mercoledì 5 agosto 2009

Così anche la sinistra amerà Berlusconi!

Io lo dico da tempo, occhio! secondo me dietro tutta la telenovela sulla dinastia Berlusconi c'è un preciso disegno del premier. Lui è un genio della comunicazione (su questo ci sono pochi dubbi, anche il più acerrimo contestatore deve convenire) e quindi il fenomeno mediatico attorno al suo nome non può e non deve essere considerato 'casuale' o letto in chiave romantica...
E' un evoluzione della solita strategia mediatica, ovvero sovraesporre sempre la propria immagine approfittando di ogni occasione - perché ciò è il presupposto del suo successo. Il resto lo fa il suo grande talento, spostando la levetta del sentimento popolare sul valore "simpatia". Si tratta di un ulteriore balzo in avanti: fare in modo che anche la Sinistra (e il suo elettorato) si affezionino a Berlusconi... (ai "Berlusconi", alla Famiglia, alla Dinastia, poco importa)...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

se anche la sinistra amerà berlusconi per quello che sta facendo (o ha sempre fatto), allora si capisce perchè la sinistra in italia è così...
io non credo, o meglio, voglio non crederci, e preferisco pensare che sia rimasta un pò di capacità di vedere oltre l'immagine patinata, un pò di senso critico...
barbara

Neurasia ha detto...

la mia era anche una provocazione. il fatto che sul tg3 e su Repubblica c'è una continua propaganda positiva pro figlia di Berlusconi, secondo me può essere letto (sarcasticamente, o forse no?) anche come l'ennesimo miracolo mediatico di Silvio: nelle prime pagine c'è sempre un Berlusconi, a destra, sinistra, sopra, sotto. e la sinistra cade sempre in trappola, dimostrando la pochezza di idee e di sagacia (o di architettura interna) che la caratterizza. a un modello mediatico, va contrapposto un altro modello, magari più etico, ecc... ma non mi sembra "funzionale" continuare a proporre il modello dell'antiberlusconismo, che finora ha portato alla sinistra solo sconfitte. tanto vale cambiare strategia. infatti, cosa/chi emerge da questa pochezza architetturale della sinistra? chi la spunta è il Di Pietro, perché almeno lui ha capito come catalizzare il consenso.

massimiliano