venerdì 18 aprile 2008

18 aprile 2008 - A un amico...

Se penso a te la strada comincia a tremare,
come la linea di un orizzonte incerto,
mentre la polvere si attacca alla fronte,
fuori rumori di metallo e gomma.

L'odore è di pino e di cedro,
il sapore è buono,
forte come una preda selvaggia,
catturata tra il deserto e la foresta, tra il sogno e la veglia.

Se penso a te, quanti amici,
il duemila diventa futurista, per la prima volta!

Poi si arriva al mare.

Al mare arrivano i fiumi, i torrenti,
Al mare arrivano i pianti e i tormenti.

Poi si arriva al mare e io rido con te.

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