Notizia di ieri. Fonte AGI.
"Un disccupato austriaco di 56 anni si e' tagliato di netto un piede, a quanto sembra per scongiurare il rischio di dover tornare a lavorare: l'assurda vicenda, avvenuta nel Land sud-orientale della Stiria, e' stata riferita dalla televisione pubblica Orf. In mattinata, qualche ora prima dell'appuntamento cui era stato convocato presso il locale Ufficio di Collocamento perche' si sottoponesse alle visite mediche finalizzate all'assegnazione di un impiego, l'uomo si e' chiuso nel proprio garage, ha preso una sega elettrica e si e' troncato il piede sinistro appena sopra la caviglia. L'autolesionista ha quindi gettato il moncone in un forno e poi, sanguinando copiosamente e zoppicando, ha raggiunto un telefono dal quale ha chiamato un'ambulanza. Un intervento chirurgico d'urgenza ha scongiurato pericolose complicazioni ma non ha potuto ovviamente rimediare alla perdita del piede e alla conseguente invalidita' che lo rendera' inabile al lavoro."
Pensavo, se questo può succedere in Austria, figuriamoci qui da noi. Mi domando, dopo aver tolto l'articolo 18, che almeno ti obbliga a lavorare... non è che poi succede di peggio?
Monti avvisato, articolo 18 salvato?
No perché ... oggi come funziona? Che le aziende sopra i 15 dipendenti, a meno di fallimenti, devono tenersi i lavoratori fino alla pensione...
Parentesi per capire meglio: prima hanno allungato l'età pensionabile e ora pensano di eliminare l'articolo 18 senza istituire un vero sostegno alla disoccupazione come fanno in certi paesi più civili di noi. Capite quando parlano di macelleria sociale? Le aziende si sono lamentate perché non vogliono mantenere occupati i lavoratori fino a quasi 70 anni con conseguente aggravio dei costi (malattie, indennità, ...) e crollo progressivo della produttività (a una certa età uno non è più così brillante! specie se magari deve andare a lavoro con la flebo ...). Quindi ora per aiutare le grandi aziende si elimina l'obbligo di reintegro dei lavoratori licenziati! Fate due più due ...
Quindi dicevo, oggi il sistema Italia funziona così: le aziende e lo Stato mantengono milioni di stipendiati - spesso improduttivi, diciamolo - per tanti tanti anni, perché poi in qualche modo questi, per una sorta di partita di rientro, ripagano le stesse aziende e lo Stato attraverso le tasse e i consumi. Bene o male, se recuperiamo l'evasione fiscale e i costi dovuti a corruzione e sprechi, le cose funzionerebbero alla meraviglia. Pochi conflitti sociali, bassa disoccupazione, prodotto interno, consumi, ...
Domani cosa accadrà? Aumento della disoccupazione in una fascia di popolazione (45-50 anni in su) che: ha bassa possibilità di reintegro nel mercato del lavoro e garantiva una grande capacità di spesa (quindi con impatto negativo sui consumi interni) e nella maggior parte dei casi ha anche una famiglia da mantenere. Il padre si ritroverà disoccupato e magari (nella migliore delle ipotesi della Fornero) il figlio troverà lavoro alla metà dello stipendio del padre. La famiglia collassa, i consumi e l'entroito fiscale pure. Fallimento del paese.
E ovviamente, in uno scenario di minori entrate, assisteremmo all'aumento del ricorso a mezzi di sopravvivenza quali sussidi vari, invalidità, ecc... tutti a carico di uno stato sociale sempre più debole.
Ma qui Monti darà il meglio di sé eliminando anche queste forme di assistenzialismo ... (costano troppo, per carità!) e quindi sarà anarchia e delirio allo stato puro!
Ma questi sono discorsi troppo banali per un tecnico di primo livello come il Dott. Monti in Goldman!
martedì 27 marzo 2012
giovedì 22 marzo 2012
Ti sono vicino spiritosamente ...
Anziché dire "ti sono vicino spiritualmente", cominciamo ad utilizzare formule di cortesia più fedeli alla realtà.
Intanto: cosa significa "spiritualmente"??? Troppo vago, troppo relativo, troppo legato alle nostre convinzioni etiche, religiose e metafisiche!
Il nostro amico in difficoltà potrebbe non accontentarsi, potrebbe pensare: "beh troppo facile ...", "non puoi capire", "lo dici per pulirti la coscienza", ...
Invece, una persona piena di spirito, che fa dello spirito, insomma spiritosa, oltre che accontentare le esigenze degli spiritualisti (coloro che credono nello spirito come entità trascendentale), secondo me rende felici (almeno ci prova) anche tutti coloro che, senza pretendere l'anima, si accontentano anche di un po' di leggerezza, di gioia terrena, o semplicemente di quel tanto di concentrazione etilica tale da rendere il pasto della vita meno amaro e più digeribile.
O no?
Intanto: cosa significa "spiritualmente"??? Troppo vago, troppo relativo, troppo legato alle nostre convinzioni etiche, religiose e metafisiche!
Il nostro amico in difficoltà potrebbe non accontentarsi, potrebbe pensare: "beh troppo facile ...", "non puoi capire", "lo dici per pulirti la coscienza", ...
