Accocolati,
a coccole colati,
ci calammo
con la corda in cala.
Clamore, mare e more.
Amore.
Frutto amaro, amareggiate spore.
L'onda mi prese,
tonda spuma, ancora.
Tornai a riva,
fragore e viva
frettolosa mina.
Sconcertante tonfo,
burla e risa
risalendo schiva.
Si girò.
3 commenti:
Stavolta lo faccio davvero: fondo il "Gibba fan club".
Per iscrizioni rivolgetevi pure a me medesima che sono la presidentessa e me ne vanto...
:-)
tra un cliente e l'altro un momento di puro olimpo poetico.....grandissimo
Simonep
ormai possiamo dire che il Gibba appartiene alla poetica minimalista esistenziale. forse Neurasia stessa è la culla di questa forma di arte... chi lo sa? chi se ne frega soprattutto!?!? noi siamo l'ultimo continente e quindi da qui riparte tutto!
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