei nuovi mezzi di comunicazione.
Qui il discorso si fa lungo e questo non è il contesto adatto. E anche troncando il discorso così, confermiamo che Internet ci sta tagliando un po' il fiato...
Altro in Neurasia (link). I commenti soprattutto!
;)

2 commenti:

Mara ha detto...

Grazie Massi!
Ora, appena ne avrò il tempo, andrò a cercarmi il materiale per approfondire per conto mio... in perfetto stile slowblog...
... ecco a che dovrebbe servire Internet...
Un bacio, te lo meriti stavolta!

Anonimo ha detto...

beh su queste teorie ci ho fatto un paio di esami universitari... sono avvantaggiato; per questo mi interessano molto! :)