Invece, una persona piena di spirito, che fa dello spirito, insomma spiritosa, oltre che accontentare le esigenze degli spiritualisti (coloro che credono nello spirito come entità trascendentale), secondo me rende felici (almeno ci prova) anche tutti coloro che, senza pretendere l'anima, si accontentano anche di un po' di leggerezza, di gioia terrena, o semplicemente di quel tanto di concentrazione etilica tale da rendere il pasto della vita meno amaro e più digeribile.
O no?
mercoledì 14 marzo 2012
Questione di chilometri ... ovvero dei costi del trasporto pubblico in Italia ...
Venerdì scorso, di rientro da una trasferta di lavoro, dopo un estenuante viaggio di più di sei ore, con tre cambi di treno, eccetera eccetera, finalmente arrivo in stazione a Vicenza. Sfatto per il viaggio, prendo un taxi per tornare a casa e mi abbandono sul sedile posteriore, sbuffando gli indico la destinazione.
Il tassista mi fa: stanco eh?
E io: si, ho viaggiato parecchio.
Lui: per lavoro?
Io: si.
Dopo varie ciacole si arriva al dunque:
Lui: ... tra l'altro mi sembra che i treni costino un casino.
Io: si, sono aumentati parecchio.
Lui: una mia amica mi ha detto che da Vicenza a Padova si paga anche più di dieci euro!
Io: si, un Frecciabianca costa più o meno così, in seconda classe ...
Lui: per fare quanto? quaranta chilometri?
Io: già, un'esagerazione!
Arriviamo davanti casa dopo cinque minuti scarsi:
Lui: bene, sono nove euro.
Già ... per fare settecento (settecento) metri ...
Il tassista mi fa: stanco eh?
E io: si, ho viaggiato parecchio.
Lui: per lavoro?
Io: si.
Dopo varie ciacole si arriva al dunque:
Lui: ... tra l'altro mi sembra che i treni costino un casino.
Io: si, sono aumentati parecchio.
Lui: una mia amica mi ha detto che da Vicenza a Padova si paga anche più di dieci euro!
Io: si, un Frecciabianca costa più o meno così, in seconda classe ...
Lui: per fare quanto? quaranta chilometri?
Io: già, un'esagerazione!
Arriviamo davanti casa dopo cinque minuti scarsi:
Lui: bene, sono nove euro.
Già ... per fare settecento (settecento) metri ...
martedì 13 marzo 2012
Ammazzare il tempo in un bagno pubblico
In una stazione della metropolitana milanese, non ricordo quale, c'è un atrio con una scrivania e una sedia, dove sta l'addetto ai bagni pubblici che incassa l'obolo per la pubblica evacuazione e presidia il buon operato dell'addetto alle pulizie.
Qualche giorno fa ho usufruito del servizio e uscendo ho assistito a questo dialogo surreale tra il "manager" (M) e l'addetto alle pulizie (A):
- M: hai finito quello degli uomini?
- A: si ...
- M: mmm ...
- A: come va'?
- M: mah ... d'inverno c'è più afflusso ...
- A: eh si ...
sarà il freddo?
- M: ma quando cazzo arriva il tipo delle 11.00 !
- A: che ore sono?
- M: un quarto alle 11.00 ...
- A: eh ... mi sa che tra poco arriva, dai ...
- M: uff ...
Non potevo non postarlo sul blog, anche se stona un pochino dopo il post precedente !!! Ma la vita è fatta così, a volte siamo proiettati in alto, a volte invece ...
Qualche giorno fa ho usufruito del servizio e uscendo ho assistito a questo dialogo surreale tra il "manager" (M) e l'addetto alle pulizie (A):
- M: hai finito quello degli uomini?
- A: si ...
- M: mmm ...
- A: come va'?
- M: mah ... d'inverno c'è più afflusso ...
- A: eh si ...
sarà il freddo?
- M: ma quando cazzo arriva il tipo delle 11.00 !
- A: che ore sono?
- M: un quarto alle 11.00 ...
- A: eh ... mi sa che tra poco arriva, dai ...
- M: uff ...
Non potevo non postarlo sul blog, anche se stona un pochino dopo il post precedente !!! Ma la vita è fatta così, a volte siamo proiettati in alto, a volte invece ...
mercoledì 7 marzo 2012
8 marzo
Per l'otto marzo ripubblico una mia poesia (poesia nr. 4) scritta e pubblicata per la prima volta esattamente quattro anni fa. Era dedicata alla mia compagna, ora mia moglie. Ma le poesie d'amore non hanno confini ... nemmeno temporali! :)))
8 marzo
Non una notte veglierò insonne
tra ricordi ammuffiti
di tristi stagioni e di misere donne.
Mille notti avrò per te.
Non una voce sentirai ancora
che sia graffiata e insolente.
Non un grido di vittoria
su di me povero e perdente.
Mille voci gentili avrò per te.
Non una goccia d'anima
verseranno i miei occhi
sui cuscini intrisi di veleno.
Mai un tormento, infinito o devastante.
Nessun dio chiamerà la fine del giorno
se quel giorno non ti avrò amata.
8 marzo
Non una notte veglierò insonne
tra ricordi ammuffiti
di tristi stagioni e di misere donne.
Mille notti avrò per te.
Non una voce sentirai ancora
che sia graffiata e insolente.
Non un grido di vittoria
su di me povero e perdente.
Mille voci gentili avrò per te.
Non una goccia d'anima
verseranno i miei occhi
sui cuscini intrisi di veleno.
Mai un tormento, infinito o devastante.
Nessun dio chiamerà la fine del giorno
se quel giorno non ti avrò amata.
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