mercoledì 12 agosto 2009

L'uomo bidimensionale

Il Sig. Ragni ha un armadio con cinque completi blu estivi e cinque completi blu invernali, cinque camice bianche estive e cinque camice bianche in doppio ritorto per l'inverno. Cinque cravatte blu, tre scarpe nere invernali e tre estive. Stessi modelli, stesse marche, stesso negozio.

La mattina si sveglia, al secondo spaccato, doccia, boxer, la faccia quadrata dai lineamenti perfettamente regolari, si specchia e si rade con sicurezza e determinazione. Le basette al millimetro.

Apre l'armadio e non ci sono dubbi: ogni uguale combinazione è numerata per giorno: uno è lunedì, due è martedì, tre è mercoledì.

Così è tutta la sua vita, immagino. Così apparentemente perfetta è la sua esistenza, così geometricamente piatte e regolari le sue aspettative, così solida la sua percezione di uomo realizzato. Il lavoro giusto con uno stipendio appropriato, la moglie giusta - che produce corna perfettamente simmetriche, il figlio giusto - tra qualche anno sarà un tossico, la vacanza giusta - Albarella, il SUV modello parallelepipedo con le gomme; tutto appropriato, tutto quadra, senza una piega. Almeno apparentemente.

E' convinto che tutto ciò sia merito suo - non sa che la vita è essenzialmente una miscela di tre quarti di culo e un quarto di predisposizione al culo. E anche fosse... ma certo! tutto questo è certamente merito suo! Sai che roba.... il suo mondo scorre via liscio come un tubo di scarico perfettamente calibrato.

Lo incrocio ogni giorno e ogni volta, come se fosse la prima, lui osserva il mio passo lento e sul suo quadrato facciale si disegna un taglio obliquo perfettamente regolare, tipo:

[>:-/]

So cosa si materializza nel suo cervello bidimensionale: "Ah, se tutti fossero come te, Massimiliano!". Quale forma di rimprovero è più stupida di una frase del genere: "Se tutti fossero come te!".

Già, se tutti fossero come me, penso, "minimo minimo la mia ragazza sarebbe confusa!"

Un giorno la faccia quadrata ebbe il coraggio di dirmelo: "se tutti fossero come te...". Al che gli risposi, con voce ferma e decisa:

L'ABITO LO FA IL MONACO! LO SAI? L'ABITO LO FA IL MONACO!!!

Lui rimase atterrito, con la certezza che io fossi completamente pazzo - forse l'unica certezza sensata della sua vita. Allora io con una punta di malcelato orgoglio presi la via del bagno, per i tre minuti meglio retribuiti della giornata.

Non so per quale motivo, ma da quel giorno, l'uomo bidimensionale mi ha sempre parlato con diffidenza - e con un certo timore.


ps: nomi e cognomi, situazioni, episodi e ambienti sono frutto della mia fantasia. Se ciò è possibile...

10 commenti:

Mara ha detto...

Non ci credo... al corsivo in fondo al post, intendo.
:-))))

Neurasia ha detto...

si, in fondo, non ci credo nemmeno io!!! eheh

m.

Anonimo ha detto...

Il golfista
Il signor X è un golfista.Mi spiego:in realtà svolge un altro lavoro,solitamente libera professione,ma può andar bene anche un imprenditore casa-capannone.La colpa non è sua per carità: se è diventato così,gli amici lo hanno portato sulla cattiva strada e lui naturalmente incline a possedere un cervello simile ad una zucca,si è adeguato.Dice: fa bene alla salute,sei all'aria aperta,ti scarica dallo stress e poi fa tanto trendy.Arriva sulla sua auto,solitamente dimensione yacht,ma è bene accetta anche la Smart per i finti proletari compagnoni di tutti.E' ben consapevole della sua tremenda forza quando scarica carrello e ferri del mestiere,rigorosamente comprati in Inghilterra.Bavero rialzato,portamento prestante(questo vale anche per gli ultrasessantenni impregnati di Red Bull),completino in tinta,si accoda agli altri per iscriversi alla gara.Il regolamento vieta tassativamente abbigliamenti poco consoni al gioco,così come linguaggi poco corretti.Peccato però che il signor X si lasci andare,(quando non c'è l'arbitro nelle vicinanze), ad espressioni che lo fanno ritornare nel mondo degli umani, per non parlare di quando ritorna a casa.Ma si capisce,è stressato dal gioco.I suoi compagni di merende aizzano la naturale competizione che alberga nell'animo di noi tutti e così dimentico delle fatiche e delle sfighe quotidiane,allegro trotterella sul morbido campo per cinque ore,noncurante di pioggia,neve o grandine.Solitamente dove c'è un terribile esemplare di golfista maschio,esiste anche la femmina.A questo proposito ne esistono due versioni:la carampana incartapecorita,naturalmente moglie di..o ultima capostipite di famiglia bene(dice) che, incavolata come una iena,ipercompetitiva,gioca il tutto e per tutto a costo della vita e poi la Divina.Quest'ultima, coda di cavallo e anch'essa bavero rialzato,alta,tonica,perfetta,incarna il modello ideale del tipo sportivo del golfista,che ovviamente può circondarsi solo di tali tipi di donne.Lei inarrivabile giovane amazzone della buona società,ha un istinto omicida per chiunque(donna)osasse rubarle la scena..ops..il campo.Il gioco è duro,del resto la vita è dura e qualcuno deve pur fare questo sporco lavoro...A sera il signor X si allontana sempre con portamento fiero e bavero rialzato, gongolando già nuove avventure.Dormi piccino. Monica

