E poi dicono dei comunisti! Questo governo ha un solo obiettivo, restare a galla in una situazione contingente drammatica e salvare, ancora una volta, gli interessi dell'autarchia politico-imprenditoriale piduellina!
Un momento triste per la nostra storia, dove la recessione non è gestita con politiche illuminate, votate alle prossime generazioni, come avrebbe sostenuto De Gasperi, ma solo agli interessi personalistici di un governo i cui confini politici si perdono nei territori affaristici del premier!
Abbiamo bisogno di dare respiro alla classe media, non abbiamo bisogno dell'elemosina delle Social Card. Abbiamo bisogno di un intelligente manovra di tagli alle tasse, soprattutto quelle sui consumi, come si sta facendo in Inghilterra, non di aumentarle! Abbiamo bisogno di investire in obiettivi strutturali a lungo termine, non di tagliare i fondi all'università in maniera generalizzata senza mirare alle efficenze. Abbiamo bisogno di strategie non di miopi tatticismi!
Abbiamo bisogno di soluzioni intelligenti, come dare nuova aria, in tutti i sensi, al mercato delle energie rinnovabili. Invece il governo sta pensando di tagliare gli sgravi fiscali per le ristrutturazioni immobiliari che puntano sul risparmio energetico!
Col decreto anti crisi il governo ha intenzione di eliminare la retroattività del tetto messo a disposizione per accedere allo sconto del 55% sui suddetti investimenti. Inoltre si vogliono introdurre procedure restrittive per l'accettazione delle richieste, che sicuramente limiteranno parecchio l'impatto di questi investimenti. Il risultato, secondo Legambiente, sarebbe controproducente per due motivi: la non riduzione dell'inquinamento de dei consumi di energia e addirittura un peggior rapporto costi-benefici per lo Stato, in quanto aumenterebbe il ricorso al 'nero'. Infatti, a fronte di un investimento di 10 mila euro, con lo sgravio il costo effettivo sarebbe di 4.500 euro. Senza sgravio molti decideranno di non investire o di investire in 'nero'. Bel risultato!
Lo sgravio del 55% è stata un'iniziativa lungimirante del governo Prodi, che aveva introdotto un circolo virtuoso tra risparmio energetico (500.ooo Mwh dal 2007 a oggi), riduzione di emissione di CO2 (70 mila tonnellate dal 2007 a oggi) e introiti fiscali (350 milioni di euro di Iva sui lavori regolarmente denunciati dal 2007)! Il tutto in un contesto di totale dipendenza energetica dall'estero (con le conseguenze che ne derivano in termini di costi per lo Stato, per le famiglie e per le imprese) e con la consapevolezza di dover rispettare gli accordi internazionali inclusi nel trattato di Kyoto.
Vi riporto un buon articolo di Gian Antonio Stella pubblicato sul Corriere on line di oggi: Il pasticcio sugli Sgravi.
3 commenti:
Tremonti ha detto che per il 55% le risorse non ci sono....non so che dire
Simonep
siamo alla frutta Simo... anzi, forse nemmeno quella ci rimane... però così di certo non risolviamo la situazione, il governo sbaglia sbaglia sbaglia sbaglia!
Io dico che per quel che interessa a loro i soldi ci sono... per esempio per continuare a pagare multe all'Unione Europea a causa di Rete 4... Questa gente ci sta affossando, altro che "Rialzati, Italia!"
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