Se penso a te la strada comincia a tremare,
come la linea di un orizzonte incerto,
mentre la polvere si attacca alla fronte,
fuori rumori di metallo e gomma.
L'odore è di pino e di cedro,
il sapore è buono,
forte come una preda selvaggia,
catturata tra il deserto e la foresta, tra il sogno e la veglia.
Se penso a te, quanti amici,
il duemila diventa futurista, per la prima volta!
Poi si arriva al mare.
Al mare arrivano i fiumi, i torrenti,
Al mare arrivano i pianti e i tormenti.
Poi si arriva al mare e io rido con te.
Nessun commento:
Posta un commento