venerdì 12 dicembre 2008

Notte di luce

Notte di luce
Che in stelle il pianto muti
Questo silenzio
Di mille campanelle
Ricomponi
In forma di dolce ondulata collina
Sotto una coltre
Di cielo
Velato di seta.
Serena bellezza sognata
Che non puoi posare
Un soffio di sabbia rosata
Ti porta
Rendendo danza
I passi di ognuno che sfiori
E vani i pensieri
Che non siano d’amore.



Mara Bagatella
Lirica, 12.99

7 commenti:

Anonimo ha detto...

anche secondo me è natalizia! è stupenda, grazie! :)

era tempo che non pubblicavo perché sono a casa un po' influenzato e senza voglia.

ma passa, passa. :))

Anonimo ha detto...

bellissima fratello.....

simonep

Anonimo ha detto...

Si, di solito non scrivo poesie natalizie...
Ho smesso in terza elementare, credo :-))
Questa qui mi è venuta, come tutte le cose belle: a casaccio...

Anonimo ha detto...

"Un soffio di sabbia rosata"

è eccezionale, mi piace veramente moltissimo come figura! :)

Bellissima Mara, veramente!
Immagini luminose, leggere ma calde.

Anonimo ha detto...

A dire la verità è proprio un dipinto, questa, più che una poesia. Nel senso che non esprime idee o concetti, ma visualizza immagini.
Mi sto accorgendo che alcune poesie che scrivo sono così.
Non ci avevo mai fatto caso prima, forse perchè non le scrivo di seguito ma ci sono intervalli di tempo molto lunghi tra l'una e l'altra (Notte di luce è del 1999!).
Il fatto di pubblicarle e di vederle a "distanza ravvicinata" mi fa scoprire cose nuove. Ad esempio, un'altra poesia ad immagini è "A che punto è la notte" (la prima che ho spedito a Massi).
Se ne scoprite delle altre voi...
:-)
Volevo ringraziare nuovamente Massimiliano per l'ospitalità su questo blog. Si imparano cose diverse su se stessi, condividendo gli spazi e le idee...

Anonimo ha detto...

...ah, un'altra cosa: è una poesia natalizia volutamente, fin dal titolo: "Notte di Luce" è l'appellativo dato alla notte di Natale dalla Chiesa (non mi ricordo in quale preghiera, se la trovo ve la dico), Ma il 25 dicembre è una festa molto antica, precedente al Cristianesimo. Si celebrava il Solstizio d'Inverno, veniva invocata la Luce nella notte più lunga dell'anno.
Per questo a Natale ci riempiamo ancora oggi le case e le strade di luminarie (alla faccia del risparmio energetico!!!)

Anonimo ha detto...

e Dio sa di quanta luce avremmo bisogno... non solo a Natale. la poesia stessa è luce per l'anima, quando sembra che il nostro mondo sia popolato solo da ombre e persone che hanno perso il senso delle cose, perché il nostro modello è come un sole nero...