lunedì 14 dicembre 2009

Il Duomo insanguinato

Milano, mai doma. Come la tua fabbrica, il Duomo.

La madunina è simbolo di forza e libertà. Una gentile e mai stanca condottiera, che dall'alto, ergendosi sulle guglie di marmo, protegge la vita che vive.

Ad uso della tua fabbrica, chiatte e mercanti, dal mondo foresto alla città, tra navigli e strade di pietra, navigavano graziati da orpelli e benedetti dai santi.

Non fu la peste, non furono gli austriaci, non furono le guerre, non furono i fasci a fucilarti. Ci pensarono i tuoi avidi nipoti, annegandoti in un drink.

Quel che rimane di te è un misero e profano feticcio, che la mano di un folle non esita a scagliare sui nipoti più lustri, come se la vergogna si potesse cancellare così, mascherandola col sangue.

Un milanese, orfano della sua patria.

6 commenti:

Neurasia ha detto...

non è propriamente una poesia, ma cos'è propriamente una poesia?

Gibba ha detto...

el silvio l'ha catà quel dal formajo

Neurasia ha detto...

esatto... è proprio così... perché si tratta proprio di 'prepotenza' prima ancora che di 'potenza'...

prendi Andreotti, o Cuccia... personaggi meno noti ma che hanno sicuramente avuto un enorme potere negli affari italiani di mezzo secolo...

non ricchezza, non fama, ma potere, tanto potere...

non credo che siano mai stati oggetto di lancio di statuine...

perché???

perché erano potenti, ma mai pubblicamente 'prepotenti', non hanno mai fomentato odio e mai catalizzato odio...

quindi inutile essere ipocriti, la verità è proprio questa:

silvio l'ha catà quel dal formajo...

non c'è un cazzo da dire di più!!!

grande Gibba!

Mara ha detto...

secondo me sbagli Massi. Certo che quei personaggi che dici tu hanno catalizzato odio. Eccome!
Ma erano prudenti, molto più prudenti del Silvio.
Lui, nonostante l'età è un folletto... guizza e saltella, fa impazzire le sue stesse guardie del corpo. Non sa stare fermo, ama i bagni di folla (ma te lo vedi Andreotti fare le stesse scene???). Credo finora sia stato preda di una specie di delirio di onnipotenza, come quei guerrieri che si autoconvincevano di essere invulnerabili. Beh, ora sa che non è così...

Neurasia ha detto...

Si, forse stiamo dicendo più o meno la stessa cosa. Andreotti è stato più prudente, non ha "fomentato" un clima d'odio. Intendo dire questo. La prepotenza di Berlusconi gli fa perdere prudenza. Perché la prepotenza è questo: al fatto del potere (vedi Andreotti/Cuccia) si aggiunge la smania di prevalere, di dimostrare il proprio potere. Quel dal formajo è quello più matto e prepotente di te!

Andreotti, semplicemente, non ha fatto il prepotente in pubblico e quindi non ha catalizzato su di sé un certo tipo di odio, forse più viscerale, istintivo, quello che rimane colpito dai mezzi di comunicazione di massa.

Andreotti e Berlusconi si possono odiare entrambi, certo, come tutti. Ma in maniera diversa. Perché scava scava, con Andreotti ne faremo sempre una questione politica, con Berlusconi ne faremo sempre 'anche' una questione personale.

:)

Mara ha detto...

bellissima "quel dal formajo"! :-)