Dicevano i latini, scriveva Seneca, che la strada del successo deve passare attraverso la fatica e il sacrificio: attraverso le asperità alle stelle, appunto. In questi giorni ho consultato una nota rivista di astrologia (si, lo so, è trash!), come ultima ratio per capire se il 2009 potrà finalmente squarciare le nubi scure del 2008. Non ci ho capito un granché. L'amore bene, l'eros molto bene (mah) e il lavoro brillante, soprattutto verso fine anno, superato il trigono di Saturno e grazie ai favori di Giove! Eccheccacchio sarebbe?
E meno male che è quasi finito, perché il 2008 è stato un anno da paura! Un anno di Crisi, quella vera, quella che tocca le nostre abitudini, la nostra quotidianità. E' tempo di bilanci, direbbero quelli infangati nella moderna massificazione linguistica. Ho riflettuto sul termine "bilancio", applicato ai consueti discorsi di fine anno. Fare il bilancio non è banale. Bisogna capire bene il senso di questa espressione. A proposito di 'significato', di 'senso', bisogna premettere che internet sta cambiando antropologicamente il nostro sistema cognitivo, il nostro modo di leggere, di conoscere, di assimilare i concetti, di interagire. Internet instaura delle pratiche diverse che ci condizionano fortemente. Tanto per sintetizzare e per fare un esempio pratico, con internet la nostra lettura è diventata "orizzontale", cerchiamo subito le soluzioni senza approfondire verticalmente i processi. Superficializziamo il nostro bagaglio culturale. La nostra è una lettura di "attraversamento", fatta di balzelli, di link, immagini, video, ...
I concetti, i significati perdono di senso, perdono di peso, la sostanza stessa dell'apprendimento è fugace, menzoniera. Così accade anche con la nostra identità, che viene addirittura mascherata, e con le nostre relazioni sociali. Stiamo diventando estremamente soli, chiusi in noi stessi e timorosi dello sguardo altrui. Le vedete, no? Queste persone che stanno tutto il giorno su internet... Che pena...
Questo per dire che oggigiorno, esprimere un'intenzione come fare il bilancio di un anno, sembra qualcosa che, nel momento stesso in cui io scrivo e voi leggete, viene mistificata e non compresa, oggettivata in un angolo, posseduta per un attimo, sconsacrata e quindi rimossa, con estrema gaiezza del nostro cervello, che non ambisce ad altro che... passare ad altro, non sforzandosi di andare in profondità, liberando ormoni di gioia e ignoranza.
Ecco, quello che ho imparato quest'anno è proprio questo: tornare a dare importanza ai momenti, alle parole, ai concetti, alle intenzioni, alle visioni, alle 'cose' vere... In ogni piccola cosa si 'nasconde' il cosmo intero e io vorrei cambiare così la mia prospettiva di indagine interiore. Volare alto a volte può voler dire, semplicemente, trovare un orizzonte di senso attraverso un piccolo gesto, un accadimento occasionale, una fotografia, una parola detta in un certo modo, uno sguardo.
Fare il bilancio per me significa aver imparato, finalmente, cosa significa veramente questa espressione e quindi riuscire a darle l'importanza che merita. Semplicemente.
;)
5 commenti:
Che strano, Massi, hai parlato del bilancio dell'anno... sai che io lo faccio da almeno 5 anni?
Mese per mese, scrivo il riassunto dell'anno appena trascorso (e spesso mi tocca consultare agende, lettere, diari, per ricordare cosa ho fatto di importante o significativo nei mesi di gennaio, febbraio, marzo...)
E' una faticaccia e spesso mi prende l'intero pomeriggio del 31 dicembre.
Forse penserete che sono pazza... però alla fine è una soddisfazione. I riassunti dei miei anni vengono regolarmente spediti ad una persona carissima, che è il mio Archivio, la mia Memoria vivente... una persona meravigliosa che da anni si assume questa incombenza, questo ruolo di Scrigno.
So che lei legge con attenzione e partecipazione, anche se non fa commenti, non giudica, non consiglia...
Forse poi dimentica, anzi, probabilmente lo fa...
Ma aspetta ad ogni 31 dicembre il riassunto successivo, l'ennesima puntata... un altro pezzo della mia vita da accogliere.
Ed io penso di essere davvero una persona fortunata ad avere amici del genere...
e si che di amici strani ne hai!!! basta pensare alla compagnia del 19 dicembre!!! :))))))
Per quanto riguarda quella...
Non cucinerò MAI PIU' per gente che corregge il risotto al radicchio con il peperoncino e mi avanza le lenticchie... la prossima volta... minestrina col brodo di dado, ecco quel che vi meritate!!!!
>:-(
Il 2008 è stato un anno particolare con un finale da paura....per il 2009 mi aspetto i primi sei mesi durissimi mentre nella seconda parte dell'anno sono fiducioso......sperem!!!auguroni Massi Mara e tutti....
Simonep
che sarà sarà faremo sempre conto sulla ns amicizia!!! ;) auguroni!!!
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