Neurasia ha detto...

non sono mai stato veramente su un campo da golf, in un paio di occasioni mi ci sono avvicinato un tantino, ma sempre con una certa diffidenza iniziale, superata poi dalla voglia di sfondare il recinto con una ruspa e sgasare tra le buche facendo danni bestiali! :)))

in entrambe le occasioni ho vissuto esperienze un po' inquietanti: la prima volta durante un addestramento militare, stavamo fingendo un assalto a un bunker nemico e improvvisamente - probabilmente mi ero perso mella macchia - mi trovai proprio di fronte a una rete metallica, "al di qua" di un sofficissimo campo da golf.

uno dei golfisti si spaventò per la sorpresa! figurati il tizio concentratissimo sul colpo della sua vita, che vede sbucarsi dalla boscaglia un soldato mimetizzato con il fucile puntato e gli occhi sgranati (perché mi ero perso e anch'io ero sorpreso dalla scena!).

dopo lo spavento subentrò la naturale aristocrazia e lo stand elevato del golfista - e quindi mi mandò a quel paese. io pensai per un attimo come sarebbe stato bello scaricargli il mitra ad altezza ginocchia e vederlo stramazzare tra le sue mazze...

ma non feci altro che raccogliere una delle palline perse al di là del recinto e, con la scusa di restituirgliela, gliela tirai mirando alla testa - mancandolo, per fortuna.

la seconda esperienza è recente e si è impressa nella mia memoria come una fotografia surreale. ero a un funerale e a un certo punto decisi di fare due passi per smorzare la tensione; mi allontanai fino a raggiungere uno dei lati esterni del cimitero, una parete fittissima di loculi, che i più vecchi erano della fine Ottocento. Qui rimasi un po' sbalordito, perché a nemmeno cinque metri dalla parete c'era una rete metallica che divideva il cimitero da un campo da golf e tra la parete con i loculi e la rete, per terra, una semina di palline da golf frutto di traiettorie mal calcolate.

dopo un semplice ragionamento, mi resi conto che le palline, per essere proprio lì, dovevano per forza essere rimbalzate sulla parete... un'immagine veramente terribile!

:))))

Mara ha detto...

Io invece sono stata ad Albarella... 2 volte, a fare la baby sitter (la prima volta in particolare, al noiosissimo marmocchio di una coppia di arricchiti...)
C'è un bel campo da golf... sta a vedere che il sig. Ragni e Mr. X sono buoni compagnoni di gioco!
:-)))))))))

Anonimo ha detto...

Il golfista Parte Seconda
Quando il signor X,golfista dei fine settimana nonchè di allenamenti quotidiani a mo' di perfezionamento, va in vacanza,va a giocare a golf.SEMPRE.Identifica una località al caso suo,mare o monti non importa,l'obiettivo è solo uno:giocare per vincere.Tutti i giorni.Può essere fra le bianche scogliere di Dover o a Lanzarote non importa:il contesto non interessa.Il signor X,una volta tornato a casa,si realizza nel parlare con gli altri minus habens della sua pericolosissima avventura,di come ha usato la macchinina elettrica,(lui è un ambientalista)di quale angolazione ha scelto per il Drive;poco importa la bellezza dei tramonti, o mio Dio, i brividi che puoi avere contemplando una montagna.Lui gioca tutti i giorni,se ce la fa,altrimenti a malicuore a giorni alterni,ma attenzione, nel giorno di riposo,va a mangiare alla Club House(n.d.r.ristorante)del campo, dove,prima di gustarti un pasto,telefoni alla tua banca per rinegoziare il mutuo.Alla domanda:Perchè siamo qui?Risponde:Perchè è bello e ci sono BELLE PERSONE...Appunto,tutti quelli dei baveri alzati. Monica

Mara ha detto...

potresti scrivere un romanzo su 'sto golfista... ma mi sa che sarebbe noioso, almeno quanto lui!!!
:-)))))))))))

Neurasia ha detto...

per caso hai avuto un'esperienza sentimentale negativa con un golfista? :))))

Anonimo ha detto...

Diciamo che ho parecchio materiale su questo argomento,ma non intendo tediarvi oltre.Era un esempio di uomo bidimensionale:un apparente giocatore che non si è mai messo in gioco nella vita.Andiamo avanti! Monica

Anonimo ha detto...

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