giovedì 16 agosto 2012

La cura che uccide

L’80% dei medicinali prodotti negli ultimi 50 anni ha fornito pochi benefici: è la tesi sostenuta da due ricercatori in un’analisi pubblicata sul British Medical Journal. Secondo un altro studio indipendente il rapporto tra ricerca di base e marketing sarebbe di 1 a 19. (link articolo del FQ).

Chi vive la sofferenza di una malattia importante, soprattutto se rara, capisce bene la verità di questa ricerca, quasi banale. La ricerca scientifica è finanziata per lo più dalle case farmaceutiche, il cui interesse è soprattutto quello di fare profitti e certo non di guarire le persone. GUARIRE significa capire le cause di una malattia e curarla definitivamente. Ma questi signori della finanza farmaceutica hanno come unico obiettivo lucrare sulla sofferenza. Sanno solo indorare le pillole, in senso letterale. 

Bisogna stabilire un parametro, una percentuale minima di investimenti che ogni società farmaceutica deve destinare alla ricerca. Inoltre è necessario che i protocolli di rilascio di un nuovo farmaco dimostrino l'effettiva efficacia rispetto ai farmaci già esistenti, sia in termini di benefici che di minori rischi per la nostra salute. 

2 commenti:

flavio ha detto...

ma non sai che le malattie sono più intelligenti delle case farmaceutiche?

Neurasia ha detto...

forse hai ragione ... infatti certe malattie vanno a colpo sicuro, non vanno a disturbare certe persone ... purtroppo ....